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Osservatorio sui media 18 Feb 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Giornalismo e giornalismi

Offrire ai lettori qualcosa di più delle semplici notizie, modulando i paywall sulle persone e non sui contenuti

E’ l’ invito che Mathew Ingram rivolge alle testate tradizionali aprendo, su PaidContent, una nuova discussione sulle strategie alternative di monetizzazione dei contenuti giornalistici in vista anche della Conferenza sulla questione che il sito organizza a New York per il 17 aprile – Ingram individua cinque indicazioni generali, tratte in parte dall’ esperienza dell’ industria musicale: 1) consentire ai lettori di pagare a ‘pacchetto’ per singoli autori o temi; 2) creare nuove forme di contenuti specializzati; 3) organizzare eventi dal vivo ; 4) creare comunità virtuali; 5) dare la possibilità agli utenti di accedere alle competenze degli specialisti
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Personalizzare l’ informazione: un giornale olandese offre abbonamenti non alla testata ma ai giornalisti

1.79€ al mese per un singolo giornalista [16.99€ annui]. Oppure 4.49€ per un ‘’pacchetto’’ completo di 12 giornalisti [37.99€ annui] - Sono i prezzi proposti da De Nieuwe Pers (il nuovo Pers), una applicazione che offre ai lettori la possibilità di sottoscrivere un abbonamento non all’ intera produzione della testata, ma  anche ad un singolo giornalista, come racconta Pier Luca Santoro sul Giornalaio - Attualmente il giornale offre la possibilità di abbonarsi a una dozzina di ‘’firme’’. Ma presto l’ offerta potrebbe allargarsi ad un numero superiore di professionisti ed includere anche alcuni fotografi
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Editoria 

Si è fermata la crescita dei quotidiani su carta nei paesi emergenti: lettori in calo anche nel Bric

I dati della International Federation of Audit Bureaux of Circulation (IFABC) mostrano che il numero di lettori della carta stampata sta diminuendo in quasi tutte le maggiori economie. Le testate aderenti ad ABC in 23 paesi, spiega Themediabrifing, hanno venduto infatti mensilmente nel 2011 123,5 milioni di copie di quotidiani, circa 2 milioni in meno di quelle del 2010. Un calo dell’ 1,6%. Secondo Themediabriefing, la ragione più plausibile dell’ inversione di tendenza anche nei mercati in sviluppo è nell’ aumento dell’ accesso a internet e soprattutto nella diffusione degli smartphone, che in molti paesi stanno portando internet per la prima volta a un gran numero di persone. L’ impatto della tecnologia smartphone rischia di accelerare il declino della lettura dei quotidiani ancora più rapidamente di quanto non abbia fatto in occidente. Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno attraversato un’ era del pc, che le nazioni del BRIC ad esempio stanno saltando, diventando mobile-first
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Nuovi business model: qualcuno comincia a farcela? Il caso di 4 giornali Usa

La ricerca di nuovi business model per l’ informazione giornalistica nell’ era digitale sta facendo qualche passo in avanti? Alcuni segnali sembrano suggerire di sì, anche se forse è troppo presto per dirlo - Al New York Times il numero zero (un +0,3%) viene salutato come una sorta di ‘’vittoria’’ dopo anni di percentuali di ricavi in calo, tanto che  Ken Doctor ci costruisce uno dei suoi Newseconomics - Come racconta il direttore generale del NYT, Mark Thompson, infatti, il gruppo ha registrato un ulteriore rafforzamento della crescita degli abbonamenti  digitali oltre a un aumento dei ricavi per la vendita e gli abbonamenti su carta. ‘’E’ la prima volta nella nostra storia che i ricavi dalla diffusione hanno superato quelli della pubblicità’’
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Stampa locale on line: in Francia grande fermento, tra miti, speranze e delusioni

In contrapposizione al conformismo e alle connivenze col potere di molta stampa locale, una serie di pure player spuntano un po’ ovunque nella provincia francese. I modelli economici sono diversi, più o meno efficaci, ma comune è la voglia di fare giornalismo diversamente, seguendo l’ esempio dei campioni nazionali Rue89 e Mediapart - Un piccolo e interessante voyage en province 
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Magazine online: crescita più lenta del previsto

La migrazione verso il digitale delle riviste continua a un ritmo più lento di quello che gli editori speravano - Le   ultime cifre sulla loro diffusione in GB mostrano ad esempio un aumento del 16% digitale (+29.000 ‘’copie’’) di fronte a un calo del 3,6% della diffusione su carta, pari a 314.000 copie - Per gran parte delle testate inoltre comunque la diffusione digitale, che avviene soprattutto su tablet, è tuttavia ancora inferiore al 3% della diffusione globale
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Media e potere

Il Foia e il telegramma dell’ ambasciatore Usa

Ecco una cosa a cui può servire un Freedom of Information Act - Da noi quel telegramma in cui l’ ambasciatore Usa Ronald Spogli parlava a Condoleeza Rice degli scenari delle elezioni politiche del 2008 nel nostro paese e, fra le altre cose, definiva Beppe Grillo come un ‘’interlocutore politico credibile’’ , di cui La Stampa ha dato notizia qualche giorno fa, sarebbe rimasto chiuso in un cassetto - Negli Stati Uniti è bastato compilare un apposito modulo all’ Ufficio Foia del dipartimento di Stato e chiedere copia della corrispondenza fra Spogli e il suo governo. Ci sono voluti quasi otto mesi, ma alla fine la Stampa quel telegramma l’ ha ottenuto, insieme a vari altri documenti dello stesso periodo
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Ancora il governo Monti e il Foia: Scorza, ”una tragicommedia all’ italiana”

”Il Governo ha approvato in gran segreto un testo falsamente presentato come una legge che garantisce a chiunque accesso assoluto alle informazioni in possesso dell’amministrazione e si guarda bene dal pubblicarne il testo - Sarebbe bello conoscere il romanziere dalla cui penna è uscito questo piccolo capolavoro della letteratura tragicomica istituzionale per potersi complimentare con lui - Nelle more, però, non resta che suggerire ai politicanti protagonisti della straordinaria pièce teatrale di vergognarsi” - E’ così che Guido Scorza, avvocato ed esperto di diritto della Rete, commenta sul suo blog su Wired  l’ ennesima ‘’bufala’’ del Governo Monti.
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Sovvertire (urgentemente) l’ Ordine dei giornalisti?

E’ davvero necessario sovvertire, urgentemente, l’ ordine [dei giornalisti] - E’ la conclusione a cui giunge Pier Luca Santoro dopo aver analizzato con l’ occhio dell’ osservatore distaccato (esperto di marketing, imprenditore, ex giornalaio, studioso di media, ma non iscritto all’ Ordine) alcuni dei dati dello Studio realizzato da Astra Ricerche per il Consiglio nazionale dell’ Odg - La ricerca è stata presentata il 7 febbraio in occasione dei 50 anni della legge istitutiva dell’ Ordine
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Segnalazioni
 L’ amore infranto del lavoro giornalistico (e altre segnalazioni)

Notizie, riflessioni e analisi in circolazione
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