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Rai 05 Mar 2010

Par condicio: senza Annozero Raidue perde oltre la metà degli ascolti

Una perdita secca di 2.594.000 telespettatori pari al 10.80% in termini di share nella fascia oraria 21,14-23,40, quella normalmente dedicata ad Annozero: senza il programma di Michele Santoro, Raidue registra un brusco calo in termini di audience, lasciando per strada oltre la metà degli ascolti ottenuti il giovedì sera. È quanto risulta dalle comparazioni dei dati Auditel effettuate dalla stessa redazione della trasmissione.

Una perdita secca di 2.594.000 telespettatori pari al 10.80% in termini di share nella fascia oraria 21,14-23,40, quella normalmente dedicata ad Annozero: senza il programma di Michele Santoro, Raidue registra un brusco calo in termini di audience, lasciando per strada oltre la metà degli ascolti ottenuti il giovedì sera. È quanto risulta dalle comparazioni dei dati Auditel effettuate dalla stessa redazione della trasmissione.

In virtù del regolamento della par condicio sono stati cancellati i talk show: ieri dunque il programma di Santoro non è andato in onda. Nella fascia occupata da Annozero - 21,14-23,40 - Raidue è stata seguita da 1.970.000 telespettatori pari cioè all'8,42%. Giovedì scorso, 25 febbraio, la puntata di Santoro sul caso Morgan era stata seguita da 4.564.000 telespettatori (19,22%). Nella serata di ieri, l'offerta di Raidue comprendeva La carica dei 101 dalle 21,04 alle 22,45: per il film 2.574.000 telespettatori e il 9.66% (e giovedì prossimo si prepara già la messa in onda del sequel, La carica dei 102). A seguire, tre minuti di Elezioni regionali, dalle 22,47 alle 22,50: per la rubrica 807.000 telespettatori e il 3,52%. Quindi, dalle 22,51 alle 23,04, il Tg2 con 988.000 spettatori e il 4,54%. Infine Electra - in onda dalle 23,07 alle 24,35 - con 837.000 spettatori pari al 7.29%. (ANSA)

PAR CONDICIO: GIULIETTI, CHI PAGA CONTO DEL CALO DI SHARE DI IERI SERA SU RAIDUE?

"Il conflitto di interessi ha colpito ancora. Ieri sera Raidue ha perso grazie alla soppressione di 'Annozero' quasi due milioni di spettatori (il film sostitutivo, ''La carica dei 101'', è stato visto da circa 2 milioni e mezzo di spettatori con il 9.65% di share). Chi paga il conto? Prima era noto il nome del mandante politico del bavaglio ora è noto anche il nome del beneficiario economico. E il cerchio si è chiuso attorno al collo del servizio pubblico". È quanto afferma in una nota Giuseppe Giulietti, parlamentare del Gruppo Misto e portavoce dell'Associazione Articolo 21. (ADNKRONOS)

PAR CONDICIO: RAO (UDC), PER LA RAI VORAGINE ASCOLTI E INFORMAZIONE

"Per quanto i direttori di rete cerchino soluzioni creative, che vanno dai documentari subliminali ai grandi classici della Walt Disney, non riescono a fermare il crollo dello share". Lo afferma il capogruppo dell'Udc in commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rao. "La scelta del Cda Rai a maggioranza di cancellare tutti i talk show ha decretato un danno certo e gravissimo per l'azienda: la voragine degli ascolti che era facile prevedere si sta puntualmente realizzando, insieme alla voragine dell'informazione sul caos elettorale su cui tutti gli italiani si interrogano", conclude Rao. (ADNKRONOS)

PAR CONDICIO: VITA (PD), PERSEVERARE È DIABOLICO

''Errare può essere umano ma perseverare è sicuramente diabolico'', dice Vincenzo Vita, senatore del Pd. ''Dopo il crollo degli ascolti delle serate della Rai senza talk - l'esempio più eclatante quello di ieri con la perdita secca di 2,5 milioni di telespettatori senza Annozero - aggiunge - c'è un motivo in più perché il Cda riveda la posizione assurda che ha preso la maggioranza, andando persino aldilà del regolamento della commissione parlamentare di vigilanza''. ''Tra l'altro - dice ancora Vita - lo stop ai talk contravviene al contratto di servizio e lo stesso presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Corrado Calabrò, nell'audizione parlamentare tenutasi ieri, a precisa domanda ha risposto in maniera tutt'altro che evasiva. Dunque, ci si può attendere, come hanno sollecitato tre componenti della stessa Autorità, che l'organismo di garanzia proceda già nelle prossime ore''. (ANSA)

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