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Osservatorio sui media 29 Apr 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Equo compenso: per una assoluta parità fra lavoro dipendente e lavoro autonomo

La legge sull’ equo compenso del lavoro giornalistico non può essere considerata un  palliativo per dare un pizzico di dignità in più al lavoro autonomo e mettere un po’ di ordine e di giustizia nella giungla del precariato, ma introduce un criterio molto più radicale, quello della totale pari dignità del lavoro giornalistico indipendente rispetto a quello subordinato - E il parametro per la definizione dell’ equità non può che essere a questo punto la retribuzione prevista dall’ art. 1 del Contratto di lavoro giornalistco. E’la linea suggerita in un documento approvato dalla Commissione nazionale Lavoro autonomo della Fnsi e in attesa della valutazione della giunta della Federazione. >>

Un centro di formazione autonomo per i freelance francesi

I freelance, per scelta o per necessità, sono sempre più numerosi anche in Francia. Per molti di loro, stare al passo con un mestiere che evolve a gran velocità è tanto importante quanto difficile, per ragioni economiche ma non solo. Per questo una delle più grandi reti di freelance francesi ha creato una cooperativa dedicata alla formazione. >>

Una nuova figura di giornalista: in Usa lo hanno battezzato ‘’blogoporterator’’

E’ emarginato dal giornalismo mainstream, che nei confronti dei gruppi sociali ed etnici da cui proviene continua a mostrare forti pregiudizi. Ma quando il razzismo, il sessismo e altri pregiudizi si scatenano, è in grado di commentare e ribattere, di scrivere e diffondere articoli che raccontano le proprie esperienze e opinioni - E’ il blogo-porter-ator, nuova (e bruttina) definizione americana del profilo di un nuovo giornalista ibrido: che per un terzo è blogger, per un altro terzo reporter e per l’ ultimo terzo opinionista. Un nuovo tipo di giornalista che non ha bisogno di attenuare le proprie opinioni per ottenere che i loro pezzi vengano accettati, o per compiacere editori o inserzionisti. Una figura che va anche oltre il giornalismo partecipativo e che qualcuno immagina addirittura come il ‘’futuro del giornalismo’’ >>

Giornalismo e giornalismi  

Tempi duri per il ‘churnalism’, il giornalismo ‘copia-e-incolla’

La Fondazione americana Sunlight ha creato uno strumento web – Churnalism US Tool for Journalistic Accountability – che consente di controllare con estrema semplicità se un articolo è originale oppure mero copia&incolla - Si va sulla home del sito e si inserisce il link oppure il testo da verificare e uno strumento di ricerca lo confronta con un data base per scoprire se si tratta di ”churnalism’‘, frutto di quel meccanismo che Nik Davies, un esperto di media del Guardian,  già cinque anni fa aveva definito ”produzione di massa di ignoranza” >>

Anche social media e crowdsourcing a volte possono sbagliare

L’era del giornalismo condiviso avanza, ma con esso anche gli errori commessi nel fare informazione: la Rete di per sé non è solo rose e fiori, come ogni altro giornalismo - Lo confermano le vicende delle bombe di Boston e la caccia all’uomo scatenatasi online - Una riflessione di Bernardo Parrella da Lindro >>

J’aime l’info, una piattaforma di crowdfunding per le testate online

Nata due anni fa grazie a una sovvenzione dello Stato, J’aime l’info è una piattaforma di crowdfunding destinata alla raccolta di fondi per finanziare la stampa on line indipendente. Ad oggi vi aderiscono 130 siti e blog di informazione - Nel 2012, una trentina di loro hanno raccolto quasi 100.000 euro, in gran parte versati da imprese. Ma non mancano i problemi. >>

La professione

La libertà di stampa solo una illusione se i giornalisti sono sfruttati e minacciati

Chiara Baldi, nostra collaboratrice e socia dell’ Associazione Lsdi, ha vinto al Festival del giornalismo di Perugia il Premio Walter Tobagi nella sezione carta stampata con un articolo dal titolo ‘’ Stampa libera? Un’illusione se i giornalisti sono sfruttati e minacciati’’, che pubblichiamo qui di seguito - La giuria le ha assegnato il premio con questa motivazione: Il pezzo tratta un tema di grande attualità, spesso censurato dagli stessi addetti ai lavori. Lo svolge in maniera documentata e misurata, focalizzandosi sulle battaglie sindacali, senza retorica e con uno stile giornalistico asciutto. >>

Francia: giornalisti gay fra militanza e obbiettività

Da alcuni mesi in Francia, un progetto di legge per il riconoscimento dei matrimoni fra persone dello stesso sesso avanza in parlamento nonostante l’ opposizione in aula e la vistosa mobilitazione di una parte dell’ opinione pubblica - Come rendere conto ai lettori di questo importante dibattito nella società quando si è allo stesso tempo giornalista e omosessuale? - Olivier Faye di Slate.fr l’ha chiesto ai suoi colleghi. >>

Giornalismo dei dati

DJ, verso una nuova razza di giornalisti ibridi

L’ inchiesta di Data journalism sui giornalisti minacciati ha fornito una conferma della direzione che il giornalismo, anche in Italia, è inesorabilmente destinato ad intraprendere, nonostante miopie, resistenze e casse cronicamente in rosso - E’ quella della contaminazione reciproca delle competenze dei singoli, divisi tra giornalismo, design e informatica - ‘’Siamo convinti che una collaborazione interdisciplinare nella realizzazione di un’ inchiesta giornalistica amplifichi le possibilità in maniera esponenziale’’, spiegano Isacco Chiaf e Jacopo Ottaviani, che con Andrea Fama hanno realizzato l’ inchiesta, aggiungendo:   ‘’Blurring the boundaries, sfocare i confini tra le varie discipline: è un po’ questo il motto che abbiamo ripreso dai data-journalist angloamericani”. >>

Tre progetti italiani fra i 73 finalisti del Data Journalism Award

La mappa dei migliori (e peggiori) ospedali in Italia, realizzata da un gruppo di lavoro coordinato da Guido Romeo e pubblicata su Wired; l’ inchiesta  sul gas di Gaza e gli sprechi dell’ Unione europea, condotta da Cecilia Ferrara e Assia Rabinowitz per l’ Irpi (Investigative Reporting Project Italy);  e un reportage del Fatto quotidiano sulla pillola Ru486  sono i tre progetti italiani inclusi fra i 73 finalisti del Data Journalist Award, il Premio dedicato dal Global Editors Network  (GEN) alle iniziative più interessanti nel campo del giornalismo dei dati - Fra i finalisti verranno scelti gli 8 vincitori, che si divideranno 15.000 euro  e saranno proclamati nel corso del GEN News Summit, in programma a Parigi dal 19 al 21 giugno e di cui Lsdi è quest’ anno uno dei media partner. >>

Segnalazioni

15 anni di giornalismo digitale in Italia. Quali prospettive? (e altre segnalazioni)
Notizie, riflessioni e analisi in circolazione >>

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