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Internazionale 25 Gen 2006

Precariato e lavoro atipico: alla Tv pubblica ERT (Grecia) tutti giornalisti dipendenti

La Federazione Europea dei Giornalisti accoglie con favore la svolta dell’accordo sui contratti dell’Emittente Pubblica Greca.

La Federazione Europea dei Giornalisti accoglie con favore la svolta dell’accordo sui contratti dell’Emittente Pubblica Greca.

La Federazione Europea dei Giornalisti ha accolto favorevolmente la decisione dell’Emittente Pubblica Greca ERT di garantire ai giornalisti un contratto a tempo indeterminato, dopo le trattative che si sono concluse lo scorso mese. Il Presidente del Comitato Direttivo dell’EFJ, Arne König, ha detto che “Si tratta di un accordo determinante che sarà accettato in tutta Europa. L’esempio della Grecia mostra come lo sviluppo del lavoro temporaneo e dei contratti a tempo determinato può essere evitato. Speriamo che questo esempio sia seguito da altre nazioni”. Più del 95% dei giornalisti che lavorano sotto contratto a termine variabile per la ERT S.A. otterranno un contratto a tempo indeterminato, dopo che l’Alto Consiglio della Selezione del Personale greco (ASEP, un’autorità indipendente) ha completato le revisioni lo scorso dicembre,sebbene con notevole ritardo. Prima della selezione dell’ASEP, i giornalisti impiegati presso la ERT erano soggetti ad un sistema a due livelli. La maggior parte di loro erano impiegati come lavoratori indipendenti, i cui contratti a tempo determinato erano rinnovabili ogni due – tre mesi. Anche se in possesso dei requisiti legali per la tutela dei diritti, non avevano nessun titolo per la retribuzione dei lavoratori o l’indennità di disoccupazione, mentre le loro paghe erano ben al di sotto della ricompensa prevista dai contratti della contrattazione collettiva. Durante l’Assemblea Generale del 2004 a Salonicco e durante l’Assemblea Annuale del 2005 a Bilbao, la EFJ ha sostenuto una risoluzione su questo problema proposta dall’Unione dei Giornalisti del Daely Newspaper della Macedonia e della Tracia. “Le cosiddette forme atipiche di lavoro dovrebbero essere l’eccezione”, ha detto Arne König, “i giornalisti europei hanno bisogno di un lavoro sicuro e di diritti lavorativi garantiti. La FFJ continuerà a combattere per questi principi.

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