È in programma per martedì 23 aprile 2024 alle 17:30, all’Auditorium dell’Ape Museo di Parma, la cerimonia di consegna della sesta edizione del premio Giacomo Ferrari. Quest’anno è previsto anche un premio speciale, ‘La resistenza e le resistenze’, dedicato alla memoria dei giornalisti palestinesi assassinati a Gaza negli ultimi mesi.
«Dall’inizio dei bombardamenti israeliani su Gaza – si legge nel comunicato diffuso dall’Archivio Storico Bocchi, che organizza il premio - sono stati uccisi ottantotto giornalisti e su altri 20 nomi si stanno ancora cercando informazioni. A Gaza si è cercato di mettere a tacere la verità con il più grande eccidio di giornalisti, fotoreporter e operatori della televisione mai avvenuto in questo secolo in così breve tempo. Molti importanti giornali stranieri, a cominciare dal Washington Post hanno pubblicato vaste inchieste, mentre in Italia poche testate hanno approfondito i fatti che si configurano come un crimine di guerra con lo scopo di impedire che i giornalisti informassero il mondo cosa stava avvenendo a Gaza. Gran parte di loro non sono stati uccisi durante scontri a fuoco, ma sono stati colpiti mentre erano a casa con le loro famiglie, che sono state anch’esse vittime delle bombe israeliane. In un caso denunciato dal New York Times per uccidere un giornalista sono stati uccisi undici suoi famigliari. Questi coraggiosi, che erano l’unica voce all’interno di Gaza che potesse contrastare le fake news del governo israeliano per giustificare il massacro di oltre 31mila palestinesi, di cui 13mila bambini, hanno continuato a lavorare nonostante fosse loro chiaro che veniva individuata la loro posizione dalle triangolazioni sui telefoni cellulari. L’Archivio Storico Bocchi è onorato di dare oggi, e anche in futuro, il suo contributo affinché i fatti di Gaza non vengano dimenticati».
Varrà poi conferito il premio Giacomo Ferrari 2024 per le opere saggistiche – biografiche sulla Resistenza Italiana a Teresa Vergalli per l’opera 'Una vita partigiana', edita da Mondadori. Classe 1927, l’autrice racconta nel suo libro quando era una giovanissima staffetta partigiana nella zona di Reggio Emilia con il nome di battaglia di Annuska.
Il premio Giacomo Ferrari 2024 per le opere sulla Resistenze dei nostri giorni verrà assegnato per il libro, edito da Einaudi, 'La mia Russia' a Elena Kostjučenko, 36 anni, scrittrice di reportage per il giornale Novaja Gazeta di Mosca. «Il 28 marzo 2022 – aggiungono gli organizzatori del premio - sei mesi dopo che era stato assegnato il Nobel per la pace al suo direttore Dmitrij Muratov, la redazione di Novaja Gazeta è stata costretta dal potere politico russo a sospendere l’attività. Due articoli avevano irritato in particolare le autorità: i lunghi reportage dalle città assediate di Mykolaïv e Cherson, scritti dall’allora trentaquattrenne Elena Kostjučenko. Già da tempo nel mirino dei servizi russi e arrestata varie volte, subito dopo la chiusura del giornale è stata costretta all’esilio in Germania dove è sfuggita fortunosamente a un tentativo di avvelenamento».