Si è parlato di ambiente, lavoro e informazione durante l'iniziativa organizzata a Piacenza dalla Camera del Lavoro locale che ha visto il segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini e il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, sul palco di 'Festa Insieme'. Ad intervistarli Mattia Motta, vicesegretario della Fnsi.
«È giunto il momento di un'iniziativa che metta insieme le organizzazioni sindacali e le associazioni per fermare la precarizzazione dei diritti e delle libertà. Perché non c'è soluzione di continuità tra gli assalti agli striscioni, i divieti in piazza e le querele bavaglio. La radice è la stessa: un clima di intolleranza che vuole cancellare il pensiero critico. Da qui si arriva all'indecorosa par condicio tra mafia e antimafia tra fascisti e antifascisti», ha evidenziato Giulietti.
I vertici del sindacato di Corso d'Italia e della Fnsi si sono confrontati di fronte a una platea di 250 persone nel contesto di una kermesse che in mattinata aveva portato alla ribalta i temi ambientali che affliggono la pianura Padana. Al pomeriggio temi come l'allargamento della rappresentanza, l'aumento delle tasse sul lavoro e la mancanza di una politica industriale sono emersi dal dibattito-intervista. «Per la prima volta stiamo assistendo alla privatizzazione della democrazia, partiti che litigano su tutto e si rimettono insieme sulla base di un contratto tra privati. La legge Finanziaria è stata consegnata a mezzanotte meno un minuto ai parlamentari ed è stato chiesto loro di approvarla a mezzanotte», ha detto Landini.
«A Piacenza si è parlato inoltre della precarietà che affligge il giornalismo, di equo compenso e di Silvia Romano, Giulio Regeni e, infine, Andy Rocchelli, che proprio da queste parti, in Valtidone, aveva deciso di insediare il collettivo di fotografi Cesura. Se si volesse sintetizzare con una parola il messaggio lanciato da Giulietti e Landini da Piacenza, questa sarebbe, semplicemente: 'unità'», ha riassunto Mattia Motta.