CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Osservatorio sui media 02 Set 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Digit2013, il 16 e il 17 settembre a Firenze >>

In primo piano

Protezione del giornalismo e ‘’pubblico interesse’’

Non può essere il solo titolo professionale ad assicurare la protezione per l’ attività giornalistica ma il valore di ”pubblico interesse” che le informazioni diffuse (o che si contribuisce a diffondere) racchiudono - Nel dibattito sul tema della protezione del giornalismo il Guardian ospita ora un ampio commento di George Brock, ex giornalista del Times e docente di giornalismo alla City University di Londra, in cui il concetto (forse ancora troppo vago) di ‘’atto di giornalismo’’ cede il posto al parametro della rilevanza e del grado di pubblico interesse dell’ informazione.  >>

Lo Stato di Sorveglianza attacca il giornalismo per renderlo più difficile, più lento, meno protetto

E’ questa la strategia che i vertici del potere statale stanno cercando di seguire. Lo Stato di Sorveglianza ha i mezzi, la volontà e l’ ampiezza per perseguire il giornalismo nello stesso modo con cui aveva perseguito il terrorismo. Solo una stampa più impegnata e coesa potrà avere la possibilità di resistere - E’ così che Jay Rosen, sul suo Pressthink, commenta la situazione che si è venuta a creare dopo il caso Snowden e la scoperta del Prism, partendo da un intervento (’’particolarmente importante’’) dello scrittore ed ex agente della CIA, Barry Eisler, su quello che è accaduto alla stampa dopo le rivelazioni di Snowden nel giugno scorso.  >>

Editoria

Longform journalism in grande fermento negli Stati Uniti

Nonostante l’ allarme sul declino del cosiddetto ‘’longform reporting’’, lanciato dalla Columbia Journalism Review nel gennaio scorso, questa forma di giornalismo (che si esprime in articoli e servizi di ampio respiro, con più di 2.000 parole) sta risvegliando negli Stati Uniti un forte interesse - Lo dimostra anche l’ uscita di due nuovi magazine dedicati proprio al giornalismo narrativo - Il primo, The Riveter (la ‘’Rivettatrice’’, simbolo delle donne operaie americane durante la seconda guerra mondiale, ndr), è un magazine al femminile e raccoglie solo servizi prodotti da donne - Il secondo, Epic, pubblica storie di ampio respiro destinate ad attirare l’ attenzione degli Studios cinematografici (che spesso, come sappiamo, si sono ispirati a racconti prodotti dal giornalismo) e a creare su questa base un nuovo flusso di risorse per il giornalismo d’ inchiesta. >>

Quotidiani Usa, la voracità dei multimiliardari fa vacillare il tabù del profitto

La campagna acquisti di grandi testate Usa da parte di multimiliardari come Bezos, Buffett, Henry, ecc. comincia a incrinare il tabù del sostegno pubblico alla stampa, che per tradizione in questo paese suona quasi come una bestemmia. Partendo da un ulteriore episodio di questa ondata di acquisizioni – il tentativo (non andato a buon fine, per ora) dei miliardari fratelli Koch di rilevare la Tribune Company, a cui fanno capo due grosse testate come il Los Angeles Times e il Chicago Tribune -, Policymic, un sito di ispirazione democratica molto influente fra i ‘millennials’ americani (i giovani sotto i 30 anni), si chiede: se ci sono la National Public Radio e il Public Broadcasting Service, che vivono di contributi governativi, perché non cominciare a pensare anche a quotidiani non-profit? >>

Uno sforzo di deontologia per la Bloomberg

Criticata la primavera scorsa per aver fornito ai suoi giornalisti un accesso ad alcuni dati sensibili dei propri clienti, la Bloomberg – la principali agenzia di informazione economica nel mondo – contrattacca, nominando un responsabile per la deontologia che si occuperà in particolare delle relazioni dell’ agenzia con i suoi clienti. Mentre un redattore esperto gestirà il trattamento delle eventuali proteste sul trattamento dell’ informazione. >>

Il giornalismo narrativo al servizio del brand journalism?

Le aziende, i marchi, dovrebbero saper raccontare delle belle storie e diventare come quelli che attirano l’ attenzione di tutti e sono sempre circondati da persone che ridono e sono d’ accordo con qualsiasi cosa essi dicano - Michael Brito, vicepresidente di Edelman Digital, una delle più importanti agenzie di relazioni pubbliche al mondo, pensa che questo meccanismo sia applicabile ai marchi industriali o commerciali attraverso il cosiddetto ‘’brand journalism’’*. E in un articolo in cui annuncia la pubblicazione di un manuale su questo processo – Your Brand: The Next Media Company – spiega come e perché. E’ interessante seguire il suo ragionamento perché viene da un uomo che è al centro del mondo del marketing e delle relazioni pubbliche. >>

La professione

Libri/ L’ avventurosa vita dei giornalisti freelance e il paradosso di un Ordine non Ordine

Cosa intendi per domenica? è ”una delle migliori testimonianze sulla vita del giornalista freelance, scritta da una giornalista che…giornalista non è. Sì, perché Silvia Bencivelli, come si legge sulla quarta di copertina del suo libro “Cosa intendi per domenica?”, “è medico ma fa la giornalista scientifica freelance” - Significa che l’unico Ordine a cui è iscritta è quello dei medici, ma l’unica professione che svolge, giorno dopo giorno, è quella di giornalista…col tesserino sbagliato”. Pubblichiamo qui la recensione che ne ha scritto Saverio Paffumi, freelance egli stesso e da anni impegnato sul fronte della difesa e della promozione del giornalismo autonomo, sia nel Consiglio nazionale dell’ Ordine sia nella Fnsi, il sindacato dei giornalisti italiani. >>

Usa: l’ Associazione dei giornalisti professionali (SPJ) potrebbe diventare Associazione per il giornalismo

La Society of Professional Journalists (SPJ), una delle più importanti e più antiche organizzazioni dei giornalisti americani (fu fondata nell’ aprile del 1909), potrebbe modificare il suo nome, trasformandosi in Society for Professional Journalism - Dai giornalisti (of) al giornalismo (for) - E’ un ulteriore segno che la crisi dell’ ideologia del monopolio dell’ esercizio del giornalismo da parte dei giornalisti ‘’ufficiali’’ sta producendo dei contraccolpi reali. >>

Vietato l’ uso dei droni a due scuole di giornalismo in Usa

La Federal Aviation Administration – l’ organismo che regola l’ aviazione civile negli Stati Uniti – ha sospeso temporaneamente i voli dei droni che due scuole universitarie di giornalismo del Midwest utilizzano per raccogliere informazioni. Si tratta della University of Missouri-Columbia e della University of Nebraska-Lincoln, dove i droni vengono utilizzati per scattare foto o girare riprese aeree come parte integrante dell’ attività di formazione. >>

La pubblicità

Informazione digitale e pubblicità: ‘’il paradosso di AdBlock’’

”AdBlock (…), una nota estensione per browser che ha lo scopo di bloccare la visualizzazione delle pubblicità presenti sui siti web (…),da qualche giorno sta cercando fondi con i quali finanziare una campagna… pubblicitaria - Naturalmente, ”per una “nobile causa”: convincere quelle 7 persone su 10 che ancora guardano gli annunci pubblicitari presenti online che è possibile vivere in un mondo senza banner, ovviamente grazie all’ uso di AdBlock” - Eccolo il ‘’paradosso di AdBlock’’, come Davide ‘’Tagliaerbe’’ Pozzi, esperto di web marketing e di pubblicità online, lo definisce in un intervento sul suo blog. >>

Segnalazioni

Mercato, media company e nuovi scenari (cosa diventeranno gli editori?) / ed altre segnalazioni

Notizie, riflessioni e analisi in circolazione >>

@fnsisocial

Articoli correlati