Giornalismo e giornalismi
L' Atlantic, Scientology e l’ etica del giornalismo, la difficile strada dei contenuti sponsorizzati
Sul fronte della sostenibilità del giornalismo digitale si profila sempre più nettamente anche l’ opzione sponsored-content, quei contenuti che in Italia definiamo ‘’redazionali’’ e che negli Usa vengono chiamati ‘’advertorial’’. Ma il clamoroso infortunio capitato a The Atlantic (una testata storica, di forte tradizione progressista), che ha dovuto ritirare, dopo poche ore e un diluvio di critiche, un ampio articolo a pagamento di Scientology, ha mostrato come questa strada sia complessa e scivolosa. Almeno se si vuole rispettare ancora l’ etica del giornalismo professionale - Una riflessione specifica su questo problema è al centro di ‘’What the sponsored-content business can learn from Scientology’’, un articolo su NiemanLab di Shane Snow, giornalista esperto di tecnologia, imprenditore web, co-fondatore di Contently, una società che si occupa proprio di sponsored-content.
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Il giornalismo non si è mai sostenuto solo con i soldi dei lettori
NiemanLab è tornato sulla Ricerca sui modelli di business sostenibili per il giornalismo diffusa alla fine di ottobre pubblicando un intervento di due dei tre ricercatori che avevano lavorato al progetto Submojour (Sustainable Business Models for Journalism), Johanna Vehkoo e Pekka Pekkala - I due ricercatori spiegano che, analizzando 69 startup di 10 paesi, avevano rilevato come le fonti di reddito utilizzate varino molto da paese a paese e che in ogni caso il paywall come risorsa economica principale era alla base solo di una minima percentuale delle testate analizzate - Non a caso Pier Luca Santoro aveva cominciato un suo articolo sulla Ricerca, il 2 novembre scorso, (Il Giornalismo Non è Mai Stato Sostenibile), citando proprio l’ avvio dello studio: ”il giornalismo non è mai stato un prodotto sostenibile in se stesso, ha sempre ha avuto bisogno di altre fonti di ricavo oltre ai soldi raccolti direttamente dai lettori” - Ripubblichiamo quell’ articolo
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Data Journalism: panacea per il giornalismo in crisi o nulla di nuovo sotto al sole?
Conrad Quilty Harper, data journalist presso il quotidiano inglese Telegraph, durante una lezione alla Kingstone University ha evidenziato come il data journalism non sia una idea moderna, indicando Florence Nightingale, infermiera durante la guerra di Crimea, come la prima data-giornalista di sempre - Nighthingale, infatti, osservò che i morti per malaria e colera superavano quelli dovuti alle ferite riportate durante il conflitto, e raccolse i dati in una apposita tabella, con tanto di grafico a torta.
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Giornalismo investigativo: Irpi, un progetto italiano con respiro globale
Si chiama Irpi - Investigative Reporting Project Italy – un nuovo Centro di giornalismo investigativo appena lanciato in Italia - Il progetto, spiega una nota, ha un’ anima tutta italiana ma un punto di vista fortemente transnazionale
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Editoria
Dopo la chiusura di Owni tensione in Francia intorno alla stampa online
La chiusura di Owni.fr ha riportato in primo piano la questione della fragilità delle testate digitali indipendenti e i rischi per l’ informazione giornalistica di finire sotto il controllo di strutture finanziarie senza alcuna radice nell’industria editoriale. Ci eravamo occupati della vicenda il 13 dicembre, qualche giorno prima che il sito di informazione francese venisse chiuso: ora torniamo sull’argomento con un ampio articolo in cui Andrea Paracchini, giornalista italiano che lavora a Parigi, approfondisce la vicenda, spiegando come e perché è stata cancellata una straordinaria esperienza di giornalismo digitale
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Quotidiani, 3 lettori su 4 in Usa hanno più di 45 anni
Un nuovo allarme sul progressivo invecchiamento del pubblico della stampa: dal 2010 al 2012 gli ultra45enni sono passati dal 51 al 74% - Una riflessione di Alan D. Mutter su Reflections of a Newsosaur
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Il New York Times lavora a un nuovo sistema di segnalazione degli errori da parte dei lettori
Il sito web del New York Times sta per lanciare un nuovo servizio di segnalazione online degli errori e delle eventuali correzioni da parte dei lettori. Lo ha annunciato il responsabile per gli standard editoriali del giornale, Greg Brock, in una intervista radiofonica a Journalism.co.uk relativa proprio alle migliori pratiche di correzione online, spiegando che la filosofia è ‘’rendere il più facile possibile, per tutti i lettori, segnalare un errore o lasciare un commento, se vogliono farlo’’
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La Rete
Facebook non è diventato ‘’stampa’’, tanto meno a Livorno
Mettiamo subito le cose in chiaro: Facebook, Internet in generale, non è improvvisamente diventato “stampa”. Non lo dice alcuna legge e, specie dopo la felice conclusione del caso Ruta, non lo dice più alcun giudice, tanto meno quello di Livorno cui qualcuno, però, proprio in queste ultime ore vuole a tutti i costi attribuire la citata equazione.
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Aaron Swartz, programmatore, hacker e attivista della libertà di cultura online
È morto suicida Aaron Swartz, programmatore, hacker e soprattutto noto attivista a tutela della libertà di cultura online. Aveva 26 anni - Tra i primi ad annunciarlo, sabato mattina presto, Cory Doctorow su BoingBoing, con un primo ricordo a caldo subito rilanciato da molti sotto l’hashtag #aaronsw - Una notizia terribile per i tanti variamente impegnati a sostenere la condivisione delle informazioni e la società civile digitale.
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La tv e le tv
Current Tv, la scommessa (difficile) di Al Jazeera
Dare voce a chi di solito non viene ascoltato. Al Gore, fondatore di Current Tv, ritiene che, anche dopo l’ acquisizione da parte di Al Jazeera, l’ emittente non cambierà mission. Ma è chiaro che dietro l’ acquisto – che ha costituito la notizia di inizio 2013 – si profila l’ obbiettivo di ottenere negli Stati Uniti una presenza più ampia del network proprietà del governo del Qatar - In rete, come sempre accade con mosse strategiche di questo calibro, si leggono diverse valutazioni. Lsdi ne propone un breve panorama con i link ai commenti originali.
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Media e potere
Le non risposte di Mario Monti sullo stato del giornalismo in Italia
Come e quanto i partiti e le coalizioni parlano dei temi dell’ informazione e del giornalismo all’ interno dei loro programmi in vista delle prossime elezioni? Apriamo una discussione con questo primo intervento, ripartendo da prima delle vacanze di Natale, dalla confernenza stampa tenuta dall’ ex presidente del consiglio Mario Monti
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Segnalazioni
Una nuova narrativa per il giornalismo digitale (e altre segnalazioni)
Notizie, analisi e riflessioni in circolazione
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