CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Rai 23 Feb 2010

Par Condicio, Vigilanza all'impasse

Riflettori accessi sulla 'par condicio' a poco più di un mese dalle elezioni regionali. Tutto l'ufficio di presidenza e tutti i capigruppo della commissione di Vigilanza Rai andranno oggi al Quirinale, dove saranno ricevuti dal capo dello Stato. Lo ha detto il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, a margine del terzo seminario promosso sul ruolo della tv pubblica.

Riflettori accessi sulla 'par condicio' a poco più di un mese dalle elezioni regionali. Tutto l'ufficio di presidenza e tutti i capigruppo della commissione di Vigilanza Rai andranno oggi al Quirinale, dove saranno ricevuti dal capo dello Stato. Lo ha detto il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, a margine del terzo seminario promosso sul ruolo della tv pubblica.

Una sottolineatura non da poco visto che fino a ieri sera sembrava che esponenti della maggioranza non avrebbero fatto parte della delegazione al Quirinale. E in ambienti politici era stato ipotizzato che ciò fosse legato all'ipotesi che la questione par condicio fosse tema dell'incontro. Invece l'incontro è legato unicamente ai tre seminari organizzati dalla Vigilanza sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica, e di cui oggi Zavoli e gli altri componenti dell'ufficio di presidenza e i capigruppo esporranno in sintesi i risultati. Zavoli ha escluso che l'incontro in programma al Quirinale sia l'occasione per tornare a parlare del regolamento la cui applicazione potrebbe 'oscurare' alcuni programmi di approfondimento politico e attualità fino alle prossime elezioni. "Solo l'ipotesi che oggi il presidente della Repubblica ci aspetta per entrare nelle nostre questioni non fa onore a chi lo dovesse pensare", ha dichiarato. Il presidente della Vigilanza ha sottolineato che "quando è nata l'idea dei tre seminari ho preso l'impegno di mantenerli dentro un ambito scientifico e culturale, e quando ne ho parlato con il Capo dello Stato che ci ha poi accordato il patronato l'ho rassicurato che li avrei mantenuti in questo ambito". Di qui la considerazione, e anche l'ammonimento, di Zavoli che ipotizzare che al Quirinale si

possa parlare oggi di par condicio "non fa onore a chi lo pensi". Zavoli ha poi sottolineato che in un anno di lavori la commissione di Vigilanza ha sempre trovato l'unanimità, salvo che sulla questione par condicio, "e questo mi ha sconcertato.

Sono un presidente di garanzia e credo di averlo dimostrato anche la sera in cui è avvenuto lo strappo, rimanendo in aula e portando fino in fondo la discussione che si è conclusa con tutti i crismi della legalità". Zavoli, pur preferendo evitare di pronunciare chiaramente il termine 'pessimista', ha riconosciuto che ci sono forti dubbi che possano essere introdotte novità. L'Agcom, ha affermato Corrado Calabrò, presidente dell'autorità, è pronta a decidere sulla par condicio degli operatori privati e, lo farà un minuto dopo la

decisione della commissione di vigilanza Rai. Per il Presidente della Rai, Paolo Garimberti, "Oggi se la devono cavare loro - ha detto riferendosi alla commissione di Vigilanza Rai che questa sera deve pronunciarsi - noi come Rai l'abbiamo già detto cosa facciamo: applichiamo norme e regolamenti". Secondo Paolo Gentiloni, ex Ministro delle Comunicazioni, "È in corso una evidentissima operazione politica, cioè attraverso questo regolamento 'svergognare' la par condicio per poi abolirla, un po' come il famoso bambino e l'acqua sporca". Seondo Giovanna Melandri, ex ministro delle politiche giovanili, "il servizio pubblico si sta terribilmente bipolarizzando". (AGI)

@fnsisocial

Articoli correlati