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Osservatorio sui media 18 Nov 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Il fascino persistente della carta (nonostante la crisi)

Il business della carta ha conosciuto giorni migliori, certo. Ma per qualche editore la stampa è una parte sempre più rilevante della propria strategia economica. Su NiemanLab Ken Doctor analizza questo processo tenendo conto che per la prima volta nella sua storia negli Usa le vendite hanno cominciato a superare la pubblicità.
E in ogni caso, la carta, nonostante un calo del 23% su scala mondiale in 13 anni, rappresenta ancora il 75% delle entrate per quasi tutte le aziende di giornali.
Il caso dell’ Orange County Register che quest’ anno sta usando circa il 18% in più di carta da giornale rispetto al 2012 e quello dello Star Tribune, che ha aumentato del 2% la foliazione rispetto al 2012. >>

Audiodoc, promuovere in Italia la cultura dell’ audio-documentario

È il mezzo di comunicazione di massa che per primo ha fatto il suo ingresso nelle case delle persone: attraverso la radio, infatti, si è potuta sviluppare un’ informazione immediata e accessibile a tutti. Un’ informazione che ha avuto negli audio documentari un tassello estremamente importante, un tipo di comunicazione che ha permesso approfondimenti di grande pregio ed impatto, ma che negli ultimi anni è stata un po’ messa da parte e si è vista tagliare spazi e risorse.
Una situazione critica che ha spinto sei persone a reagire e a dar vita, nel 2006, ad Audiodoc, un’associazione che con caparbietà e professionalità ha deciso di produrre, distribuire e far ascoltare audio documentari. >>

Esplorare internet: le tecniche dell’ intelligence come strumento per il giornalismo investigativo

’’Esplorare internet. Primo Manuale di investigazioni digitali e Open Source Intelligence (Osint)’’. Lo ha scritto Leonida Reitano, ricercatore e docente di Sociologia della Comunicazione e Presidente dell’ Associazione di Giornalismo Investigativo, e sta uscendo in questi giorni con Minerva edizioni.
L’ obbiettivo, come spiega l’ autore nella premessa, è fornire uno strumento che consenta un ‘’utilizzo professionale della rete Internet per ricavare informazioni su fenomeni sociali e criminali, persone fisiche e giuridiche, profili individuali e collettivi’’. E’ ‘’dedicato in primis ai giornalisti d’inchiesta, ma torna utile a tutte le professioni che hanno a che fare con l’ investigazione’’. >>


Editoria

Cambiare sede come occasione per una riorganizzazione digital-first delle redazioni

Partiamo dalla crisi economica e da un elemento fisico: il cambio di sede per un editore che non può più permettersi i propri spazi lavorativi.
Da qui prende l’ avvio una interessante analisi di Nikki Usher - docente alla George Washington University’s School of Media and Public Affairs – che studia la costruzione delle redazioni digitali e il loro rapporto con lo spazio lavorativo. >>

Stampa on line, in Francia il messaggio è ‘’Cavarsela insieme’’

Dopo le Assises du journalisme a Metz segnate dalla depressione generale, è toccato alla Giornata della stampa on line organizzata dello Spiil ridare morale alle truppe.
Missione riuscita a metà, ma ennesima conferma che la stampa on line transalpina è viva e determinata più che mai a vendere cara la pelle. >>
Una redazione ‘’mobile-first’’ sperimentale realizzata in Georgia (Caucaso)

A Tbilisi, la capitale della Georgia, è stata realizzata la prima redazione ‘’mobile-first’’, una struttura in cui tutto è mobile, con pareti su ruote e strumenti che possono essere facilmente spostati. La redazione è stata chiamata anche SMART Media Lab. >>

La professione

Il 96% dei giornalisti Uk usano i social media per lavoro

Quasi tutti i giornalisti del Regno Unito usano i social media per lavoro, tutti i giorni. E’ l’ indicazione di un sondaggio compiuto su 589 giornalisti del paese nell’ ambito del ‘’2013 Social Journalism Study’’ curato da Cision e dalla Canterbury Christ Church University, secondo cui il 96% è sui social media ‘’tutti i giorni’’ e il 92% usa soprattutto Twitter.
Un fortissimo aumento rispetto al 70% di due anni e all’ 80% che l’ anno scorso diceva di utilizzare Twitter. >>

Calati del 43% (dal 2000) i redattori fotografici nei giornali Usa

Dal 2000 ad oggi i redattori del settore fotografico e videografico dei giornali americani sono diminuiti del 43%, in misura nettamente superiore ai reporter/redattori e ai grafici.
Lo ha accertato lo studio annuale dell’ American Society of News Editors: i primi sono calati infatti del 32% e i secondi del 27%.
Solo negli ultimi tre anni – racconta Poynter -, gli addetti fotografici dei giornali sono diminuiti del 18%. >>

Fotografia, i vincitori del Premio ”Chiamala violenza, non amore” >>

‘’Giornalista è chi lo fa’’, un nuovo Ordine per ridare credibilità al giornalismo italiano


Si è riacceso il dibattito sul ruolo e il futuro dell’ Ordine dei giornalisti: il 21 gennaio prossimo il Consiglio nazionale dovrebbe approvare le nuove linee guida per la riforma. Una settimana prima, fra l’ altro, si terrà ad Assisi un Forum dal titolo ‘’Quale futuro per il giornalismo?’’ organizzato da Articolo 21 sulla base dei numerosi interventi raccolti in questi giorni dal sito.
Pubblichiamo un articolo di Giancarlo Ghirra, coordinatore di ‘’Liberiamo l’ informazione’’, l’ area di (consistente) minoranza e opposizione all’ interno del Consiglio nazionale. Lo spazio di Lsdi è naturalmente aperto a tutte le altre posizioni in campo. >>

Media e potere

Datagate: il direttore del Guardian convocato dal Parlamento

Il direttore del Guardian, Alan Rusbridger, è stato convocato dal Parlamento britannico in relazione alla pubblicazione dei file segreti della NSA fatti filtrare da Edward Snowden, un ex contractor del servizio segreto Usa, e che secondo fonti governative londinesi avrebbero messo in pericolo la sicurezza nazionale.
Rusbridger (nella foto), ha annunciato il quotidiano, comparirà il mese prossimo davanti a un Comitato ristretto della Camera dei Comuni sugli affari interni. >>

Una grande macchina spionistica alle Olimpiadi di Sochi

Twitter, Instagram, Vine e gli altri strumenti del ‘’tecnofilo standard’’ saranno un problema per i giornalisti alle prossime Olimpiadi di Sochi, in Russia.
Lo ha rivelato Max Seddon in un articolo su BuzzFeed >>

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