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Osservatorio sui media 29 Ott 2012

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Media e potere
 
Patroni Griffi: accesso totale agli atti per tutti, “indipendentemente da un interesse concreto”

Il Ministro per la Funzione Pubblica: superare l’ “accesso qualificato” alle informazioni per una “accessibilità totale indipendentemente da un interesse concreto”. Verso un FOIA tricolore?
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Ddl diffamazione, ‘’grazie, ma a questo punto preferisco la galera’’

Una buona parte del giornalismo professionale ha maturato questa posizione (‘’meglio tenerci la galera…’’) di fronte alla deriva innescata dal Ddl in  discussione al Senato - Carlo Gubitosa spiega qui di seguito perché lui ‘’preferisce la galera’’, sottolineando il valore della ‘’responsabilità dei giornalisti’’ - Insieme al suo articolo ripubblichiamo un editoriale di Piero Pantucci su Milanosud, che chiarisce lucidamente la natura del ‘’giornalismo’’ dei tanti Sallusti
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Diritto di Sapere, un monitoraggio sullo stato del diritto all’ informazione in Italia


Si cercano giornalisti e rappresentanti delle associazioni e della società civile per un monitoraggio sull’ accesso all’ informazione in Italia - E’ il progetto messo a punto da Diritto di Sapere, una associazione, appena costituita, che ha lo scopo di valutare sul campo come il giornalismo professionale e le organizzazioni della società civile (Ong, terzo settore, ecc.) riescano ad accedere all’ informazione in Italia e quali ostacoli e problemi incontrino.
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Litigation PR: anche le Relazioni pubbliche in campo per attutire l’ impatto del ‘’doppio processo’’


In Italia siamo indietro ma negli altri paesi europei e negli Stati Uniti la pratica professionale della Litigation public relations è consolidata da decenni. Lo  racconta Toni Muzi Falconi, esperto di comunicazione ed ex presidente della Ferpi, in un articolo su Huffingtonpost.it, segnalando che ‘’negli Usa esiste anche da molto tempo un’ associazione di litigation pr che, fra l’altro, celebra ogni anno i casi e i professionisti di maggiore successo’’
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L’ ineguaglianza razziale nel giornalismo americano: bianchi il 93% dei giornalisti politici (ma sono solo il 61% della popolazione Usa)


Una infografica realizzata da  4th Estate  mostra come gli uomini di colore siano fortemente sottorappresentati negli Stati Uniti nel mondo del giornalismo - Lo segnala Feministing.com (un sito di linea femminista), ricordando che l’ estate scorsa aveva già testimoniato, con una ricerca specifica (We covered the news)  il profondo gap di genere nei servizi giornalistici che vedeva le donne largamente minoritarie persino nell’ assegnazione dei riconoscimenti giornalistici
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Editoria

La stampa come ‘’bene comune’’: perché è importante il sostegno pubblico all’ editoria


Novanta giornali sull’orlo del fallimento. Finanziamenti ancora incerti e un disegno di legge delega sull’editoria gravemente lacunoso. Torna di attualità la questione del sostegno pubblico all’ editoria, dopo l’allarme lanciato da Franco Siddi (Fnsi), sul rischio chiusura per tante testate italiane - Riproponiamo un’ analisi di Carlo Gubitosa, dedicata in particolare ‘’agli amici che difendono strenuamente tanti ‘beni comuni’, ma pensano che la stampa non sia un bene comune e vada abbandonata alle leggi di mercato tagliando ogni forma di aiuto pubblico’’.  Il vero nemico – dice Gubitosa – sono le concentrazioni, non il sostegno pubblico alla cultura.
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Aiuti pubblici alla stampa. Anche in Francia è polemica: bloccano l’ innovazione?


Anche la Francia è alle prese con il problema delle sovvenzioni pubbliche all’ editoria, che ciclicamente torna d’ attualità in Italia. Con la differenza che, mentre da noi il governo Monti prospetta un forte taglio dei fondi diretti, mettendo a rischio (come denuncia la Fnsi) decine di testate e migliaia di posti di lavoro,  Oltralpe – dove gli aiuti ammontano a 1,2 miliardi di euro – viene fortemente criticato il sistema di assegnazione dei contributi. Che, dice un recentissimo Rapporto di un parlamentare,  impedisce una mutazione sana ed efficace verso il digitale
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Editoria: in Francia la stampa online contro le sovvenzioni a pioggia


Eliminare gli aiuti diretti alla stampa, potenziare la ricerca e lo sviluppo nei media, dare lo stesso peso ai diritti del web rispetto a quelli della carta - Sono alcuni dei punti di un Manifesto per un nuovo ecosistema del giornalismo digitale lanciato nei giorni scorsi dalle aziende editoriali online associate al Syndicat de la presse indépendante d’information en ligne (SPIIL).
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Page One: Inside the New York Times

Il video documentario girato da Andrew Rossi, regista e produttore della pellicola, che per oltre 12 mesi ha vissuto all’interno della redazione del NYT fianco a fianco con  giornalisti e  redattori, descrivendone le difficoltà, gli sforzi e le aspettative, nel momento di grave difficoltà causato dalla crisi economica globale da un lato e la transizione verso il digitale dall’altro
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I risultati del New York Times, ma allora il paywall è una strada convincente?


I dati del terzo trimestre del NYT confermano la grave crisi che attraversa il mercato della pubblicità. Mentre la crescita dei ricavi  per le vendite è caratterizzata da un forte incremento delle sottoscrizioni al digitale - Insomma forse è anche il momento di inquadrare correttamente la crisi dell’editoria nel contesto globale della crisi economica - E separare questo problema dalla crisi della piattaforma tecnologica, ovvero della transizione, che oramai appare inevitabile, dal cartaceo al digitale
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NYT: in cassa oltre 1 miliardo di dollari, investimenti o ritorno ai dividendi?


Paidcontent pone tre domande, chiedendo al nuovo CEO, Mark Thompson, di dare una riposta appena prenderà il timone dell’ azienda - Che, intanto, ha accumulato una grossa liquidità e potrebbe riprendere a dare dividendi, come chiedono con forza azionisti e proprietari
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Giornalismi
   
Giornali: pubblici, o ‘’persone’’, al posto di ‘’audience’’

Ma i giornali vogliono ancora continuare ad avere una audience nel vecchio senso del termine (un pubblico passivo a cui inviare i propri contenuti), oppure capiscono che è meglio, a prescidere dal supporto utilizzato, avere delle comunità di riferimento se non addirittura delle tribù aggregate intorno ad una causa, a valori ideali, così come avviene da tempo per molti brands?
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Clark Kent è stufo dell’infotainment e vuol fare nuovo giornalismo

Il mondo dell’informazione non sarà più lo stesso: dopo anni di onorata carriera, Clark Kent lascia il quotidiano che l’ha visto crescere professionalmente, il Daily Planet e, secondo le indiscrezioni, dovrebbe aprire un blog di informazione tutto suo, ispirandosi al modello di successo dell’ Huffington Post
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La Rete
   
Tweet da un funerale


‘’A qualcuno  potrà sembrare inappropriato, ma raccontare un funerale attraverso Twitter mi è sembrato il modo migliore per onorare un mio amico e consentire ad altre persone di seguire la cerimonia anche senza essere presenti’’ - Con estrema semplicità Mathew Ingram parla di questa esperienza, spiegando che, se in molti denunciano l’ interferenza che i social media possono avere nella vita delle persone, lui continua a credere fermamente nell’ idea che quegli strumenti promettono dei benefici,  ‘’compreso il potere di serendipità che essi possono offrire alle nostre vite’’
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Libri

San Marino, “Gli intrighi di una Repubblica”


Un lungo e approfondito reportage sul Titano e i suoi misteri è al centro di Gli intrighi di una Repubblica,   un saggio di Claudio Visani, giornalista e scrittore, una vita a “l’Unità” e dintorni
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Segnalazioni

La caccia all’influencer e la misura del potere (e altre segnalazioni)

Notizie, analisi e riflessioni in circolazione
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