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Osservatorio sui media 10 Giu 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Quotidiani: la grande sfida globale, aumentare il coinvolgimento dei lettori

La diffusione dei quotidiani continua a crescere in Asia e cala nei mercati occidentali mentre l’ avanzata del digitale ha aumentato i lettori. Ma lo sviluppo delle piattaforme online non è accompagnata da una parallela crescita dei ricavi pubblicitari, anche perché all’ alta percentuale di utenti si accompagna un basso livello di coinvolgimento dei lettori. In ogni caso i quotidiani sono ancora una piccola parte del consumo totale di internet, rappresentando solo il 7% delle visite, solo l’ 1,3% del tempo speso, e solo lo 0,9% del totale delle pagine viste - Lo rileva l’ ultimo World Press Trend, l’ annuale Rapporto della World Association of Newspapers and News Publishers (WAN-IFRA), presentato in questi giorni.  >>

Giornalismo investigativo. Leo Sisti: inchieste finanziate da fondazioni straniere, per garantire indipendenza e qualità

Uno dei maggiori giornalisti italiani racconta la sua esperienza professionale e il suo costante ripudio della “casta giornalistica”. Il suo ultimo progetto, IRPI, è un esperimento al di fuori dei confini dei media tradizionali del nostro paese – In Italia, spiega, ‘’chi darebbe mai quattro o cinque mesi ad un giornalista per fare un’ inchiesta? Oggi i giornalisti devono farle in due o tre giorni. E’ un ritmo impossibile per un quotidiano. Per questo, IRPI sta occupando uno spazio che è libero, almeno nel nostro paese’’ –  E poi, aggiunge, i nostri quotidiani  ‘’oggi sono malati di politica: di politica del gossip piú sfrenato. Io non capisco questo giornalismo’’, non accetto questa ‘’fabbrica del gossip politico’’ – ‘’Trovatemi un politico che non voglia parlare: è sempre a tua disposizione, mentre il problema è far parlare chi non vuole’’ >>

Quotidiani su carta, 14 anni prima dell’ estinzione in Italia?

2027: è l’ anno in cui dovrebbe estinguersi in Italia il quotidiano su carta, secondo le proiezioni fornite da Futureexploration.net e pubblicate nello studio “Newspaper extinction timeline” - Il primo Paese a subire questa sorte dovrebbero essere gli Stati Uniti nel 2017, poi tutti gli altri, fino a poco oltre il 2040, quando non dovrebbe esistere più l’ informazione a stampa. Per l’ Italia si parla di un niente affatto lontano 2027, 14 anni dunque - L’ indicazione è contenuta in una tesi di laurea dedicata alla crisi dei giornali in Italia, che pubblichiamo su Lsdi all’ indomani della presentazione dello studio della Fieg sulla drammatica situazione della  “STAMPA IN ITALIA 2010-2012“. >>

Il Chicago Sun-Times e il fotogiornalismo: ma il tocco dell’ ‘’artista’’ non si può insegnare

Dopo aver liquidato in blocco la sua struttura fotografica, licenziando 28 fotoreporter, il Chicago Sun-Times sta progettando di sottoporre i suoi redattori a un training sui principi di base della fotografia con gli iPhone. Lo segnala Poynter, spiegando che il direttore del giornale, Craig Newman, ha annunciato che nei prossimi giorni tutti gli addetti editoriali della testata cominceranno ad aggiornarsi per ‘’produrre il contenuto di cui abbiamo bisogno’’. >>

Un nuovo tipo di giornalismo-impegnato: quando trovare le soluzioni fa parte (anche) del lavoro del giornalista

Come trasformare le notizie da  merce a catalizzatori per dar voce ai cittadini - E’ intorno a questa tematica che si muove una interessante riflessione di Jan Schaffer che, su Niemanlab.org, delinea nuovi campi di intervento del giornalismo. >>

Editoria

Anche con i paywall il fatturato dei quotidiani Usa continuerà a diminuire fino al 2017

Nonostante la prospettiva di nuovi introiti dai lettori paganti, anche grazie all’ introduzione dei paywall, il reddito totale dei quotidiani Usa continuerà a scendere almeno fin o al 2017: lo sostiene il Rapporto annuale – Global Entertainment and Media Outlook – della PricewaterhouseCoopers - Secondo quanto riporta Adage,  i ricavi globali del settore dovrebbero scendere a un tasso annuo del 2,9% fra il 2013 e il 2017 visto che, mentre la diffusione complessiva crescerà, gli investimenti pubblicitari dovrebbero calare del 4,2% all’ anno. >>

Giornali: il numero di lettori in Uk cala complessivamente nonostante la crescita dell’ online

L’ esplosione della lettura online ha offerto ai giornali una nuova prospettiva di vita, ma gli ultimi dati mostrano che il numero di lettori delle grandi testate del Regno Unite non cresce e che, anzi, è in lieve calo - Secondo una ricerca di NRD PADD (National Readers Survey, Print And Digital Data),  i quotidiani nel marzo 2013 hanno attirato meno lettori a livello giornaliero, settimanale e mensile rispetto a sei mesi prima, segnala Jasper Jackson su Themediabriefing. >>

Wired.it punta a costruire ‘’la più giovane (e forte) squadra di innovatori d’Italia’’

L’ edizione italiana di Wired apre le sue pagine ai blog. In un avviso pubblicato giovedì  la rivista digitale (‘’Storie, idee, persone che cambiano il mondo’’, è il suo slogan)  invita giovani innovatrici e innovatori a condividere le loro idee con tutti i lettori del giornale - Compensi? Zero. La strada di wired.it è quella seguita dall’ Huffington Post. ''Visibilità''. >>

Pubblicità

Google in guerra contro i ‘redazionali’ non dichiarati adeguatamente

‘’Se non si dichiarano adeguatamente i contenuti a pagamento, che si tratti di native advertising o advertorial, quando c’è di mezzo un passaggio di soldi, e se gli utenti non ne sono sufficientemente informati, il team di Google News potrebbe non solo rimuovere i contenuti pagati, ma anche rimuovere l’ intero sito da Google News’’ - E’ una dichiarazione di guerra ai ‘’redazionali’’ fatti passare per contenuti autonomi  (in gergo ormai viene definito ”Native Advertising”) quella lanciata da Google, per bocca di Matt Cutts, uno dei boss dell’ azienda, all’interno di un video nel quale vengono elencati i 10 “provvedimenti” che Mountain View prenderà entro l’ estate sul versante ricerche. >>

Media e potere
 
Turchia: Twitter vs. mainstream media

“Il sistema nervoso di questo movimento, che non ha eguali nella storia della politica turca, sono i social media (“la più grande minaccia”, come li ha definiti Erdoğan)”, ha scritto il 5 giugno sul quotidiano Radikal Serdar Kuzuloğlu, esperto di comunicazione e giornalista - In Turchia si stanno ripetendo i meccanismi  alla base di molte fasi della cosiddetta ‘’primavera araba’’ e i social media si confermano uno strumento chiave della lotta politica e dei movimenti per la democrazia - E’ una delle questioni affrontate in un ampio dossier sulle recenti vicende della Turchia appena pubblicato sull’ Osservatorio Balcani e Caucaso. >>

Spagna, RSF denuncia repressione ed intimidazioni contro i fotografi

L’ ultimo capitolo di una lunga serie di attacchi alla libertà di stampa in Spagna é stato scritto a metà mattina dello scorso 23 di maggio. La denuncia arriva da Reporteros Sin Fronteras (RSF), che dettaglia come una pattuglia della “Brigada de Información” – corpo speciale della polizia nazionale iberica – prelevava dalle loro case due fotografi indipendenti, Raúl Capín, collaboratore di Diario Digital Independiente e di Mundo Obrero; e il freelance Adolfo Lujàn. I due venivano portati in questura da agenti col volto coperto. L’ accusa: attentato contro l’ autorità. >>

EJC e Gates Foundation finanziano il giornalismo per lo sviluppo. Italia protagonista

Nel gennaio 2013 l’ European Journalism Center , con il supporto della Bill & Melinda Gates Foundation, ha lanciato l’ Innovation for Development Reporting Grant Programme, un programma di sovvenzioni destinate a finanziare prodotti giornalistici innovativi centrati sul tema dello sviluppo - Sono state raccolte circa 500 proposte progettuali, 16 delle quali hanno superato la selezione finale e sono state ammesse a finanziamento. I progetti vincitori vantano il sostegno di importanti testate giornalistiche con base in Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Regno Unito e …. Italia - Ben 5 dei 16 progetti finanziati, infatti, saranno pubblicati su 6 testate italiane. >>

Segnalazioni
 
Dalle cimici ai metadati: la cyber-intelligence sta tutta in un algoritmo (e altre segnalazioni)

Notizie, riflessioni e analisi in circolazione >>

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