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Osservatorio sui media 19 Mar 2007

Parte ‘Assignment Zero’, giornalismo investigativo aperto a tutti – da lsd.it

Ispirato al modello open source, l’esperimento di Jay Rosen è appena cominciato e in una lettera aperta l’ideatore del progetto spiega gli obbiettivi

Ispirato al modello open source, l’esperimento di Jay Rosen è appena cominciato e in una lettera aperta l’ideatore del progetto spiega gli obbiettivi

- Il lavoro investigativo si svolgerà all’ aperto e al di fuori delle redazioni e tutti gli internauti che vorranno collaborare saranno i benvenuti – La scommessa sul modello ‘’pro-am’’ (professionale/amatoriale) – Il primo progetto riguarda il crowdsourcing. http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=527 -------------------- I MAINSTREAM MEDIA DIVENTANO ‘’GIOCATORI DI NICCHIA’’? Pubblicato dal Project for Excellence in Journalism l’ edizione 2007 di The State of the News Media – Un numero crescente di testate Usa è alla ricerca del proprio ‘’brand’’ e ridefinisce la propria forza di mercato - Una fase caratterizzata da ambizioni ridotte - Il giornalismo appare più titubante che mai sul da farsi, tra ventate d'ottimismo e incertezze continue, alle prese con quella che si delinea come "una trasformazione epocale, simile all'invenzione della stessa macchina da stampa" - Ma il ruolo della redazione rimane sostanziale come fondamenta e pilastro degli scenari futuri http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=525 ----------------------- FOTOGRAFIA: GETTY IMAGES RILEVA ‘SCOOPT’ L’ agenzia era nata recentemente come intermediario fra i fotografi amatoriali e i grandi media – In questo settore l’ user generated content (i materiali informativi prodotti dai cittadini) comincia a fare davvero gola http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=528 ------------------------- CON I TAGLI RISCHIA DI CAMBIARE VOLTO IL COLOSSO TIME INC. Il nuovo piano di licenziamenti prevede anche la chiusura di una decina di redazioni fra Time e People – I tagli motivati con la necessità di ‘’coordinare i rapporti fra edizioni cartacea e online’’ http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=524 ------------------------ USA: GANNETT PUNTA ANCHE AI GIORNALI UNIVERSITARI Il quotidiano Florida Today ha annunciato di aver comprato il Central Florida Future, un giornale universitario, e il settimanale studentesco Seminole Chronicle, dalla Knight Publishing Inc - Una nuova strategia che punta al locale e ai giovani? http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=522 ----------------------- GIORNALISMO CORROTTO IN CINA, LA STAMPA TACE, BASTA PAGARE L’ altra faccia di un regime basato su propaganda e censura – Soldi in cambio della non pubblicazioni di notizie - Un fenomeno sempre più diffuso http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=523 -------------------------- CENSURA: LA CINA UN ESEMPIO DA IMITARE PER DECINE DI PAESI L’ allarme di OpenNet, che per sei mesi ha analizzato la situazione in 40 nazioni – Almeno 10 i paesi ‘’pervasive blocker’’ – Fra di essi, oltre alla Cina, Iran, Tunisia, Arabia Saudita, Burma. http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=526 *********************************** Su giornalismi possibili, il blog di lsdi () - Atlantic Monthly: rilancio online grazie alla ‘’crema'’ dei blogger Atlantic Monthly è una delle riviste più attente e raffinate dell’ambito informativo-letterario made in Usa. Acute analisi sull’attualità e articoli d’approfondimento che superano svariate migliaia di parole, una rarità in questi tempi di “news bites” ridotti all’osso, dentro e fuori Internet. Fondata nei circoli intellettuali di Boston 150 anni fa, ora con base nel cuore di Washington DC, fa parte dai fine anni ‘90 del gruppo Atlantic Media guidato da David Bradley. C’è un problema però, e corposo: con una circolazione di 400.000 copie mensili, ha il bilancio in rosso sparato. Qualche anno fa è andato sotto di ben 12 milioni di dollari, quest’anno si prevede possa risalire a meno di 5 milioni. Per fortuna che il gruppo può contare sul National Journal, mensile politico diretto al mondo di Capitol Hill con abbonamenti di 1.600 dollari l’anno. Che fare, allora? L’idea giusta passa per la blogosfera: ingaggiare 300 nuovi collaboratori in una nuova enterprise online basata sulla stessa qualità che ha caratterizzato finora il mensile. È quanto si appresta a fare ora Bradley… - Dan Rather: giornalisti senza coraggio e ammanicati col potere Keynote d’eccezione l’altro giorno alla kermesse culturale South by Southwest Interactive in corso di svolgimento ad Austin, Texas. Dan Rather, noto giornalista e pilastro di CBS per decenni, prima di dimettersi per aver trasmesso e difeso un documentario del 2004 in cui Bush veniva accusato di lunghe assenze durante il servizio militare (poi smentite dalle autorità). Intervenendo sull’attuale stato della professione, Rather ha detto che troppi giornalisti hanno «perso coraggio e capacità» diventando «cagnolini lecconi del potere piuttosto che mastini». Pur senza tirarsi indietro da simili critiche anche a personali e insistendo sul potenziale di Internet per «portare al meglio l’informazione direttamente alla gente», Rather ha puntualizzato a lungo la connivenza tra potere e giornalismo in Usa: «Il nesso tra giornalisti potenti e pezzi grossi del governo e delle corporation si è fatto troppo ravvicinato». - Francia: criminalizzati i video citizen journalist? Il Consiglio costituzionale francese ha dato il via libera alla norma che criminalizza la ripresa o la trasmisisone di filmati di atti di violenza, da parte di persone che non siano giornalisti professionisti. Pene massime previste per i contravventori, 5 anni di carcere e il corrispettivo di quasi 100.000 dollari di multa. La legge riguarda chi è testimone di atti di violenza (non solo quelli della polizia) e li riprende, come anche chi li ridiffonde sul web - Innovazione, rischi e community nella redazione di domani Il Center for Citizen Media ha appena diffuso una interessante ricerca (“Frontiers of Innovation in Community Engagement”) che esamina il modo in cui le tradizionali testate d’informazione iniziano a includere il pubblico nel processo gionalistico. Coprendo la scena Usa mainstream, il rapporto parte dai trend già in atto: blog curati dallo staff, primi spazi per i commenti dei lettori, perfino qualche timido wiki (pur con una debacle del Los Angeles Times dovuta a chiara incapacità editoriale). Per analizzare poi esperimenti avviati da Reuter, New York Times, Gannett e anche entità radio-Tv, sottolineando le integrazioni riuscite e quel che invece va evitato.

@fnsisocial

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