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Osservatorio sui media 11 Mar 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Giornalismo e giornalismi

I freelance non possono lavorare gratis ma nel digitale il budget per loro tende allo zero

E’ diventato praticamente impossibile negli Usa fare una vita decente nel digitale basandosi solo sui ricavi dal lavoro di freelance, perché le risorse delle testate online si concentrano quasi totalmente sugli addetti a tempo pieno – Questo non significa che l’ online non paghi. Ci sono ancora un po’ di soldi nei periodici, dove qualche sito paga fino a 1.000-1.500 dollari ad articolo. Ma in generale è molto più facile ottenere un posto di lavoro fisso a 60.000 dollari l’ anno che mettere insieme 60.000 dollari come freelance per più siti web- Dopo le polemiche sollevate da Nate Hayer, un noto giornalista freelance specializzato nel sud-est asiatico, che ha rifiutato di riscrivere un pezzo per l’ Atlantic  senza altro compenso che quello della ‘’visibilità’’, Felix Salmon, sulla Reuters, spiega come e perché il digitale sia diventato ‘’un ambiente poco amichevole per i freelance’’ >>

Come ‘intervistare’ i database: la crescita dei dati (Big e non) nel giornalismo

In un saggio dal titolo ''Big Data: A Revolution That Will Transform How We Live, Work and Think'', Viktor Mayer-Schönberger, docente ad Oxford, e Kenneth Cukier, responsabile dati per l’ Economist, raccontano l’ impatto che la possibilità di accedere a grandi quantità di dati avrà sul nostro modo di vivere e di pensare e le trasformazioni che indurrà in vari settori industriali, fra cui anche il giornalismo - Ne parla Caroline O’Donovan su NiemanLab, ricostruendo anche gli interventi che i due autori hanno fatto questa settimana ad Harvard >>

‘’Hack the Newsroom’’: a Parigi a giugno il GEN News Summit 2013

Verso la definizione il programma del prossimo News Summit 2013 del Global editor network (GEN),  l’ organizzazione internazionale che raccoglie direttori e capi redattori delle maggiori testate del mondo - L’ incontro si terrà a Parigi, all’ Hotel de Ville, dal 19 al 21 giugno. Tre giorni di incontri, seminari, laboratori, premi,  sui temi del giornalismo dei droni, del Data journalism e dell’ etica  e sui nuovi strumenti messi a punto dalle startup più interessanti - Il Summit  è stato chiamato ‘’Hack the Newsroom” (smonta  e innova  le redazioni) -

Lsdi quest’ anno è uno dei  mediapartner  dell’ iniziativa: per i nostri lettori uno sconto del 50% sul ticket di partecipazione. >>

Editoria

Giornali che fanno soldi (in Usa): nessuna formula magica, solo talento, leadership e qualità

La chiarezza della visione; la capacità e il desiderio di cambiare in profondità la cultura della testata; il forte impegno sul piano della qualità del prodotto editoriale. Sono le tre principali  caratteristiche comuni nel successo dei quattro quotidiani americani analizzati dal Pew Research Center’s Project for Excellence in Journalism in una ricerca che nelle ultime settimane  è stata al centro dell ’attenzione - Mark Jurkowitz, che ha condotto lo studio con Amy Mitchell, fa il punto sui risultati più importanti dello studio in una intervista sul sito dell’ American Press Institute di cui pubblichiamo la traduzione >>

La memoria storica dei giornali per fare comunità sui social network

Utilizzare vecchi contenuti può essere un’ idea per animare in modo intelligente e diverso gli account ufficiali di Facebook o Twitter. Ad esempio riproponendo articoli di grandi autori: come curiosità storica, o meglio ancora, per la sua capacità anche a distanza di anni, di parlarci su un tema tornato di attualità. Mentre può essere utilizzata una timeline di Facebook per ricostruire tutto “lo storico” di una vicenda: ad esempio come ha fatto il Wall Street Journal per aggregare in un unico “luogo” tutti gli articoli che hanno seguito la quotazione in borsa della creatura di Mark Zuckerberg - Sono alcune idee per utilizzare le enormi quantità di dati, documenti, immagini, notizie che si sono stratificate negli archivi dei quotidiani e che possono raccontare una parte essenziale di una comunità. >>

Contenuti sponsorizzati: la salvezza dell’ editoria online o la fine della distinzione fra giornalismo e pubblicità?

L’ Huffington Post ha imboccato da tempo la via dei contenuti sponsorizzati come importante canale di finanziamento. Ma testate come the Atlantic sono state duramente attaccate per aver utilizzato questa pratica - I critici temono che si infranga la linea delicata che separa informazione e pubblicità, ma molti giornalisti licenziati riescono a vivere aprendo blog con post ‘’venduti’’ alle grandi marche- Il punto sulla questione in un articolo del sito spagnolo Media-tics  >>

I servizi di marketing la mitica ‘’terza gamba’’ dei giornali?

Ken Doctor ha scritto sul  Nieman Journalism Lab un articolo che riassume le conclusioni del suo ultimo libro (“Newsonomics: Twelve New Trends That Will Shape the News You Get”)  sul futuro del giornalismo, spiegando che la principale via di sopravvivenza per i media resta un loro pieno e convinto adattamento  alla piattaforma digitale. E che un nuovo rilevante flusso di ricavi potrebbe venire dalla vendita di servizi di marketing, la mitica ‘’terza gamba’’ dei giornali. >>

Aiuti pubblici alla stampa, in Francia la resa dei conti si avvicina

Mancano meno di due mesi alla presentazione della riforma dei finanziamenti pubblici alla stampa. Secondo un recente rapporto della Corte dei Conti, la Francia ha già perso un’occasione per rendere più giusto ed efficace il suo generoso sistema di sovvenzioni - Sino ad oggi esclusi dalla spartizione della torta, i pure players on line alzano la voce - La battaglia dell’ Iva. >>

Dalla Regione Toscana 285mila euro per l’ editoria on-line. Confermato il progetto annunciato a Dig.it

Sostenere l’informazione online toscana ed incoraggiare l’ occupazione nel settore. E’ l’ obiettivo di un bando regionale di finanziamento le cui linee guida sono state appena approvate della giunta regionale - Si tratta di 285mila euro di intervento dai fondi POR 2007/2013 destinati alle micro, piccole e medie imprese grazie ai quali la Regione intende incoraggiare le aziende editoriali proprietarie di testate registrate in Toscana per avviare programmi di investimento volti all’ innovazione per la diffusione su rete di informazioni aggiornate con contenuto giornalistico originale. >>

La diffusione online dei quotidiani francesi compensa ormai quasi del tutto le perdite della carta

La vendite dei giornali su carta in Francia continuano inesorabilmente a calare, ma l' aumento delle copie online diffuse in abbonamento copre quasi interamente le perdite della carta e, visto il margine di crescita sul versante online, si può prevedere che nel 2013 le curve si incroceranno. >>

Media e potere

Una guida per avere più donne fra gli esperti nei dibattiti televisivi in Francia

Più parità anche sugli schermi - E’ questa l’obiettivo della “Guide des expertes”, un annuario realizzato da un’ agenzia francese per promuovere la presenza femminile in qualità di esperte all’interno dei talk show e delle trasmissioni di approfondimento - In Francia infatti, meno di due invitati su dieci sono donne. >>

 Segnalazioni

La morte del giornalismo è un po’ esagerata (e altre segnalazioni)

Notizie, riflessioni e analisi in circolazione >>

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