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Ordine 26 Mar 2010

Ordine della Lombardia: “Sanzione per la vicenda Boffo e per il 'caso Farina' al direttore del Giornale, pubblicò notizie non vere. Assolto su vicenda Fini, ha agito nell'ambito del diritto di cronaca” Feltri: “L'ho saputo solo

Sanzione per la vicenda Boffo e per il cosiddetto 'caso Farina', assolto, invece, per il caso del pezzo pubblicato sul presidente della Camera Gianfranco Fini, poiché ''ha agito nell'ambito del diritto di cronaca e di critica''. Sono queste le prime motivazioni dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia per i tre procedimenti disciplinari avviati nei confronti del direttore del Giornale, Vittorio Feltri, e giunti a sentenza con la sospensione dello stesso Feltri per sei mesi dall'Ordine, sospensione che, tuttavia, non sarà esecutiva fino al decorso del termine di impugnazione come prevede l'articolo 60 della legge professionale.

Sanzione per la vicenda Boffo e per il cosiddetto 'caso Farina', assolto, invece, per il caso del pezzo pubblicato sul presidente della Camera Gianfranco Fini, poiché ''ha agito nell'ambito del diritto di cronaca e di critica''. Sono queste le prime motivazioni dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia per i tre procedimenti disciplinari avviati nei confronti del direttore del Giornale, Vittorio Feltri, e giunti a sentenza con la sospensione dello stesso Feltri per sei mesi dall'Ordine, sospensione che, tuttavia, non sarà esecutiva fino al decorso del termine di impugnazione come prevede l'articolo 60 della legge professionale.

Il consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia per quanto riguarda il caso Boffo ''ha comminato la sospensione di sei mesi a Vittorio Feltri per la pubblicazione di una serie di

articoli in cui ha attribuito falsamente al tribunale di Terni informazioni non vere relative al collega Dino Boffo (ex direttore dell'Avvenire) violando gli articoli 2 e 48 della legge istitutiva dell'ordine e la n.69 del 1963 e la carta dei doveri del giornalista che prevede la pubblicazione di notizie vere e verificate, il dovere dell'attendibilità della fonte e la rettifica tempestiva in caso di notizie pubblicate inesatte''. Secondo l'Ordine della Lombardia ''il comportamento di Feltri ha violato non solo la dignità e l'onore del collega Boffo, ma ha anche compromesso il rapporto di fiducia tra stampa e lettori''.

Per quanto riguarda il caso Fini - un articolo pubblicato sul Giornale nel quale si faceva riferimento a presunte inchieste che avrebbero coinvolto lo stesso presidente della Camera, ex parlamentare di An, vicende contenute in alcuni dossier - l'Ordine assolvendo Vittorio Feltri ha osservato che ''nel caso specifico abbia agito nell'ambito del diritto di cronaca e critica''.

Sul caso Farina infine (l'ex vicedirettore del Giornale sospeso definitivamente dall'Ordine dei giornalisti) l'Ordine lombardo ha comminato la sospensione di 2 mesi allo stesso Feltri ''per aver consentito, fermo restando il diritto sancito dall'articolo 21 della Costituzione, nella sua qualità di direttore responsabile prima di Libero e poi del Giornale, la pubblicazione di circa 270 articoli a Renato Farina, ex giornalista radiato dall'Ordine''. E ciò ''consentendo a Farina di eludere gli effetti del procedimento inflittogli dallo stesso Ordine professionale''. In questo modo secondo l'Ordine lombardo ''Feltri ha egli stesso sostanzialmente vanificato e deligittimato apertamente la funzione disciplinare dell'Ordine violando così gli articoli 2 e 48 della legge numero 69 del 1963''. Il consiglio dei giornalisti della Lombardia ha tuttavia ''inteso la sospensione di 2 mesi relativa al procedimento Farina assorbita dalla maggior sanzione (caso Boffo) comminando quindi la sospensione complessiva di 6 mesi''.

Le motivazioni delle sentenze saranno depositate nei prossimi giorni. (ANSA)

BOFFO: FELTRI, SOSPENSIONE? L'HO SAPUTO A MEZZO STAMPA
DISPIACIUTO PER MODALITA' DIFFUSIONE NOTIZIA, NON HO AVUTO NULLA
Si dice dispiaciuto ''per le modalità'' con cui ha appreso di un provvedimento, la sua sospensione per 6 mesi dall'Ordine dei giornalisti, di cui non ha alcuna notizia ufficiale. Vittorio Feltri, direttore del Giornale, è pacato nei toni quando gli si chiede un commento sul provvedimento adottato dall'Ordine dei giornalisti della Lombardia e che riguarderebbe i procedimenti disciplinari aperti per i cosiddetti casi Boffo e Farina e per un procedimento avviato dopo la pubblicazione sul quotidiano da lui diretto di un articolo sul presidente della Camera Gianfranco Fini. ''Non so che cosa dire - esordisce Vittorio Feltri -. Sospensione? Lo so da lei che me lo sta dicendo in questo momento, da alcuni amici che mi hanno chiamato al telefono e da quello che ho letto sulla Repubblica. Non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dall'Ordine dei giornalisti della Lombardia: non voglio parlare di deontologia professionale, forse sarebbe eccessivo in questo caso pretenderla, ma almeno di regole di buona educazione. Ripeto, non so ancora nulla, ma mi sarei aspettato di essere informato dei provvedimenti e non venirne a conoscenza a mezzo stampa''. Inutile chiedere per il momento un commento a Vittorio Feltri sul merito del provvedimento. ''Non saprei cosa commentare - risponde Vittorio Feltri -, non ho sentito il mio avvocato, ripeto non ho avuto nessuna comunicazione ufficiale, non so che cosa hanno deciso. Posso soltanto dire che oggi non è una bella giornata, pioviggina''. (ANSA)

BOFFO: AVVOCATO FELTRI, SENTENZA INGIUSTA FAREMO RICORSO

''Quella dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia nei confronti di Vittorio Feltri è

una sentenza profondamente ingiusta e sbagliata''. Così l'avvocato Gabriele Fava, legale del direttore del Giornale, commenta la sanzione, non esecutiva, di sei mesi di sospensione inflitta a Vittorio Feltri.

''Faremo ricorso contro questo provvedimento non appena saranno rese note dall'Ordine della Lombardia le motivazioni - ha aggiunto l'avvocato Fava -. La sospensione, tuttavia, non sarà esecutiva fino alla decisione dell'Ordine nazionale dei giornalisti a cui appunto ricorreremo in appello''.  (ANSA)

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