Nell'anno in cui Palermo è la Capitale italiana della Cultura e sede della biennale internazionale 'Manifesta', viene pubblicata da Repubblica 'Palermo Felix' un 'omaggio' del gruppo editoriale agli anni nei quali, come ha sottolineato il direttore delle guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, «la città strizzava l’occhio alle più importanti capitali d'Europa ed era frequentata dalle dinastie e dalla borghesia più facoltosa e valente del vecchio continente».
Tra le pagine della guida, in edicola da oggi e presentata ufficialmente ieri sera alla libreria Feltrinelli di Palermo, è stato inserito – nel settore dedicato alla legalità – anche il Giardino della Memoria di via Ciaculli, il sito confiscato alla mafia e gestito da Unione cronisti e Associazione magistrati. Sono 23 gli itinerari urbani rappresentati dalla guida tra cui spiccano la storia, l'arte, la tradizione, le grandi battaglie civili ed i sapori. Nella guida anche cinque itinerari oltre confine: Monreale, Bagheria e porzioni di Madonie.
«Il Giardino della Memoria è ormai patrimonio nazionale. La Fnsi sarà costantemente al fianco dell'Unci sul terreno di tutte le iniziative che hanno per tema la legalità», ha sottolineato il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti.
E il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, in visita al Giardino, ha affermato: «Questo fazzoletto di terra che l'Unione cronisti e l'Associazione nazionale magistrati hanno voluto dedicare a quanti, non soltanto giornalisti e magistrati, hanno pagato con la vita il loro impegno per estirpare la mala pianta della criminalità organizzata dalla Sicilia e non solo dalla Sicilia, è un luogo per riflettere e per richiamare all’impegno civile tutti i settori della società».
In un video realizzato dalla giornalista piemontese Federica Bosco presentato il 3 maggio scorso al teatro La Fenice di Venezia in occasione dell'undicesima edizione della Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, il presidente dell'Unci, Alessandro Galimberti, ha spiegato i contenuti e le finalità del Giardino: «L'idea di Leone Zingales è straordinaria. Il Giardino – spiega – è un presidio di legalità, un luogo sacro dove i Giusti che si sono immolati per la trasparenza e per una società senza mafia sono ricordati da decine di alberi».