In primo piano
Basta ‘’pagine viste’’, il vero valore è nell’ attenzione e nel coinvolgimento
Una serie di dati emersi in questi giorni ha spinto Pier Luca Santoro, il Giornalaio, a tornare in alcuni suoi post su un tema chiave dell’ attuale fase di transizione nel campo dell’ editoria giornalistica, quello della sostituzione, come metrica di valore, delle pagine viste (del tutto inaffidabile) con i dati relativi invece al tempo speso, e quindi all’ attenzione e al coinvolgimento dei cittadini-lettori. >>
L’ oggettività (pretesa) dell’ algoritmo e quella del giornalismo, un primo confronto
Su NiemanLab la sintesi di un recente studio che affronta l’ ipotesi di una analogia fra la presunzione di oggettività dell’ algoritmo e i suoi meccanismi fondativi e la concezione della ‘’oggettività’’ che è alla base stessa del giornalismo occidentale - Una Conferenza alla New York University sulla ”Relevance of Algorithms”. >>
Il web ‘’inutile’’ che piace agli artisti
Il web inutile. E’ una porzione in ombra della Rete, un insieme di micrositi di estrema semplicità, usati inizialmente a fini commerciali, ma al centro anche di una sempre maggiore attenzione da parte di artisti digitali, che li utilizzano come spazio di sperimentazione - Ne parla Anaïs Mak su Culture Visuelle in un articolo dal titolo ‘’Écran et profondeur’’ (‘Schermo e profondità’) analizzando alcuni micrositi di artisti contemporanei. >>
Editoria
Washington Post e New York Times. Il primo un po’ arranca, il secondo a gonfie vele
Entrambi i quotidiani americani soffrono per il calo della pubblicità e la transizione al digitale. Ma la strategia del paywall adottata dal New York Times sta facendo una enorme differenza - Su Monday Note, dati alla mano, Frederic Filloux racconta il perché, segnalando che negli Usa sono ormai circa 300 le testate con contenuti online a pagamento >>
I social media e Mentelocale.it magazine online
I social media sono un’ invenzione geniale ma vanno regolamentati. Sono loro i veri competitor della libera informazione – parola di Laura Guglielmi, direttora di Mentelocale.it, magazine di arte, cultura e attualità sul web fondato nel 2000 - Claudia Dani l’ ha intervistata per la prima di una serie di analisi sul giornalismo e l’ editoria online locale. >>
La Rete
Il web non è lo spazio dell’ impunità, le regole sono le stesse dell’ offline
Non è accettabile che un autorevole commentatore come Michele Serra contribuisca a diffondere l’ idea che il web sia un luogo in cui ognuno può fare quel che gli pare e che possa godere di una sorta di diritto di impunità - Le regole ci sono e sono le stesse del mondo offline, cioè norme e codici che puniscono chi si mette al di fuori della legge. Compresa la violazione della proprietà, o il furto di identità. >>
ASW, la rete sociale per le élite, diventa ancora più esclusiva
ASmallWorld (ASW), la rete sociale per le elite (è solo ad inviti) sta per diventare ancora più esclusiva - Il sito, che si autodefinisce come “una comunità internazionale privata di persone culturalmente influenti’’, è ora diventato a pagamento. Come riferisce Businessinsider.com, ASW fino a poco tempo fa aveva circa 850.000 utenti, ma col nuovo modello di business dovrebbe scendere a 250.000 - Chi vuole iscriversi deve essere presentato da un attuale socio e pagare un canone di 85 euro l’ anno. >>
Media e potere
Giornalismo e spionaggio al tempo del digitale
Qualcuno sosteneva che il mestiere di spia sarebbe morto con la fine della Guerra Fredda. Niente di più sbagliato. Piuttosto è cambiato il modo di spiare e sono variati gli obiettivi. Adesso tutti spiano tutti, in un vortice che ingoia regole, etica, deontologia. >>
Discriminazione per sesso ma anche per età fra i presentatori tv nel Regno Unito
Meno di uno su cinque presentatori delle reti televisive britanniche con più di 50 anni è donna - Lo rivela un nuovo studio citato dal Guardian, secondo cui, in particolare, la BBC (tv e radio), Sky, ITN, Channel 4 e Channel 5 messe insieme hanno appena 26 donne (il 18%) su un totale di 481 presentatori con più di 50 anni. Inoltre le donne over-50 rappresentano solo il 5% dei presentatori in video di tutte le età e di entrambi i sessi e il 7% della forza lavoro, sia fuori che sullo schermo. >>