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Editoria 25 Mag 2009

Piergaetano Marchetti (Rcs): Più qualità e non solo taglio dei costi per superare la crisi dell'editoria. Siddi (Fnsi): Ricetta giusta, ma molti piani di ristrtturazione vanno in direzione opposta

La qualificazione dei prodotti giornalistici e non il solo taglio per la riduzione dei costi fine a se stesso. Questa quella che potrebbe essere la base per la discussione tra editori e giornalisti, in vista del confronto sul settore che si terrà, con il governo, prima al tavolo tecnico sugli ammortizzatori sociali e poi agli Stati generali dell'editoria. Ma non tutti, tra gli editori, la vedono così: c'è chi mantiene una prospettiva di mera riduzione dei costi e chi invece, oltre a questo, intende approfittare della crisi per un salto di qualita', per rimettere in linea i conti senza però rischiare di finire fuori dal mercato.

La qualificazione dei prodotti giornalistici e non il solo taglio per la riduzione dei costi fine a se stesso. Questa quella che potrebbe essere la base per la discussione tra editori e giornalisti, in vista del confronto sul settore che si terrà, con il governo, prima al tavolo tecnico sugli ammortizzatori sociali e poi agli Stati generali dell'editoria. Ma non tutti, tra gli editori, la vedono così: c'è chi mantiene una prospettiva di mera riduzione dei costi e chi invece, oltre a questo, intende approfittare della crisi per un salto di qualita', per rimettere in linea i conti senza però rischiare di finire fuori dal mercato.

Quest'ultima è la linea espressa ieri da Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs MediaGroup, al convegno 'Crescere tra le righe' promosso dall'Osservatorio permanente giovani-editori. ''L'esperienza ha insegnato che le ristrutturazioni si fanno portando in alto la qualità parallelamente alla riduzione dei costi. Questo per me è indiscutibile'', ha detto Marchetti, il cui gruppo ha da pochi giorni annunciato un piano di ristrutturazione. Parole che hanno trovato subito l'attenzione di Franco Siddi, segretario generale della Fnsi. ''Marchetti - afferma Siddi, a margine del convegno - pone in chiaro il vero termine della sfida per uscire dallo stato di crisi dell'editoria: i soli tagli senza tutela della qualità dei giornali, che passa invece attraverso la giusta considerazione dell'occupazione dei giornalisti, non assicurano un futuro. Chi sceglie solo la via della riduzione brutale di organici - secondo Siddi - può pareggiare oggi i conti ma finire ai margini o fuori dal mercato domani''. In questo contesto, fa notare il segretario generale della Fnsi, ''il sindacato dei giornalisti, con il contratto, ha costruito binari per una saggia politica di ripresa e tutela anche del lavoro giornalistico''. Siddi però nota un diverso atteggiamento tra i diversi editori. ''Le vertenze in atto in molte aziende sui piani di crisi, laddove la linea delle aziende e' solo contabile, appaiono molto complicate perché prive di respiro strategico. In questi casi - conclude - ogni considerazione di merito e di diritto diventa molto complessa e incerta per le parti sociali e per il ministero del Lavoro, cui spetta sempre in ultima analisi pronunciarsi''. In questa situazione, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria Paolo Bonaiuti, intervenendo al convegno, punta a tenere aperto il dialogo tra le parti in causa. Bonaiuti ha assicurato che ''partirà presto il tavolo tecnico con giornalisti ed editori per stabilire come saranno assegnati, sulla base dei regolamenti che definiremo, i 20 milioni stanziati dal governo per gli ammortizzatori sociali''. ''Al tavolo - ha precisato - cercheremo, insieme con editori e giornalisti, le idee su come si possono trovare forme di lavoro ridotto, oppure di riduzione concordata degli stipendi, sostenuta dal governo, editori e giornalisti insieme, per ridurre al minimo i tagli all'occupazione. Dobbiamo ragionare tutti insieme - ha rilevato - affinche' quando la crisi finira', le aziende siano pronte a cavalcare la ripresa''. La fase successiva, ha ribadito, sara' la convocazione degli Stati generali dell'editoria, ''momento di confronto per impostare insieme le basi per uscire dalla crisi''.

@fnsisocial

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