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Osservatorio sui media 28 Ott 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Sei giornalisti attivi su 10 fanno lavoro autonomo (nel 2000 erano la metà)

- In tredici anni la popolazione giornalistica attiva in Italia – contrariamente a quanto avviene in altri paesi – è più che raddoppiata, passando da 23.387 a 47.227 giornalisti attivi (con posizione Inpgi).
- Il reddito dei giornalisti autonomi è 5 volte inferiore rispetto alla media annua delle retribuzioni dei giornalisti contrattualizzati (che nel 2012 era pari a 62.459 euro). Quello dei Co.co.co è ancora più basso: sette volte minore.
- In Italia (se si tiene conto del numero degli iscritti all’ Ordine) c’ è un giornalista ogni 526 abitanti, contro 1/1.778 in Francia e 1/5.333 negli Stati Uniti.

Sono i dati principali dell’ ultimo Rapporto di Lsdi sulla professione giornalistica in Italia (“Il paese dei giornalisti” è il titolo) che verrà presentato la mattina del 5 novembre prossimo a Roma, a partire dalle 10,30, nella sede della Federazione nazionale della stampa (Corso Vittorio Emanuele, 349). >>

Giornalisti: il darwinismo digitale e l’ evoluzione della specie

I pochi uccelli rari delle élite giornalistiche, i giornalisti blogger, i giornalisti comunicatori, i giornalisti poveri e infine i giornalisti ‘’altri’’, che vengono da altre professioni.
Ecco: potrebbe essere più o meno questa la nuova stratificazione della professione giornalistica dopo la tempesta perfetta dell’ era digitale, come la delinea una divertente analisi che Le Nouvel Economiste ha pubblicato in questi giorni col titolo ‘’Darwinisme numérique : le futur du journalisme’’, che riteniamo utile proporre su Lsdi. >>

Le cinque ‘’C’’ del giornalismo digitale

Contesto, conversazione, cura (dei contenuti), comunità, collaborazione.
Sono le 5 ‘’C’’ che nel giornalismo online si affiancano alle tradizionali cinque ‘’W’’ del giornalismo classico e che caratterizzano in modo specifico il nuovo contesto digitale.
Riproponiamo integralmente un articolo molto interessante di Lelio Simi sulla natura più profonda della trasformazione che sta investendo il giornalismo.
Il percorso verso il digitale non rappresenta solo un ‘upgrade’, un semplice aggiornamento tecnologico, ma ‘’una trasformazione completa nel suo stesso modo di essere concepito e realizzato’’. >>

Usa, una ‘shield law’ per il giornalismo: ormai è chiaro che non basta proteggere solo i giornalisti

Josh Stearns in un recente studio realizzato per l’ organizzazione non profit Free Press, descrive tre esempi concreti di giornalismo fatto da persone che non erano e non si sognavano neanche di essere dei giornalisti. Il Rapporto ha fatto riaccendere il dibattito su quale obbiettivo una eventuale ‘’legge scudo’’ dovrebbe avere: proteggere i giornalisti o gli ‘’atti di giornalismo’’? Ne abbiamo parlato diffusamente qui ad esempio).
Stearns – spiega Mathew Ingram su Paidcontent.org- approfondisce ora la questione, mostrando come sia difficile trovare delle definizioni legali che coprano tutti i possibili modi in cui gli individui possono agire da giornalisti – senza avere addosso nessuna etichetta professionale formale.
Quello che conta quindi è la protezione del giornalismo. I cosiddetti ‘’atti di giornalismo’’ non sostituiscono il giornalismo tradizionale, lo allargano, lo espandono. Come possiamo garantire che anche questi tipi di attività siano protetti ? >>

Editoria

Il contenuto digitale come porta di ingresso all’ enorme ricchezza del web e a nuovi flussi di ricavi

Nel giornalismo digitale l’ articolo non è più chiuso in se stesso. Al contrario,può essere un punto di ingresso verso la profondità e la ricchezza del web e un contributo significativo a una nuova articolazione del flusso dei ricavi.
Una serie di spunti molto interessanti nell’ ultima MondayNote di Frédéric Filloux.
Quattro milioni di oggetti descritti dal DBpedia Knowledge Base (parte del progetto Wikipedia), prossimi a diventare 25 milioni: un enorme ‘’tesoro’’.
Le indicazioni di Filloux hanno anche una valenza operativa immediata, tanto che Pier Luca Santoro sul suo Giornalaio invita a ”stampare la matrice” prodotta da Filloux ead appenderla nelle redazioni come promemoria”.  >>

Lo scorpione, la rana e la tartaruga. Ovvero, non saranno i miliardari a salvare il giornalismo

Possono fare più male che bene, dice Tom Forensky su Memeburn.
Il punto infatti è come costruire un’ attività economica sostenibile che non richieda, per l’ appunto, la ‘’carità’’ di un miliardario.
I danni di Google al sistema del giornalismo: la deflazione del valore dei contenuti per difendere il suo potere di indicizzazione ha finito per ritorcersi contro la grande G, vedi il trend di Adsense. >>

Il long form journalism dell’ Espresso e ”quel link sulla nostra pagina no!” del Corriere

Siamo vincoli o sparpagliati? Perdonate la citazione ma Pappagone s’ impone. Mentre con la cura Pratellesi l’ Espresso online prova a cambiare marcia e si apre alle nuove narrazioni, il Cdr del Corriere della Sera straccia l’ apertura al digitale intavolata con il direttore De Bortoli per colpa di un link galeotto sull’ home del “corrierone” a Linkiesta.
Tempo scaduto per l’ editoria italiana. Fondo del barile già raschiato. Anche l’ Inpgi avverte che non ci sono più fondi per i prepensionamenti, cambiate tattica oppure non riusciremo più a supportarvi.
Eppure esiste ancora una spessa e molto agguerrita frangia di giornalisti convinti che l’ apertura al digitale, l’ integrazione delle diverse forme di narrazione e la ricerca comune di un nuovo e redditizio (per tutti) modello di business, sia roba dell’ altro mondo, pura fanta-editoria. >>

Il Festival del giornalismo non chiude. Crowdfunding e niente fondi pubblici

“Il festival internazionale del giornalismo si farà”: Arianna Ciccone e Chris Potter hanno spiazzato tutti stamani a Perugia durante l’incontro pubblico che era stato convocato nei giorni scorsi per spiegare le ragioni della chiusura della manifestazione. Gli ideatori ed organizzatori del festival hanno spiegato invece come andranno avanti.
“Viste le reazioni di cittadini da tutta Italia e dei big del giornalismo internazionale dopo il nostro annuncio di chiusura – ha detto Ciccone – anche su loro spinta abbiamo deciso di fare una raccolta pubblica di fondi attraverso crowdfunding”. “Anche se siamo stati solo ora contattati da altre città – ha aggiunto – Perugia rimane la nostra priorità ma in questo caso rifiuteremo tutti i contributi pubblici e quello che costruiremo sarà solo con le nostre forze, del pubblico, dei giornalisti e degli sponsor”.(Ansa). >>

Media e potere

Social politica e dintorni, una interessante analisi sul portale web della Tgr

Quanto sono social gli amministratori locali italiani e in particolare quanto twittano e arringano i propri elettori su Facebook i presidenti di regione detti anche governatori? Un bel lavoro giornalistico in tal senso è stato realizzato dalla Rai, in particolare dai giornalisti che operano sul portale web della Tgr, la testata regionale del servizio pubblico.
A realizzare una interessante inchiesta in tal senso è stato nello specifico Andrea Bettini. Andrea, attento conoscitore della Rete anche prima di approdare al portale web della testata regionale della Rai, ha scritto fra l’altro il bel libro (recensito anche qui a bottega) Gazzette digitali, su input del capo struttura Mario Fatello, ha analizzato la presenza in rete dei Governatori italiani, verificando nello specifico, quanto sono “sociali” i presidenti delle regioni su Twitter e Facebook. >>

‘’Ddl diffamazione’’, essenziale il principio della proporzionalità. Un errore parificare ‘carta’ e online

Il DDL di riforma della diffamazione a mezzo stampa ha incassato il primo sì alla Camera e ora passa al Senato. Si sono alzate in questi giorni più voci che invitano i senatori a riflettere sull’ importanza di questa legge che – spiega in questa analisi per Lsdi una nostra collaboratrice, l’ avvocato Deborah Bianchi – non può essere licenziata con la solita fretta della decretazione d’ urgenza. In particolare si sottolinea l’ importanza del principio di proporzionalità indicato dalla giurisprudenza della Convenzione europea dei diritti dell’ uomo (CEDU), in materia. Il nostro Legislatore quando in Senato andrà a riconsiderare il provvedimento dovrà ispirarsi al meccanismo del bilanciamento dei diritti in gioco e all’applicazione del principio di proporzionalità. >>

Open Government Partnership e media: perchè hanno bisogno gli uni dell’altra

La settimana prossima mille delegati da tutti i paesi del mondo si incontreranno a Londra nell’ ambito del secondo anniversario della Open Government Patrnership (OGP) per discutere l’ impegno dei rispettivi Paesi nel rendere le proprie istituzioni più trasparenti e responsabili.
La discussione, e la sua inevitabile retorica, sarà infiammata dal tema caldissimo che vede contrapposti il principio stesso di Open Government a quello della libertà di parola.  >>

La professione

Su Facebook gli Stati generali dell’ informazione precaria in FVG

Sono in corso su Facebook – sotto forma di Forum – gli Stati generali dell’ informazione precaria nel Friuli Venezia Giulia. L’ esperimento (è la prima volta che il sindacato dei giornalisti usa questa formula per le sue attività) è partito stamani e andrà avanti fino al al 10 novembre, data in cui – spiega una nota – ‘’verranno tratte le conclusioni e rese pubbliche le proposte dei giornalisti non contrattualizzati della regione’’. >>

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