Editoria
Quotidiani: una geometria in crisi
Il vecchio triangolo editore-pubblico-inserzionista, che per quasi due secoli è stata la base della fortuna della stampa, traballa sempre di più e per le tradizionali testate giornalistiche si profilano solo tre opzioni: fare più con meno (ristrutturare), fare meno con meno (ridurre le proprie dimensioni per continuare come prima) o non fare niente con niente (collassare). Clay Shirky, in una bella cover story per l’ ultimo numero della Columbia Journalism Review, analizza la situazione e spiega perché, a suo parere, ‘’dobbiamo pregare – e lavorare – per la prima ipotesi’’. E ‘’dobbiamo approfittare dei nuovi modelli di produzione delle notizie, non perché essi sono l’ ideale, ma perché le altre due opzioni sono sicuramente peggiori’’
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I quotidiani in grande ritardo nella battaglia per la pubblicità mobile
Mentre i giganti del mondo digitale stanno lottando fra di loro per realizzare smartphone sempre più smart e in grado quindi di richiamare sempre più pubblicità mirata (il vero campo di battaglia del futuro prossimo), le applicazioni mobili del quotidiano medio sono qualcosa di statico, poco intuitivo e assolutamente non redditizio – Per Alan Mutter, a meno che qualcosa non cambi, ma a velocità incredibile, i giornali sono destinati a perdere questa prossima Grande Occasione nel campo dei media
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‘’Perché i quotidiani devono aumentare i loro prezzi di vendita’’
‘’I giornali sono in una posizione poco invidiabile, ma non estrema: un aumento dei prezzi dell’ edizione cartacea può ridurre la propria, già anemica, base di lettori, ma può anche essere la loro unica possibilità per rimanere a galla’’ – Nella sua ultima nota settimanale del lunedì, Frédéric Filloux cita questa sintesi di una ricerca della Simon-Kucher & Partners per sostenere la necessità di un aumento dei prezzi dell’ edizione cartacea dei quotidiani (quelli di qualità, perché per tabloid e locali il discorso è un po’ diverso). Secondo la ricerca, non è detto che un aumento significativo dei prezzi debba tradursi per forza in una riduzione della diffusione; mentre i soldi in più ricavati da questa operazione potranno essere utilissimi per investimenti in tecnologie digitali. Quanto alla pubblicità, secondo SKP è effettivamente un problema, ma il suo declino, rileva la Ricerca, si verifica indipendentemente dalla strategie di diffusione
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Giornali: in Germania solo il 15% del lavoro dei redattori viene assorbito dal sito web
Un quadro molto realistico e allarmante delle difficoltà con cui il nuovo linguaggio giornalistico cerca di farsi strada nella realtà editoriale contemporanea viene da uno studio sulla pratica della crossmedialità nelle redazioni tedesche, Forschungsbericht Crossmedia 2012 - La Ricerca, spiega Tina Bettels sull’ European Journalism Observatory *, mostra come ‘’il prodotto stampato in media esige più dell’ 80% del lavoro effettivo. Nonostante gli intervistati neghino che ‘l’edizione on-line sia un prodotto marginale’, solo il 15% del loro tempo di lavoro viene assorbito mediamente dal sito web del giornale - Mentre il redattore medio si dedica a malapena alle edizioni per iPad e per Smartphone. Infatti risulta che solo il 1-2% del suo tempo di lavoro viene investito in questa attività’’. E all’interno delle redazioni regna spesso l’ incertezza sull’ utilizzo dei nuovi strumenti innovativi
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Media e potere
Giornalismo italiano, più escort che watchdog
Pier Luca Santoro, sul suo Giornalaio, denuncia il ‘’silenzio assordante che si era verificato già in altre occasioni e che conferma un sistema di controllo informativo ai limiti della censura, ennesima evidenza del servilismo strutturale del giornalismo italiano che più che un ‘watchdog’ appare essere una escort. Un panorama dell’informazione italiana fatta di silenzi informati e dei rumori disinformati che non può che lasciare l’amaro in bocca
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La professione
Il giornalismo sta diventando una ‘pratica di élite’, consentita soprattutto ai benestanti
Il giornalismo è diventato un lavoro accessibile solo alla classe dei privilegiati - ”Quando non ti puoi permettere di fare degli stage non retribuiti o devi pagare le tasse con un piccolo stipendio, troverai solo poche porte aperte’’, dice una giovane giornalista americana, Alexandra Kimball, che racconta la sua condizione prima e dopo aver ricevuto una eredità - La notizia è che Poynter.org ha pubblicato una sintesi del suo racconto giudicando la sua vicenda emblematica delle trasformazioni sociali che il giornalismo professionale sta registrando.
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Instagram: dopo FB e Twitter, un nuovo importante strumento giornalistico?
Ottanta milioni di utenti, 5 milioni di fotografie prodotte ogni giorno, Instagram sta diventando uno strumento molto interessante per le redazioni, tanto che l’AP ha chiesto ai suoi inviati alle Convention presidenziali di utilizzare anche le immagini non ufficiali, i ‘dietro-le-quinte’, scattate con i loro smartphone - Oltre all’ Associated Press, racconta Editorsweblog, anche NPR, NBC, New York Times, New Yorker, Wall Street Journal e Washington Post stanno cercando di sfruttare le opportunità offerte dalla miscela di interazione sociale e creazione di contenuti che caratterizza Instagram - Ma c’ è anche chi sostiene che l’ uso delle foto Instagram sarebbe giornalisticamente ‘’poco etico’’ visto che i filtri finiscono per produrre una immagine falsa, che ha poco a che fare con la realtà, alterando notevolmente l’ atmosfera. I fotogiornalisti comunque tendono a utilizzarlo non tanto come un sostituto del fotogiornalismo tradizionale quanto un modo per entrare in contatto con il pubblico, ricevere feedback e capire quali foto hanno il maggiore impatto
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Reddit, piccola guida a uno strumento molto interessante per i giornalisti
Obama ha rilanciato nei giorni scorsi Reddit, un sito di condivisione di news che può diventare una interessante fonte di stimoli e informazioni per i giornalisti. Un po’ diversa dai tradizionali social network, visto che punisce l’ eccesso di autopromozione e, attraverso l’ uso del voto, consente giudizi molto più articolati – Su Poynter un articolo di Jeff Sonderman traccia un piccolo abc di base di questo strumento digitale che, dice, ”è la prossima cosa che un giornalista deve imparare”
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Pubblicità
Twitter batte Facebook nella pubblicità su ‘mobile’
Twitter raccoglierà quest’ anno negli Stati Uniti più soldi dalla pubblicità sui dispositivi mobili del suo cugino maggiore, Facebook: lo prevede eMarketer, spiegando che Twitter dovrebbe incassare 129,7 milioni di dollari, mentre FB – che quest’ anno per la prima volta è entrato nel segmento di mercato – dovrebbe raccogliere poco più della metà, 72,7 milioni
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L’ egemonia di Apple influenza anche la scelta del colore delle auto?
Nel corso dell’ultimo anno, negli Stati Uniti, circa il 20% delle autovetture nuove immatricolate erano di colore bianco. ‘’L ’incremento di popolarità di questo colore è dovuto al successo dei prodotti bianchi di Apple’’ - La ‘’spiegazione’’ di un fenomeno che si sta verificando (a una prima impressione) anche in Italia, viene dal capo del settore Design della BMW, Sandy McGill, che – racconta Pippo Ferrante su Paperblog.com – aggiunge: Prima di Apple, il bianco era associato a cose come frigoriferi o le piastrelle del vostro bagno. Cupertino l’ ha reso “prezioso”
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Segnalazioni
Nuovi paradigmi nel giornalismo (e altre segnalazioni)
Notizie, analisi e riflessioni in circolazione sulla Rete
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