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Osservatorio sui media 10 Dic 2012

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Giornalismi

L’arte dell’innovazione rivoluzionaria nel giornalismo

La teoria dell’ innovazione rivoluzionaria (la disruptive innovation) elaborata da Clayton M. Christensen, docente della Harvard Business School, delinea un quadro che consente di capire come un determinato settore economico cresce, si afferma e poi cede il passo quando una nuova iniziativa si impone per la sua maggiore agilità e presa sugli utenti - E’ una storia che abbiamo già visto in azione, per esempio nel settore dell’ acciaio e delle automobili - Ora Christensen, in collaborazione con David Skok (premiato nel 2012 con il Martin Wise Goodman Canadian Nieman Fellow) e James Allworth, ha applicato la sua analisi alla produzione giornalistica. Il suo obbiettivo è incoraggiare i dirigenti dell’ editoria giornalistica ad  applicare la sua teoria all’ industria dei media come strumento per tracciare nuove rotte di sopravvivenza e successo - Su Lsdi la traduzione di questo ampio lavoro, apparso recentemente fra i Nieman Reports
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Una guida alle migliori pratiche in tema di accuratezza


L’ inclusione degli utenti nel processo di accountability interno ai media online sembra promettente: mentre per la maggior parte degli strumenti tradizionali i problemi vengono risolti dopo la pubblicazione, la natura interattiva di questi ultimi consente di coinvolgere il pubblico nel processo di analisi morale già durante la fase informativa e di scrittura - E’ un grosso valore aggiunto della tecnologia digitale, come rileva “Best Practice Guidebook: Media Accountability and Transparency across Europe”, un rapporto realizzato nell’ambito del progetto di ricerca internazionale “MediaAct” sui sistemi di accountability e trasparenza neipaesi occidentali, realizzato da un consorzio di dodici università europee e due arabe - Ne parla ampiamente Antonio Rossano sul sito dell’ European Journalism Observatory, in un articolo dal titolo ‘’MediaAct: una guida alle Best Practice’’
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Giornalisti online in Italia: quali contratti di lavoro?

Il giornalismo online continua a crescere, ma ancora non è stato affrontato con chiarezza il problema della contrattazione - Un quadro, con luci e (molte più) ombre,  dei contratti in vigore e le prospettive della legge sull’ equo compenso:

1) Quanti e quali contratti esistono nel mondo del giornalismo? 2) Quali parlano esplicitamente di giornalismo online, digitale o multimediale? 3) Quali contratti utilizzare per l’ online nelle aziende editoriali ”native digitali”, create da giornalisti o anche con un editore terzo?
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La fabbrica dei giornalisti/ Le interviste

In un video realizzato in occasione della presentazione in Fnsi del nostro Rapporto sulla professione giornalistica, intervengono alcuni dei partecipanti all’ incontro - Interviste, a cura di Salima Balzerani, a Pino Rea (Lsdi), Franco Siddi (segretario Fnsi), Andrea Camporese (presidente Inpgi), Daniele Cerrato (presidente Casagit), Vittorio Roidi (già presidente Fnsi e segretario OdG), Marina Cosi (presidente uscente del Fondo Complementare)
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Niente Carta professionale ai direttori e capiredattori online non salariati, polemiche in Francia

La Commissione che in Francia gestisce la concessione della ‘’Carte de presse’’ (CCIJP , Commission de la carte d’ identité des journalistes professionnels) si rifiuta di assegnare la Carta professionale ai direttori e ai redatori capo delle testate online che non sono lavoratori dipendenti - La questione è al centro di una protesta dello Spiil – l’ associazione degli editori di testate online – che ha inviato a Richard Lavigne, presidente della Commissione, una lettera in cui rivendica  il diritto per direttori e redattori capo, ‘’anche se non salariati, di ottenere la ‘carte de presse’, che finora è stata loro rifiutata’’
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Editoria

I tablet fanno bene alla carta (secondo una ricerca inglese)

Le vendite di abbonamenti a quotidiani e periodici su tablet non cannibalizzano il formato cartaceo ma addirittura lo alimentano - E’ quanto emerge da una ricerca pubblicata da The Professional Publishers Association [PPA], associazione inglese che riunisce oltre 200 editori di testate sia consumer che professionali -La ricerca, spiega Pier Luca Santoro sul Giornalaio, identifica una correlazione positiva tra la readership su tablet e qualla sulla carta.
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Chiude dopo meno di due anni The Daily, il primo quotidiano per tablet

The Daily, il primo quotidiano pensato specificamente per il tablet, sta per chiudere dopo meno di due anni di vita - L’ estate scorsa avevamo dato notizia che la testata era stata messa “on watch”, sotto osservazione - Ora l’ editore, il gruppo Murdoch, ha deciso per la chiusura, che scatterà il 15 dicembre
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La Rete

Piedi, piatti e gatti: Instagram come nuovo suggeritore culturale

La conversazione sulla Rete avviene anche attraverso le immagini e la  ‘fotografia conversazionale’ è diventata tanto diffusa da ispirare anche la satira - Sul sito CollegeHumor è stato appena pubblicato un video che utilizza una canzone di Nickelback per prendere in  giro le ultime mode dei social network tipo Instagram - Foto di pasti, di piedi, di gatti, di ali di aeroplani, ecc. – il video (qui sotto) propone una parodia dei principali motivi che sono al centro della conversazione fotografica sulle reti sociali.
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Media e potere

Proposte per rafforzare libertà e indipendenza del sistema italiano dei media

Rafforzare l’ indipendenza dell’Autorità Garante delle Comunicazioni; salvaguardare l’ autonomia del servizio pubblico radiotelevisivo; migliorare la chiarezza del quadro normativo per il pluralismo dei mezzi di comunicazione; salvaguardare la libertà di espressione nei confronti del diritto d’autore; aggiornare la legislazione sulla professione giornalistica e migliorare le condizioni di lavoro dei giornalisti - Sono le principali raccomandazioni proposte per l’ Italia nell’ ambito del progetto europeo Mediadem*, che saranno al centro di un Workshop organizzato dall’ Istituto Universitario europeo per il 13 dicembre, giovedì prossimo, (Villa La Fonte, San Domenico di Fiesole) dal titolo ‘’Libertà ed indipendenza nel sistema italiano dei media – Risultati della ricerca e prospettive di intervento’’.
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Social Media e attivismo di base nel mondo che parla cinese

Obiettivo primario delle attività dei citizen reporter è quello di favorire al meglio la libera circolazione delle informazioni, sottolineando la centralità odierna dei social media nel contesto dell’attivismo in loco. Un’integrazione continua che rafforza e amplifica le istanze di cambiamento e di partecipazione a livello locale, e che trova concretezza nelle proteste e nelle mobilitazioni civili avvenute nell’ultimo anno in Cina, Taiwan, Macao, Malesia e Hong Kong - Questo il tema di un nuovo ebook della serie Ping the World, progetto-sito che raccoglie entità impegnate sul fronte dell’editoria sociale digitale - Social Media e attivismo di base nel mondo che parla cinese è la traduzione integrale del testo prodotto nel 2011 da Hong Kong In-Media, associazione indipendente mirata allo sviluppo dei media indipendenti a Hong Kong e nelle aree di lingua cinese
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Segnalazioni

Il neo-tribalismo digitale e la distanza della politica (e altre segnalazioni)


Notizie, analisi e riflessioni in circolazione.
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