Mozioni approvate dall’Assemblea dei giornalisti della Periodici San Paolo
L’assemblea dei giornalisti della Periodici San Paolo prende atto con rammarico che a due mesi dall’annuncio del Piano di riorganizzazione aziendale presentato dalla Direzione generale la trattativa non abbia fatto alcun passo avanti, non essendo in grado l’Azienda di fornire un progetto completo ed esauriente; stigmatizza il fatto che i piani dei direttori di Famiglia Cristiana e Jesus non siano stati presentati per iscritto; stigmatizza altresì il gravo ritardo relativo alle decisioni da prendere per il rilancio del Giornalino; denuncia che la decisione della Direzione Generale di procedere alla chiusura delle sedi esterne è stata presa senza motivazioni editoriali e senza reali obiettivi strategici, decisione per la quale è stata chiesta ex post ai direttori di testata una giustificazione dal punto di vista editoriale e organizzativa. A fronte della palese assenza di un progetto concreto di razionalizzazione e di rilancio della Periodici, l’Assemblea dei Giornalisti chiede il ritiro dello stesso piano presentato il 15 gennaio scorso e la riformulazione di un nuovo efficace progetto di rilancio industriale-editoriale su altre basi realmente concertato con la componente sindacale e con il coinvolgimento pieno dei giornalisti della Periodici San Paolo. Presenti: 33 giornalisti Approvato all’unanimità Voto di fiducia sul piano di riorganizzazione del lavoro presentato dal Direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino I giornalisti di Famiglia Cristiana respingono il piano di riorganizzazione del lavoro presentato dal Direttore don Antonio Sciortino, il quale tra l’altro recepisce le preannunciate chiusure delle sedi esterne (Torino, Bologna, Venezia), nonché della redazione di Roma. L’assemblea giudica tale piano inadatto a conseguire gli obiettivi indicati dalle linee editoriali. Inoltre, il piano di riorganizzazione prevede soluzioni, spesso dequalificanti, in contrasto con il CNLG e che prefigurano possibili violazioni delle norme sul lavoro e della legge sulla stampa. Approvato all’unanimità Voto di fiducia sul piano editoriale presentato dal nuovo Direttore di Jesus, don Antonio Tarzia I giornalisti di Jesus, pur apprezzando le idee e gli intenti espressi a voce dal nuovo direttore don Antonio Tarzia, respingono all’unanimità il piano editoriale e la riorganizzazione redazionale così come configurati, perché inadatti a conseguire l’obiettivo del rilancio della testata, che è l’unica via per migliorarne anche i conti economici. Nello specifico giudicano in maniera estremamente negativa la chiusura della redazione romana e la conseguente perdita di una presenza nella città che ospita le maggiori istituzioni ecclesiali, presenza assolutamente vitale per il nostro giornale. Relativamente al progetto, pur teoricamente interessante e urgente dell’on-line, allo stato delle cose giudicano quanto proposto inadeguato, confuso e vago anche sotto il profilo contrattuale e giuridico. Approvato all’unanimità