In primo piano
Obama peggio di Nixon nell' attacco al giornalismo.
Solidarietà transnazionale contro la sorveglianza di massa
‘’Obama sorpasserà Nixon come peggior presidente degli Stati Uniti nel campo del rapporto fra sicurezza Nazionale e libertà di stampa“. E’ la convinzione di James Goodale, ex consigliere del New York Times, secondo cui ‘’il Presidente Obama punta a criminalizzare l’ informazione giornalistica sulla sicurezza nazionale’’.
Lo osserva sul Guardian Glenn Greenwald (il giornalista che ha lavorato sui documenti dell’ ex contractor della NSA, Snowden) in un articolo dal titolo ‘’Obama’s Attacks on Journalists are Worst Since Nixon’’. Greenwald spiega come l’ Amministrazione Obama stia mostrando una ostilità particolarmente intensa e, per molti aspetti, senza precedenti nei confronti del giornalismo. Tanto che anche uno dei giornali più ‘’vicini’’ al presidente, Motherjones.com denuncia la ‘’Guerra di Obama alle gole profonde’’. >>
Usa: la sorveglianza di massa paralizza le fonti e schiaccia il giornalismo investigativo
Una sorveglianza di massa del tipo di quella attuata dalla NSA produce un effetto scoraggiante sul giornalismo , perché le fonti non se la sentono di avere una conversazione privata con un giornalista. Questo è il messaggio che un gruppo di studiosi, giornalisti e ricercatori della Columbia Journalism School e del MIT Center for Civic Media, hanno affidato a un documento pubblicato sul Review Group on Intelligence and Communication Technologies messo in piedi dal presidente Obama.
La lunga lettera (15 pagine) – spiega il Tow Center for digital journalism – sostiene che la sorveglianza di massa è dannosa per il giornalismo e in contrasto con il diritto e la politica attuali. E va avanti documentando gli effetti deprimenti già ottenuti e i danni reali che già si sono verificati . >>
Come i contenuti generati dagli utenti stanno cambiando il giornalismo
Federico Guerrini, autore di un ampio studio per il Reuters Institute for the Study of Journalism (“Newsroom curators & independent storytellers: content curation as a new form of journalism”) spiega in questa sintesi per Lsdi il processo di ‘’cura’’ dei contenuti generati dagli utenti (gli UGC) e il contributo in termini di arricchimento che essi possono fornire – E non solo alle redazioni e ai media tradizionali.
E prefigura la possibilità che questi ultimi, già indeboliti dal calo nei profitti causato dalla digitalizzazione, potrebbero essere ‘’attaccati’’ ora dai nuovi giganti tecnologici, come Twitter, Facebook e YouTube. >>
Nasce IRPILEAKS, la wikileaks italiana
Parte la prima piattaforma sicura per ‘gole profonde’ in Italia. Usando il sistema di navigazione Tor, grazie al software libero GlobaLeaks, creato dal Centro Studi Hermes per la trasparenza e i diritti umani in rete, Irpileaks permette a chiunque di informare i giornalisti dell’ Investigative Reporting Project Italy rimanendo anonimi e protetti. >>
Editoria
Anche la Germania scopre che è arrivata la crisi
‘’C’ è una forte atmosfera di svolta e di sbandamento’’, racconta Ken Doctor su NiemanLab . Con la vendita del tutto inaspettata dei due principali quotidiani di Amburgo e Berlino da parte di Springer al gruppo editoriale Funke, ‘’i giornalisti della carta stampata si sono sentiti come se qualcuno – in questo caso la più potente casa editrice del paese – avesse sbattutto la porta con forza. La campana a morte sta cominciando a suonare , in silenzio , dietro quella porta”, dice Cordt Schnibben, dello Spiegel.
Intanto il calo degli introiti pubblicitari viaggia a due cifre, a un tasso parecchio superiore a quello Usa e i paywall sono in rapida crescita, interessano oltre il 10% dei quotidiani del paese, mentre importanti quotidiani stanno cercano di funzionare senza pubblicità e affidandosi unicamente agli introiti dal versante lettori. >>
Stampa, qualche segnale incoraggiante ma i tagli alle redazioni sono stati eccessivi
L’ industria dei giornali sta camminando su una corda sospesa nel vuoto alla ricerca disperata di nuove strade per fare soldi in mezzo al collasso della pubblicità su carta. Questo è il poco rassicurante messaggio venuto da Ken Doctor, analista dei media e blogger del Nieman Journalism Lab, in un incontro a Berlino del World Publishing Expo. >>
Twitter e la circolazione delle notizie
E’ determinante il ruolo di pubblico/consumatori/lettori nella distribuzione delle notizie dei quotidiani attraverso l’uso dei social media. La notizia, certamente non di poco conto, emerge al margine di un’ accurata analisi eseguita da alcuni ricercatori universitari.
La ricerca illustrata da Pierluca Santoro nel suo blog “il giornalaio”. >>
Chiude l’ edizione su carta di Lloyd’s List, uno dei più antichi giornali del mondo
Uno dei giornali più antichi del mondo, il Lloyd’s List, ha chiuso la sua edizione su carta concentrandosi unicamente sull’ edizione digitale.
La testata era nata quasi tre secoli fa, nel 1734, a Londra – racconta il sito spagnolo 233grados.com – ed era sopravvissuta alle varie crisi e trasformazioni dell’ industria dei giornali. >>
Hackdays a Roma, vince Repubblica, menzione speciale a Wired
Otto squadre composte da giornalisti, grafici e programmatori si sono sfidate per una due giorni di idee e progetti per raccontare la politica.
La squadra di Repubblica si guadagna il primo posto con un’ app che punta a raccontare e ad avvicinare la politica ai giovani, e parteciperà alla ‘finale’ mondiale di Barcellona, a giugno 2014. >>
La professione
Giornalismo evolutivo più che rivoluzionario, questo il futuro.
Che il giornalismo stia attraversando un lunghissimo periodo di cambiamento è ormai noto. Che a governare questo cambiamento siano le tecnologie digitali insieme ad un pubblico attivo lo è altrettanto.
George Brock in un libro e successivamente in un post su PressGazette analizza i vari passaggi e le ipotetiche visioni future. >>
Nuovi paesaggi mediatici: 105 fonti vitali per i giornalisti
Chi è a lutto per la “morte del giornalismo” sulla base della chiusura di qualche testata è stato molto distratto. Lo segnala Journalismdegree.org, un blog americano specializzato nella segnalazione di programmi e progetti per le scuole di giornalismo, che descrive il nuovo panorama mediatico indicando i 105 siti e strumenti digitali più utili per i giornalisti.
Da 10,000 Words a Knight Lab, da Nieman Journalism Lab alla Columbia Journalism Review, fino a Philip Bloom e a Mastering Multimedia. >>
Fotogiornalismo: violenza sulle donne, ‘’basta con immagini stereotipate e offensive’’
Si è chiuso sabato il termine per la partecipazione al Premio Lo Sguardo di Giulia / “Chiamala violenza, non amore” .
Il progetto punta a capovolgere l’attuale maniera (vecchia, deprimente, offensiva) di illustrare le violenze sulle donne. >>