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Osservatorio sui media 02 Dic 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Un’ etica per chiunque fa giornalismo (anche se non è giornalista)

‘’To Commit acts of journalism’’: nel gergo pubblicistico americano l’ espressione sta entrando nell’ uso comune ora che all’ interno della produzione giornalistica si intrecciano sempre di più i contributi di figure un tempo esterne al processo e cresce in maniera rilevante il perso delle comunità. Josh Stearns, giornalista ed esperto di strategie nel campo dell’ organizzazione dei cittadini pone qui il problema di una etica per il nuovo giornalismo, un insieme di risorse che siano valide per tutti coloro che fanno giornalismo (anche non essendo giornalisti professionali), per tutto il nuovo ‘’quarto potere’’ che si sta costruendo in Rete.
Ne abbiamo già parlato ampiamente, ma riteniamo utile segnalare le nuovi voci che nel mondo adottano questo nuovo punto di vista, anche alla luce del dibattito in corso al Consiglio nazionale dell’ Ordine dei giornalisti sulla Riforma della legge. >>

Le radici ‘’culturali’’ del paywall

Il paywall ha poco a che fare con il digitale e molto di più con la cultura della carta – profondamente sedimentata – secondo cui alla fine quello che conta davvero è il prodotto stampato, di cui il web sarebbe solo una estensione. Si parla tanto degli aspetti economici del fenomeno dei paywall ma molto poco di quelli culturali. Douglas Hebbard, giornalista, editore e direttore di ‘’Talking New Media’’, cerca invece di affrontare la questione da un altro punto di vista e per questo ci sembra interessante il suo punto di vista. Da editore.
‘’Ogni sei mesi – dice fra l’ altro – scrivo uno di questi articoli sul paywall nei giornali e non mi pare che la risposta alla domanda se essi funzionano sia più vicina. L’ unica cosa che è cambiata è che più giornali hanno innalzato il muro. Uno mi fa: ‘ma come è possibile che tutte queste persone stiano sbagliando? Lo sanno chiaramente che cosa stanno facendo…’. Mi sono dovuto trattenere dal ridergli in faccia’’.  >>

Il giornalismo ambientale e la sfida dei nuovi valori

È nata poco più di un anno fa ma può già contare su un centinaio di soci tra testate, giornalisti e accademici: è la Fima – Federazione Italiana Media Ambientali, che si propone di raccogliere attorno a sé tutti coloro che si occupano di informazione e di comunicazione “green”.
Il 7 novembre la Fima ha tenuto a Rimini la sua prima assemblea generale, con l’obiettivo di condividere il programma di lavoro per il 2014 ed eleggere i propri rappresentanti per il triennio 2014-2016.
Marco Fratoddi, direttore di Nuova Ecologia, è stato eletto segretario generale, mentre Mario Salomone, direttore di .Eco, è stato nominato presidente.
Lsdi lo ha intervistato. >>

Deontologia e valore della persona al centro dell’ impegno della stampa cattolica

La stampa cattolica ha svolto, da sempre, un ruolo estremamente importante nel variegato mondo del giornalismo italiano: la sua presenza e il suo radicamento sul territorio sono elementi che la caratterizzano sin dalla nascita e che ne hanno fatto, negli anni, anche la fortuna.
Una fitta rete di giornali locali che ha rappresentato, e in alcuni casi rappresenta tuttora, l’unica fonte di informazione in grado di raccontare gli avvenimenti di una determinata zona che, per ragioni diverse, non trovano spazio sulla stampa nazionale.
Da più di 50 anni l’ UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana (www.ucsi.it) -, è l’associazione cattolica che riunisce giornalisti e comunicatori professionali.
Lsdi ne ha parlarto con Andrea Melodia, presidente dell' associazione. >>

Televisione

Americani in fuga dalla tv

La televisione è stata a lungo un appuntamento centrale della casa americana, dai primi telegiornali e le partite di baseball del 1930, diventando a poco a poco un luogo dove le famiglie potevano riunirsi per guardare film, sitcom o canali premium via cavo. Ma ora i cittadini Usa stanno spegnendo sempre di più i loro apparecchi come dimostrano i dati sul crollo dell’ audience.
Craig Moffet e Michael Nathanson, due noti studiosi di media, hanno annunciato che televisivione, banda larga e telecomunicazioni hanno perso 687.000 abbonati durante il terzo trimestre del 2013 , con l’ “industria della pay-TV che quest’ anno ha visto il peggior andamento della sua storia’’. Durante lo stesso periodo, la Time Warner Cable ha perso 306.000 abbonati tv.  >>

Editoria

I lettori dei quotidiani online (8 mln) ancora il 40% di quelli su carta

I lettori di informazione online in Italia in un giorno medio sono circa 8.110.000, il 39% dei lettori (attenzione, non acquirenti) dei quotidiani su carta che, secondo Audipress, ammontano a poco meno di 21 milioni [20.790.000].
Lo rileva Pier Luca Santoro in un nuovo, interessante articolo sul suo Giornalaio (‘’I perimetri dell’ informazione in Italia’’), analizzando i dati Audiweb per il mese di ottobre 2013. >>

Un quotidiano di Denver apre una sezione dedicata alla ‘’marihuana’’

Il Denver Post ha affidato a un giornalista che finora si era occupato di spettacolo e musica l' incarico di organizzare tutta la copertura redazionale di una nuova legge che entrerà in vigore a gennaio nello Stato del Colorado e che prevede fra l’ altro la legalizzazione dell’ uso ricreativo e personale della marijuana .  >>

Social media: i numeri nel 2013

Roberto Venturini segnala sul suo blog una interessante videografica che riassume i dati essenziali sull’ andamento dei Social Media nel corso del 2013.
L’ ha pubblicata Digital Insights , segnalando gli elementi che a suo avviso sono più rilevanti. >>

Allarme in Giappone per la nuova legge contro i ‘’leaks’’

La camera bassa del Parlamento giapponese ha approvato un disegno di legge relativo al segreto di Stato che impone sanzioni più severe nei confronti dei funzionari statali che danno informazioni ai giornalisti in cerca di notizie riservate.
La decisione – spiega la Bbc – è stata duramente criticata da giornalisti e attivisti come un tentativo molto pesante di sopprimere la libertà di stampa .
Il governo ribatte invece sostenendo che la norma è necessaria per motivi di sicurezza nazionale. >>

Droni anche per il gossip journalism, nuovi problemi di privacy

Utilizzati finora soltanto in maniera sperimentale o in alcune occasioni particolari, come recentemente nel caso del ciclone sulle Filippine, i droni cominciano a far capolino anche nella cronaca ‘’normale’’ e a provocare nuovi problemi sul fronte della privacy.
Come racconta il New York Magazine, dei droni sono stati utilizzati per riprendere di nascosto alcune star, come Beyoncé a Coney Island e Tina Turner in Svizzera. >>

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