L'Usigrai, l'Associazione Stampa Parlamentare, i Comitati di redazione di quotidiani grandi e piccoli, di periodici, telegiornali, agenzie di stampa. Dopo l'allarme lanciato dalla Fnsi e dalle Associazioni regionali di Stampa, la categoria si mobilita a sostegno delle vertenze del giornalisti della Poligrafici Editoriale, in sciopero venerdì 25 e sabato 26 ottobre, e dei colleghi di Askanews, il cui editore ha annunciato 23 licenziamenti e sulla cui vicenda è intervenuto anche il sottosegretario all'editoria, Andrea Martella. L'appello dei giornalisti è alla politica e al governo affinché, insieme con le parti sociali, si possa finalmente avviare una stagione di vero rilancio di un settore, quello dell'informazione, che – come ha più volte ripetuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – è pilastro della democrazia.
Di seguito i comunicati di solidarietà e sostegno alle iniziative di lotta.
L'Esecutivo Usigrai: «Al fianco dei colleghi. La Rai illumini queste vertenze»
Progetti azzeramento dell'informazione. I 23 licenziamenti ad Askanews e i 112 esuberi alla Poligrafici editoriale sono l'ennesimo atto di prepotenza da parte di editori che scaricano sui lavoratori le loro incapacità imprenditoriali. A tutte le lavoratrici e i lavoratori delle testate coinvolte, la piena solidarietà dell'Usigrai. Consapevoli che ogni voce soppressa è un danno alla democrazia, chiediamo alla Rai di illuminare queste vertenze. Noi come Usigrai saremo al fianco dei Comitati di redazione per tutte le iniziative che saranno messe in campo insieme a Fnsi e Associazioni regionali di stampa.
La solidarietà del Cdr di Radiocor Plus
Il Cdr di Radiocor Plus esprime la massima solidarietà ai colleghi di Askanews e Poligrafici, colpiti dalle gravissime e inaccettabili decisioni delle rispettive aziende editoriali. Ancora una volta alcuni editori scaricano sulle redazioni il costo di scelte aziendali sbagliate, facendo pagare ai giornalisti e alle loro famiglie il conto delle crisi da loro stessi provocate. Il Cdr di Radiocor Plus si unisce alla richiesta di interventi da parte del mondo politico ed economico per scongiurare conseguenze devastanti ed è accanto ai colleghi nella loro battaglia, che è la battaglia dell'intera categoria.
Fatto Quotidiano e Fattoquotidiano.it: «Profondo sconcerto per le scelte degli editori»
Nello stesso giorno Luigi Abete ha annunciato 23 licenziamenti di giornalisti all'agenzia Askanews e il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha dichiarato 112 esuberi al Qn/Giorno/Carlino/Nazione. La nostra piena solidarietà ai colleghi si accompagna al profondo sconcerto per le scelte degli editori ma occorre ricordare che la crisi di Aska trova radici nei pesanti interventi con cui il governo Renzi colpì le agenzie di stampa. E che la malagestione del Qn non può essere messa a carico dei giornalisti, né dei bilanci pubblici o delle esangui casse dell'Inpgi. Oltre 130 posti di lavoro che rischiano di scomparire si aggiungono alle migliaia già persi nel settore, mentre cresce l'esercito dei giornalisti precari e sottopagati, si abbassa la qualità dell'informazione e i giganti della rete accumulano miliardi. È compito del governo richiamare gli editori alle loro responsabilità, ma anche elaborare politiche di sostegno all'informazione di cui una democrazia non può fare a meno».
Il Comitato di Redazione del Manifesto
Il comitato di redazione del Manifesto esprime la massima solidarietà ai colleghi di Askanews e della Poligrafici editoriale per le gravissime decisioni delle rispettive aziende di licenziare 23 redattori e procedere a 112 esuberi su 283 redattori. Siamo accanto ai colleghi della Poligrafici. Alcuni editori scaricano sui lavoratori i costi di decisioni sbagliate e chiedono ai giornalisti, ai poligrafici, e alle loro famiglie, di pagare le conseguenze delle crisi aziendali. Sono inaccettabili le deroghe al contratto nazionale di lavoro, con la cancellazione di diritti fondamentali, prassi diventate purtroppo comuni in tutto il mondo dell'editoria.
Il Cdr dei Periodici San Paolo: «Vicinanza e affetto ai colleghi»
I giornalisti di Famiglia Cristiana e degli altri periodici del gruppo San Paolo (Credere, Jesus, Maria con te) sono vicini ai colleghi dell'agenzia Askanews dopo l'annuncio dell'editore Luigi Abete di voler procedere a 23 licenziamenti, vale a dire un terzo della redazione. Nello stesso giorno, il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha dichiarato 112 esuberi su 238 giornalisti per il gruppo de Il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione e QN. Fino a quando i giornalisti saranno i soli a pagare la crisi dell'editoria e la cattiva gestione delle aziende editoriali? Fino a quando, come leggiamo anche in queste ore, la politica verserà lacrime di coccodrillo su quella che è un'emergenza che va avanti da anni dove si susseguono licenziamenti a raffica, aumentano i giornalisti precari e sottopagati e la qualità dell'informazione si abbassa pericolosamente con grave danno alla vita democratica del Paese? Mentre esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro affetto ai colleghi di Askanews e di QN e alle loro famiglie, auspichiamo che il governo si faccia carico sul serio della pesante crisi del settore salvaguardando anzitutto i posti di lavoro e le aziende editoriali si siedano al tavolo e affrontino la questione con ragionevolezza. La battaglia dei colleghi di Askanews e QN riguarda tutti noi, ma non è una rivendicazione dei giornalisti per i giornalisti: c'è in gioco qualcosa di più grande della difesa di una categoria, qualcosa che attiene alla qualità dell'informazione come pilastro democratico, alla possibilità di continuare a garantirla: l'informazione di qualità è un diritto non nostro ma dei cittadini, un diritto tutelato dall'articolo 21 della Costituzione, che abbiamo il dovere di salvaguardare, come in più occasioni ha ricordato pubblicamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Cdr del Corriere Fiorentino: «Solidarietà ai colleghi della Poligrafici Editoriale»
Il Cdr del Corriere Fiorentino esprime solidarietà e si schiera a fianco dei colleghi e delle colleghe della Poligrafici editoriale, che hanno indetto due giorni di sciopero per protestare contro un inaccettabile piano di tagli. La nostra comunità ha bisogno di stampa di qualità, diffusa, soprattutto a livello locale: e si può fare solo se ci sono giornalisti e giornaliste impegnate nella professione, con una retribuzione degna.
La solidarietà del Cdr del TG5
Il Cdr del Tg5 esprime solidarietà ai colleghi di Askanews colpiti dalla richiesta di licenziamento per 23 giornalisti (su un organico di 98) e ai colleghi della Poligrafici Editoriale in sciopero per protestare contro il piano di tagli (111 esuberi su 283 giornalisti) proposto dall'editore e presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti. Il tentativo è di scaricare le conseguenze delle crisi aziendali sui giornalisti, i poligrafici, e le loro famiglie imponendo una riduzione dei redditi e invocando prepensionamenti in un momento critico per l'istituto di previdenza dei giornalisti. È tempo di aprire una vertenza generale con il governo e gli editori che veda protagonisti i Cdr, le associazioni regionali di stampa e la Fnsi per difendere l'occupazione, i redditi, le pensioni.
Solidarietà ai colleghi di Askanews dalla redazione di Left
L'annuncio della proprietà di Askanews di voler licenziare 23 giornalisti dimostra purtroppo che all'interno dell'editoria italiana è ancora ben radicata l'idea che l'unico modo per uscire da una crisi sia farla ricadere sulle spalle dei lavoratori. Desideriamo pertanto esprimere la nostra piena solidarietà ai colleghi auspicando che venga al più presto attuata una soluzione diversa dal loro licenziamento e non lesiva della dignità professionale.
Il Cdr dell'Adnkronos e la fiduciaria di Adnkronos Salute: «Serve un'ampia mobilitazione della categoria»
Il Cdr di Adnkronos e la fiduciaria di Adnkronos Salute esprimono sconcerto per la decisione dell'editore di Askanews di aprire una procedura di licenziamento collettivo per 23 giornalisti (21 a Roma e 2 a Milano). A fronte di questa vicenda, e alla parallela, drammatica situazione della Poligrafici Editoriale sui cui giornalisti incombe un piano di tagli con 112 esuberi su 283 componenti l'organico, serve un'ampia mobilitazione della categoria e un intervento della politica nel quadro del mantenimento di una indispensabile pluralità di voci informative. Piena solidarietà ai colleghi di Askanews e Poligrafici editoriale, auspicando un fattivo confronto con i rispettivi editori per scongiurare i licenziamenti.
Il Cdr di Repubblica: «Il governo si faccia carico della pesante crisi del settore»
I giornalisti di Repubblica sono vicini ai colleghi dell'agenzia Askanews dopo l'annuncio dell'editore, Luigi Abete, di voler procedere a 23 licenziamenti, vale a dire un terzo della redazione. Notizia giunta nello stesso giorno in cui il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha dichiarato 112 esuberi su 238 giornalisti per il gruppo de Il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione e QN. Fino a quando i giornalisti saranno i soli a pagare la crisi dell'editoria e la cattiva gestione delle aziende editoriali? Per quanto tempo ancora la politica resterà inerte dinnanzi a un'emergenza che da anni si nutre di licenziamenti a raffica, aumento del precariato e fenomeni di sfruttamento che comportano un inevitabile abbassamento della qualità dell'informazione? Nell'esprimere la solidarietà ai colleghi di Askanews e di QN, il Cdr di Repubblica auspica che il governo si faccia carico della pesante crisi del settore, salvaguardando innanzitutto i posti di lavoro, e le aziende editoriali si siedano al tavolo e affrontino la questione con senso di responsabilità. In gioco c'è qualcosa di più importante della difesa di una categoria: il diritto a un'informazione libera e di qualità tutelato dall'articolo 21 della Costituzione.
La solidarietà del Cdr del Corriere della Sera
Il Cdr del Corriere della Sera esprime la propria solidarietà ai colleghi di Askanews e della Poligrafici Editoriale. Nel caso di Askanews l'editore ha deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo per 23 giornalisti, mentre alla Poligrafici Editoriale è stato annunciato un piano di tagli che prevede ben 112 esuberi. Ancora due pessime notizie sul fronte della tenuta occupazionale nel mondo dell'editoria. Siamo certi che la Fnsi, le Associazioni regionali e tutti i giornalisti italiani staranno al fianco dei colleghi impegnati in queste difficili vertenze.
Il Cdr Sole 24 Ore: «In pericolo il diritto di informazione che appartiene a tutti i cittadini»
Il Cdr del Sole 24 Ore esprime la propria solidarietà ai colleghi di Askanews per la decisione unilaterale dell'azienda di procedere al licenziamento di 23 giornalisti e ai colleghi della Poligrafici Editoriale (Il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione e QN), che hanno indetto uno sciopero per protestare contro il piano di tagli proposto dall'editore e presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti. Ancora una volta i vertici delle aziende editoriali scaricano sulle redazioni il costo di scelte sbagliate e denunciate nel corso del tempo dagli stessi giornalisti, i soli a pagare, assieme ai colleghi poligrafici, per l'incapacità dimostrata dagli editori. Il Cdr del Sole 24 condivide l'invito rivolto dai colleghi al mondo politico ed economico affinché siano adottati interventi per evitare azioni così devastanti. Nell'incertezza non c'è solo la vita di singoli lavoratori e delle loro famiglie. Ad essere in pericolo è lo stesso diritto di informazione che appartiene a tutti i cittadini.
Cdr La 7: «Solidarietà ai colleghi di Poligrafici Editoriale e Askanews»
I giornalisti de La 7 sono vicini ai colleghi della Poligrafici Editoriale, che hanno proclamato due giornate di sciopero di fronte all'intenzione, dichiarata dal gruppo, di procedere a un pesante piano di tagli, un attacco all'occupazione e alle retribuzioni, un duro colpo per la qualità e la consistenza dell'informazione garantita dal Quotidiano Nazionale, Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino, Q.net. La politica dei tagli, dei prepensionamenti, dello svilimento del lavoro e della professione giornalistica ha indebolito in questi anni i prodotti editoriali, acuito gli effetti della crisi del settore, che avrebbe bisogno invece di progettualità e investimenti. Fa riflettere che questa nuova stagione di ridimensionamenti sia annunciata nel gruppo del presidente della Fieg, la Federazione degli editori, Riffeser Monti. Il Comitato di Redazione de La 7 esprime piena solidarietà ai colleghi di Askanews. L'annuncio dell'editore Luigi Abete di voler procedere al licenziamento collettivo di 23 giornalisti, circa un terzo della redazione, è grave e inspiegabile, perché arriva mentre è in corso il confronto con il sindacato, e rischia di mettere a rischio la stessa esistenza dell'agenzia. Un'azione che suona come una beffa, dopo i pesanti sacrifici sostenuti negli ultimi anni dalla redazione, con il ricorso agli ammortizzatori sociali, per continuare a garantire un’informazione tempestiva e di qualità. È necessario che su Askanews si apra un confronto che parta dal ritiro di ogni ipotesi di licenziamento e coinvolga anche il governo per affrontare il nodo ineludibile di nuove regole per le agenzie, che garantiscano le risorse per lo svolgimento del servizio e il loro giusto impiego.
Il Cdr di Avvenire: «Vicinanza e piena solidarietà ai colleghi»
Il Cdr e l'intera redazione di Avvenire esprimono vicinanza e piena solidarietà ai colleghi di Askanews e ai colleghi di Poligrafici Editoriale-Qn-Il Giorno-Il Resto del Carlino-La Nazione che, dopo gli annunci dei rispettivi editori, vedono a rischio il posto di lavoro. Come insegna la Dottrina Sociale della Chiesa 'il lavoro è un bene di tutti' ed esso 'è superiore ad ogni altro fattore di produzione: in particolare, rispetto al capitale'. Principi che acquistano uno speciale valore quando si tratta della professione giornalistica, indispensabile in una società complessa, costellata di molte voci (spesso dissonanti o falsificanti) che disorientano invece di orientare. Mai l'impegno del giornalista può essere messo a tacere dall'editore. Altrimenti si corre il rischio che l'informazione sia piegata a logiche d'interesse, come ha recentemente ricordato papa Francesco: «Quante volte il giornalista vuole andare su questa strada, ma ha dietro di sé un editore che gli dice: 'No, questo non si pubblica, questo sì, questo no', e si passa tutta quella verità nell'alambicco delle convenienze finanziarie dell'editore, e finisce per comunicare quello che non è vero, che non è bello e che non è buono». Il Cdr di Avvenire auspica che al più presto il governo e le parti sociali riescano a trovare, insieme con le rispettive aziende, una soluzione che scongiuri l'ipotesi dei licenziamenti annunciati.
«Profonda solidarietà» dal Cdr di SkyTg24
Il Cdr di SkyTg24 esprime profonda solidarietà ai colleghi di Askanews in seguito alla decisione dell'azienda di volere aprire la procedura di licenziamento collettivo nei confronti di 23 colleghi. Auspichiamo si possa trovare davvero una soluzione condivisa per evitare di perdere importanti professionalità in un momento così delicato per il nostro mestiere.
Giornalisti e Cdr di Rcs Periodici al fianco dei colleghi di Askanews, Gruppo Rifferser e Mondadori
I giornalisti e il Cdr di RCS Periodici si schierano al fianco dei colleghi di Askanews, delle testate del Gruppo Rifferser e Mondadori e ritengono gravissime le dichiarazioni dei loro editori che si sono susseguite nella giornata di ieri 23 ottobre 2019. Luigi Abete, editore di Askanews, ha annunciato di aver aperto una procedura di licenziamento collettivo per 23 giornalisti (un terzo della redazione), Andrea Riffeser Monti editore de Il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione e QN, ha dichiarato 112 esuberi su 238 giornalisti, lo stesso giorno è arrivata la notizia che Mondadori accetta l'offerta vincolante di Maurizio Belpietro per l'acquisizione di 5 testate (Starbene, Tustyle, Confidenze, Sale&Pepe, Cucina Moderna) le quali faranno così capo a una società al 75% in carico a Belpietro e al 25% resterà Mondadori. Il Cdr di RCS Periodici ritiene inoltre gravissima la decisione di Rifferser, che in qualità di Presidente FIEG invece di collaborare alla ricerca di una soluzione alla crisi dell'editoria si precipita a chiedere aiuti di Stato per dimezzare le redazioni. Il Cdr di RCS periodici crede fermamente che gli aiuti pubblici debbano servire a salvaguardare il lavoro dei colleghi e sviluppare un nuovo corso del giornalismo, con il fine di garantire il diritto all'informazione dei cittadini come recita l'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Il Cdr di Libero: «Le crisi delle aziende editoriali rappresentano una minaccia per la libertà d'informazione»
Il Comitato di Redazione di Libero, nell'aderire all'iniziativa di protesta indetta dall'Associazione Lombarda Giornalisti, esprime la propria solidarietà ai colleghi di Askanews, colpiti dalla decisione dell'editore Luigi Abete di licenziare 23 giornalisti - pari a un terzo della redazione - e ai colleghi del gruppo de Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, QN e Q.net dopo l'annuncio da parte dell'editore Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg, di un piano che prevede 112 esuberi su 283 giornalisti. Le crisi delle aziende editoriali rappresentano una minaccia anche per la libertà d'informazione e non soltanto per i lavoratori e le loro famiglie, che ne sono le vittime principali, afferma il Cdr di Libero, auspicando un intervento delle istituzioni che, difendendo il futuro di testate storiche, garantisca anche la categoria giornalistica.
Il Cdr di ItaliaOggi: «Istituzioni intervengano a difesa della dignità e del pluralismo dell'informazione»
Il Comitato di Redazione del quotidiano ItaliaOggi esprime solidarietà ai colleghi giornalisti di Askanews, sui cui grava la minaccia da parte dell'editore Luigi Abete di 23 licenziamenti, pari a un terzo della redazione, e a quelli dei quotidiani Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, QN e Q.net a cui l'editore Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg, ha notificato un piano di 112 esuberi su 283 giornalisti. Ancora una volta gli editori, mancando di credibili piani di risanamento e innovazione, intendono risolvere le crisi aziendali con l'unica ricetta che conoscono, la riduzione dei posti di lavoro, scaricando gli effetti delle scelte imprenditoriali ed editoriali sui giornalisti e sulle loro famiglie. Il cdr di ItaliaOggi aderisce all'iniziativa di protesta indetta dall'Associazione Lombarda Giornalisti e auspica un pronto intervento delle istituzioni a difesa della dignità e del pluralismo dell'informazione.
Il Cdr dell'Ansa: «Al fianco dei colleghi»
I giornalisti dell'Ansa sono al fianco dei colleghi di Askanews che protestano contro la decisione dell'azienda di procedere al licenziamento di 23 redattori e dei colleghi della Poligrafici Editoriale (Il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione e QN) in sciopero oggi e domani. I vertici delle aziende editoriali continuano a scaricare sulle redazioni il peso della crisi, dopo essere rimasti sordi davanti alle denunce dei giornalisti. Le istituzioni, le forze politiche e gli imprenditori hanno il dovere di individuare misure adeguate per scongiurare licenziamenti di massa che colpirebbero tanti lavoratori che non hanno nessuna responsabilità nella crisi delle aziende e per fermare il declino che sta uccidendo la libera stampa del nostro Paese.
Il Cdr del Corriere dello Sport-Stadio: «Le forze politiche intervengano»
Il Cdr del Corriere dello Sport-Stadio esprime la propria solidarietà e vicinanza umana ai colleghi dell'Agenzia Askanews in seguito all'annuncio dell'editore Luigi Abete di essere intenzionato ad avviare 23 licenziamenti di giornalisti, riducendo di un terzo l'organico redazionale. Una misura gravissima che non tiene conto di professionisti già costretti a enormi sacrifici in questa inenarrabile stagione dell'editoria italiana, ora addirittura stroncati da licenziamenti collettivi disumani che coinvolgono e colpisco non solo le famiglie dei colleghi interessati ma tutti noi.
Una vicenda a cui si aggiunge un'altra gravissima notizia che riguarda lo stesso presidente della Fieg, Andrea Riffser Monti, che ha dichiarato 112 esuberi su 238 giornalisti del proprio gruppo editoriale, ridimensionando testate che hanno contribuito ad affermare e difendere la democrazia nel nostro Paese: Il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione e QN.
Il Cdr del Corriere dello Sport-Stadio sollecita le forze politiche a prendere atto che tali soluzioni alla crisi del settore dell'editoria mettono a rischio la vita stessa di gloriose testate giornalistiche e la libertà di stampa e di informazione nel nostro Paese e si augura che vengano adottate misure atte a contrastare questo declino e a rilanciare il comparto nello spirito dell'Articolo 21 della Costituzione, favorendo, pertanto, investimenti e introducendo normative a favore del rispetto del diritto d'autore sistematicamente e impunemente violato non solo dai nuovi media.
La redazione di Internazionale: «Solidarietà alle colleghe e ai colleghi di Askanews»
La redazione di Internazionale esprime solidarietà alle colleghe e ai colleghi di Askanews, a cui la Abete Spa (socia di maggioranza anche di Internazionale) ha annunciato 23 licenziamenti, quasi un quarto della redazione. In situazioni di crisi il rischio d'impresa non può essere scaricato sulle lavoratrici e sui lavoratori. Ci auguriamo che possa riprendere un dialogo più proficuo tra l'azienda e la redazione di Askanews.