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Osservatorio sui media 12 Nov 2012

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Editoria

A Google interessano i giornali solo perché punta a diventare l’ accesso unico a internet


Nel loro conflitto con Google, i media tradizionali sono convinti che il motore di ricerca abbia bisogno di loro per affinare (e monetizzare) il suo algoritmo. Ma i fatti, i dati, dicono il contrario, racconta Frédéric Filloux in un’ ampia analisi sul suo  ultimo Mondaynote  - Per Google l’ apporto da parte dei giornali, dei media tradizionali, è del tutto marginale (dell’ ordine di un uno a mille), sia in termini di contenuti che di risorse economiche – Ma il gigante di Mountain View continua a presidiare il campo dell’ informazione giornalistica perché non può farne a meno, viste le sue mire imperiali sull’ universo del web: nel suo progetto di dominio dell’ universo semantico, conquistare ‘’territori’’ è centrale – E la cosa diventa ancora più importante alla luce del duro lavoro che G sta facendo per la sua prossima transizione: trasformarsi da motore di ricerca a motore di conoscenza
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La Nissan vincerà un Premio Pulitzer?


Non lo esclude, in un nuovo articolo su Zdnet, Tom Forenski, secondo cui le grandi corporation potrebbero costituire il futuro nuovo modello economico per l’ informazione di qualità – Ovviamente, sarebbe preferibile se il giornalismo serio fosse sostenuto da una entità terza, indipendente, ma questa attualmente non sembra una opzione possibile visto che l’ attuale modello si indebolisce sempre di più - E allora Cisco (che ha già assunto un team di giornalisti per un magazine online sulle tecnologie) o Nissan (che produce servizi televisivi con veterani della BBC e di altre testate tv), e poche altre grandi aziende, come Intel, potrebbero essere i prototipi per assicurare il futuro al giornalismo di alta qualità – Diventando editori ‘’impuri’’ di nuovo giornalismo invece di continuare a sponsorizzare vecchie testate in declino
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I giornali Usa non riescono a diversificare l’ audience digitale


I quotidiani americani non sono riusciti a capitalizzare per bene le possibilità offerte dai media sociali per allargare e diversificare la platea dei lettori. E la diversificazione è importante perché si è capito che il sito web di un giornale medio viene letto, più o meno, dagli stessi cittadini adulti che leggono l’ edizione su carta. In ogni caso un approccio timido all’ ambiente social non funziona. Se gli editori non ci vanno dentro  con convinzione, rischiano di restar tagliati fuori - Lo osserva Alan D. Mutter nel suo ultimo post su Reflections of a Newsosaur
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Giornali online: per guadagnare di più bisogna misurarsi meglio

Anno per anno i ricavi pubblicitari in Internet crescono progressivamente, fino a superare (negli USA) i 17 miliardi di dollari nel primo semestre 2012 - Ma questi ricavi stentano a raggiungere le tasche degli editori dei giornali digitali, forse anche per la scarsa affidabilità dei sistemi di valutazione dei lettori - La necessità di un nuovo strumento di misurtazione,  efficace e credibile
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Interactive stories: coniugare giornalismo e design

Benji Lanyado, un giornalista freelance che ha lavorato per il Guardian e il New York Times e che ha creato  ‘’Reddit Edit’’, un sito che semplifica l’ uso di Reddit, ha appena lanciato una piccola piattaforma che consente di trasformare i materiali prodotti da un giornalista o da una piccola redazione in un servizio interattivo - Il sito,  chiamato “Interactive stories”,  promette gli utenti – giornalisti e piccole redazioni – che articoli e immagini verranno assemblati e ri-disegnati secondo un linguaggio interattivo in un arco massimo di quattro giorni
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Gli ebook possono salvare il giornalismo narrativo?


Gli ebook possono salvare il giornalismo narrativo, di lungo respiro e quindi ‘’costoso’’, e, viceversa,  proprio il giornalismo può dare linfa all’industria degli ebook - E’ la riflessione emersa da uno degli incontri che si sono svolti all’ Ebookfest (per Lsdi c’ era Vittorio Pasteris) e che ha affrontato il tema di come cambia l’informazione con la diffusione e il perfezionamento degli strumenti di pubblicazione e condivisione elettronica
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Glocal12, da giovedì a Varese il primo Festival dell’ informazione ‘glocale’ online

Oltre 100 esperti, influencer, opinionisti, ricercatori, politici, imprenditori, top user, artisti e semplici appassionati, daranno vita a partire da giovedì prossimo a Glocalnews, il primo Festival del giornalismo on-line organizzato da Varesenews - Il programma definitivo della tre giorni è sul sito www.glocal12.it/programma.
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La Rete

Elezioni Usa, l’ evento più social della storia


‘’Il Web ormai è entrato a pieno titolo nel media mix di marketing elettorale. Anzi, forse è il cardine di tutti i media: li solletica, li riprende, li chiosa, li rettifica, li ibrida. La vittoria di Obama è intrisa di Social Media’’ - Il commento è di Marco Massarotto, uno degli esperti di comunicazione (gli altri sono Francesco Pira, Toni Muzi Falconi, Vincenzo Cosenza e Giangi Milesi) interpellati dal sito della Ferpi (la Federazione delle Relazioni pubbliche italiane) per valutare ‘’L’ effetto Obama sulla comunicazione politica’’
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Sandy, l’ evento più fotografato nella storia di Instagram (800.000 foto)

Sono state più di 800.000 le foto dell’ urgano Sandy pubblicate su Instagram con il tag #sandy. Lo ha detto il Ceo dell’ azienda (che ora fa capo a Facebook), Kevin Systrom alla GigaOm Roadmap conference di San Francisco, riporta Forbes.com - ‘’Probabilmente è stato in singolo evento che ha raccolto il maggior numero di foto nella storia di Instagram – ha aggiunto – e forse non solo di Instagram’’. E in effetti, anche se ha raddoppiato il suo flusso, in occasione delle elezioni e della vittoria di Obama la piattaforma di condivisione fotografica ha raccolto intorno alle 250.000 immagini.
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Media e potere

Diffamazione: niente bavaglio, ma per il web rimangono grossi problemi


In un’ analisi del ddl sulla diffamazione, Daniele Minotti, uno dei maggiori esperti di diritto delle nuove tecnologie, spiega le linee della ‘’salva-Sallusti’’, denunciando che, se per la stampa si produce un alleggerimento (esclusione delle pena detentiva, attenuante per la rettifica, esclusione della riparazione pecuniaria, ecc.), per il digitale vale l’ opposta conclusione – E indica varie criticità: ad esempio, per i blog ospitati dai vari quotidiani online e gestiti in autonomia che disciplina si applicherà? E che cosa accadrà per i siti registrati come testata, ma che non hanno una corrispondente edizione “a stampa”? – Secondo il legale, ‘’pur apprezzando lo sforzo di taluni nello sfrondare una pasticcio di emendamenti, la fretta, la scarsa conoscenza delle dinamiche della Rete e anche la malafede di chi ha colto l’ occasione per regolare dei vecchi conti sono nemiche delle cose fatte bene. Salluti si salva anche soltanto cancellando le pene detentive, non serve altro’’
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Open Data, un portale per America latina e Caraibi


Condividere l’ Informazione governativa in formati aperti, accessibili e strutturati potrebbe accrescere in maniera sostanziale la trasparenza e l’ affidabilità del processo di elaborazione e rafforzamento delle politiche pubbliche. Oltre a permettere un ampio impegno sociale - E’ su questa base che è nato il progetto denominato Open Data for Development in Latin America and the Caribbean
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Segnalazioni

Una Social media revolution (inavvertita) (e altre segnalazioni)


Notizie, analisi e riflessioni in circolazione
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