Giornalismo e giornalismi
Informazione in diretta: buon giornalismo è anche praticare la cautela (e spiegare perché)
La prudenza informativa è un valore che raramente viene celebrato e raramente viene illustrato. Sarebbe stato fondamentale a Newtown, perché, se fosse stato praticato da più giornalisti e in più testate, avrebbe consentito di evitare una grossa quantità di errori e false speculazioni - Su Poynter Craig Silverman analizza questo nuovo parametro della qualità giornalistica, invitando le redazioni a fare in modo che i criteri di continenza e di attenzione nella diffusione delle notizie vengano condivisi e pubblicizzati. La spiegazione della ‘’misura’’ dovrebbe diventare una parte del processo dell’ informazione giornalistica ‘’in diretta’’, in modo che la gente sappia chi diffonde e chi no un determinato dato informativo, e perché. E quali sono i meccanismi alla base dell’ informazione in tempo reale - Ecco una ampia sintesi dell’ articolo di Silverman
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Freedom of the Press Foundation, crowd-funding diffuso per il giornalismo investigativo
È attiva da pochi giorni la Freedom of the Press Foundation, il cui obiettivo è crowd-funding a sostegno di quattro organizzazioni che fanno informazione “nel pubblico interesse e in modo trasparente”: The National Security Archive, UpTake, MuckRock, e WikiLeaks - In realtà il progetto è centrato sulla raccolta fondi (via carta di credito e PayPal, fino al 31 gennaio 2013) proprio per aggirare per lo strangolamento finanziario ai danni della creatura di Julian Assange due anni fa, quando le maggiori aziende di carte di credito e gli istituti bancari USA ne bloccarono fondi e donazioni, all’indomani della pubblicazione dei cablo della diplomazia statunitense.
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La professione
Rilanciare l’ impegno per una riforma radicale dell’ Ordine, contro la sua deriva burocratica, per un giornalismo pulito e corretto
Il segretario del Consiglio nazionale dell’ Ordine dei giornalisti, Giancarlo Ghirra, attacca la gestione del presidente Enzo Iacopino e della maggioranza che lo sostiene, accusandolo di aver volutamente assecondato l’ inerzia del Parlamento, frenando la spinta riformista a favore del mantenimento dello status quo – E di aver aumentato così la distanza con il giornalismo reale, con le redazioni e le migliaia di giornalisti freelance per scelta o per necessità, contribuendo a demolire l’ autorevolezza e il prestigio di quello che dovrebbe essere il massimo organo di autogoverno del giornalismo italiano - La battaglia per un Ordine riformato secondo il principio che è giornalista chi lo fa, per l’ accesso universitario alla professione, per il superamento delle divisioni ottocentesche fra professionisti e pubblicisti*
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Donne e media, notizie e vertici parlano ancora al maschile
Nonostante livelli di qualificazione più alti, solo il 14% delle giornaliste riesce a raggiungere i gradi più elevati di carriera (direttrice, caporedattrice), contro il 27% degli uomini - E’ uno dei dati di una indagine comparativa sui percorsi di carriera delle giornaliste e dei giornalisti italiani curata da Monia Azzalini per l’ Osservatorio di Pavia e presentata pubblicamente nei giorni scorsi nell’ ambito di un ricco lavoro di ricerca del Gruppo sulle Pari Opportunità del Consiglio nazionale dell’ Ordine dei giornalisti.
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Precarietà è anche molestie sessuali sul lavoro
‘’Il Porco ha occhi di mucca cerchiati di rosso, infossati in un viso con pappagorgia a quattro strati. Ha labbra che fremono, attorno a una bocca che sputa parole grevi: se non vieni a letto con me non potrai fare il lavoro che vuoi’’ - Era cominciato così, il 24 luglio scorso, con la descrizione del ‘’porco al lavoro’’, il racconto di Olga, «giornalista precaria che per due anni e mezzo ha vissuto la quotidianità del mobbing e delle molestie sessuali sul lavoro», in una redazione.
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Editoria
Quotidiani: non è un settore morente, ci sono ancora testate che fanno profitti
Un imprenditore intelligente comprerebbe dei quotidiani nel 2013? - E’ la domanda che si è posto il New York Times dopo le voci relative all’ intenzione di Michael Bloomberg, il miliardario sindaco di New York e fondatore della omonima società editoriale, di mettere le mani sul Financial Times - Nonostante tutti i discorsi sul fatto che i quotidiani sarebbero ormai un’ attività economica morente, molti di loro sono ancora redditizi, scrive Nat Ives su AdAge, incluso il FT.
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Notizie online gratis addio, con ''Edicola italiana'' arrivano i paywall
Notizie gratis sui quotidiani digitali addio. Con Edicola Italiana è cominciato il conto alla rovescia verso i paywall, cioè sistemi di pagamento delle news online. Il progetto è stato avviato a marzo, ma ci sono voluti sei mesi per arrivare alla firma dell’accordo. Gli editori italiani si sono ispirati ai colleghi francesi per dare vita all’Edicola Italiana.
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Sette milioni di lettori unici al giorno per il Mail online
L’ edizione internet del tabloid britannico Daily Mail ha superato la barriera dei sette milioni di utenti unici quotidiani nel Regno Unito, una cifra doppia rispetto al suo più vicino concorrente sul web, il Guardian - Stando ai dati dell’ Audit Bureau of Circulations, il Mail Online sta registrando un aumento del traffico giornaliero di quasi il 7% al mese, arrivando a toccare a novembre i 7.109.203 lettori unici. Mentre per il Guardian a novembre i lettori unici erano 3,9 milioni.
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La pubblicità
La pubblicità si infiltra sempre più nel flusso dei contenuti, ecco la ‘’Native Advertising’’
La “cecità da banner” colpisce quasi il 100% degli internauti, la percentuale di click sugli annunci pubblicitari è scesa a livelli vicini allo zero, e i brand hanno sempre e comunque bisogno di diffondere il loro messaggio online, portare utenti sui loro siti ed aumentare le conversioni - E quindi, anziché promuoversi in punti dello schermo dove ormai nessuno guarda più, lo fanno all’interno dello stream dei contenuti, dove inevitabilmente lo sguardo si deve posare - E’ la spiegazione, chiarissima ed efficace, con cui Davide ‘’Tagliaerbe’’ Pozzi, un noto esperto di marketing digitale, annuncia sul suo blog l’ avvento della ‘’native Advertising’’, ‘’pubblicità integrata a contenuti di alta qualità, che – spiega – NON risulta (o meglio, non dovrebbe risultare) interruttiva agli occhi dell’utente’’. E che dovrebbe dominare lo scenario pubblicitario nel 2013.
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La Rete
Creative Commons: 10 anni di vita e tanta strada da fare assieme…
Ricorrono in questi giorni i dieci anni di attività di Creative Commons. Il progetto è stato lanciato dall’avvocato e docente statunitense Lawrence Lessig nel 2001, per poi lanciare le prime licenze il 16 dicembre dell’anno successivo, insieme all’annesso ente non-profit basato a San Francisco. Dove si propone il modello di “alcuni diritti riservati”, contrapposto alla rigida applicazione di “tutti i diritti riservati” prevista automaticamente dal comune diritto d’autore.
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Americani divisi sulla valutazione del massacro di Newtown
Una tabella messa a punto dal Pew Research Center sulla base di un sondaggio compiuto fra il 14 e il 16 dicembre.
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Segnalazioni
Giornalismo, inchieste on line cercansi (e altre segnalazioni)
Notizie, analisi e riflessioni in circolazione
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