La festa dello sport e del giornalismo. Ma anche del modo di praticare la professione, di narrare gli eventi, i luoghi, le persone. Con garbo, precisione, garanzie per primi e ultimi. Quel che faceva Franco Lauro, giornalista Rai cui è stata intitolata l'edizione 2021 dei Premi Ussi "Lo sport e chi lo racconta". La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è svolta lunedì 4 aprile 2022, a Roma. L'evento, organizzato dall'Unione stampa sportiva italiana con Fnsi, Ordine dei giornalisti e Fondazione Murialdi, ha avuto al centro la cronaca rispettosa dei diritti, attenta ai dettagli, capace di costruire storie e racconti con senso di responsabilità. Francesca Romana Mezzo, vedova di Franco Lauro, il volto segnato dalla commozione, ha annuito. E nel salone d'onore del Coni, è partito un lungo e convinto applauso.
«L'Ussi è nata su una nave ancorata nel porto di Genova nel 1947. Festeggiamo i nostri primi 75 anni. Farlo nel ricordo di un collega qual è stato Franco Lauro – ha detto Gianfranco Coppola, presidente nazionale del Gruppo di Specializzazione della Fnsi – è per me motivo d'orgoglio e soddisfazione. Collaboravo in tv con Franco, Lui conduceva, mi chiamava ed esordiva chiedendomi se disturbava. Uomo e professionista di rara sensibilità». Per l'Unione stampa sportiva, presente con il direttivo e con i presidenti dei gruppi regionali, un passaggio teso a riaffermare la qualità, l'impegno, l'attenzione a un mestiere che non fa sconti.
Alla cerimonia, anche Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico. Un altro momento da rimarcare: l'Ussi, benemerita del Comitato paralimpico, rafforza la propria missione verso un mondo che ha e merita grandi attenzioni. «Franco Lauro è stato un signore del giornalismo sportivo italiano, merita questo e altro. E non lo dico per cortesia, è stato attento e sensibile anche per il mondo che rappresento», ha esordito il presidente Pancalli.
«Voi siete indispensabili, dodicesimo giocatore in campo che ha la capacità di incidere sulla società civile e sulla cultura di questo Paese. Dovete narrare ed educare, una bella responsabilità. Le vostre attenzioni per il mondo paralimpico – ha aggiunto – meritano un plauso. Serve consapevolezza per fare bene il vostro mestiere. La società cambia anche grazie al mondo paralimpico, voi la state accompagnando e avete la responsabilità per aiutare l'Italia ad essere un Paese migliore, più equo, più giusto. Chi mai avrebbe pensato che Rai 1, al tg della sera, e i grandi giornali in prima pagina, potessero aprire con i successi ai Giochi paralimpici di Pechino. Serviva fare squadra, voi dell'Ussi l'avete fatta con noi. Grazie».
Riccardo Signori, vicepresidente Ussi e coordinatore della giuria che ha assegnato i premi, ha posto l'accento sulla nuova categoria reportage video e radio: «Abbiamo avuto una straordinaria partecipazione, soprattutto da parte delle colleghe». Da Vittorio di Trapani, giurato in rappresentanza della Fnsi, un grazie particolare «per aver scelto Franco Lauro: queste non sono e non devono essere operazioni di memoria, finirebbe presto. Questa vostra scelta ha senso se intorno alla memoria costruiamo il modo in cui intendere il giornalismo e la sua attenzione allo sport di base. E se adesso in Italia si parla di sport in Costituzione, significa che si vogliono riconoscere diritti anche a chi non li ha», ha detto Di Trapani, che ha dedicato infine un pensiero a Patrick Zaki: «Speriamo possa ritrovare la libertà e tornare a tifare Bologna».
La giornata è stata un viaggio che al Salone "Giulio Onesti" ha avuto per protagonisti i consiglieri nazionali e i presidenti dei gruppi regionali Ussi, con in prima fila Mario Zaccaria, presidente della conferenza dei presidenti. A ricevere il premio di mille euro i primi classificati delle cinque categorie in gara. Riconoscimenti sono andati anche per i secondi classificati. Premiato anche Danilo Di Tommaso, a capo della comunicazione del Coni.
Dario Ricci (Radio24) ha vinto nella sezione "Reportage radio" con il sevizio "Sulle strade di Valentino Rossi". A seguire, Maurizio Ruggeri Fasciani (RadioRaiUno). Monica Matano (Raisport) è risultata prima nella sezione "Reportage video" con il servizio "Nicole Orlando: vietato dire non ce la faccio". In sala, applaudita a lungo, Nicole Orlando con Anna Miglietta, presidente della Società ginnastica La Marmora di Biella. Seconda piazza per il duo Stefania Cappa e Manuel Notari (Web Raisport). Nella sezione "Fotografia" vittoria della freelance Francesca Soli: l'immagine "All'alba vincerò, maratona di Roma 20-21" ha colpito le attenzioni della giuria. Alle spalle della Soli il freelance Roberto Trabucchi. Fra i giovani "Under 40 carta stampata e web" ha trionfato Alberto Dolfin (La Stampa) con il servizio "Oksana Masters, la straordinaria storia della stella delle Paralimpiadi". Menzione speciale per Gabriella Cantafio (VanityFair). Successo femminile anche fra gli "Over 40 carta stampata e web" con Monica Colombo (Corriere della sera) con il servizio: "Milan-Inter, la coreografia del derby: nata nei giorni più bui del Covid". Piazza d'onore per Alberto Caprotti (Avvenire).
«Penso ai giovani colleghi che navigano nel mare della precarietà. E applaudo ai tanti che hanno nel profondo questo mestiere e non si arrendono», ha rimarcato il giurato Valerio Piccioni.
A seguire la proiezione del video, intenso e toccante, di Ilaria Alpi: «Avete dimenticato il cuore. Il mio ancora batte», realizzato e presentato dalla Fondazione Murialdi.
Da sottolineare, infine, le parole di Mimma Calligaris. «La qualità, la passione e la voglia di fare questo mestiere non hanno genere. Anche il merito non ha età, altrimenti si rischia di far decadere la nostra professione», ha rilevato la vicepresidente Ussi.
Quindi, foto, scambio di pacche e ancora applausi per il video ideato e coordinato dal vicepresidente Giuliano Veronesi sulle settantacinque candeline dell'Ussi. Dai primi campioni del dopoguerra a Novella Calligaris e Sara Simeoni, Marco Pantani e Yuri Chechi, Valentina Vezzali e Alex Del Pietro, Federica Pellegrini e Cristiano Ronaldo. Lo specchio di un Paese raccontato anche dai cronisti dell'Ussi. «Siamo volontari sul territorio, al servizio dei colleghi e delle colleghe. Specie in tempi di fake news e informazione incontrollata, servono sempre più professionalità, attenzione e impegno per non essere o diventare solo una sigla», ha concluso Coppola.
MULTIMEDIA
Sul sito web dell'Ussi la photogallery della cerimonia di premiazione con gli scatti di Pino Fama.