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Osservatorio sui media 09 Dic 2013

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

In primo piano

Il nuovo pubblicismo, area fragile del giornalismo professionale

Dalla grande mole di materiali dell’ Inpgi abbiamo cercato di ricavare dei nuovi dati che permettessero di mettere meglio a fuoco le condizioni effettive dei giornalisti pubblicisti attivi.
Il primo dato, apparentemente un altro paradosso, è che il lavoro giornalistico ufficiale, almeno sul piano numerico, è in prevalenza nelle loro mani.
Sono 24.864 infatti i pubblicisti attivi, contro i 21.475 professionisti.
Il paradosso conferma che di fronte alla crisi il sistema industriale/editoriale del giornalismo italiano ha scelto la strada della minor resistenza, concentrandosi soprattutto in una vasta operazione di esternalizzazione (outsourcing). >>

Ritratti della memoria, un reportage-tesi di laurea sul G8 di Genova

La tecnica giornalistico-narrativa di The Portraits of Grief, la collezione di storie-necrologi realizzata dai giornalisti del New York Times per l’ 11 settembre, applicata ai fatti del G8 di Genova.
E’ questo ‘’ I ritratti della memoria: 16 voci per raccontare il G8 di Genova’’ la Tesi con cui Margherita Cavallin si è laureata in Comunicazione all’ Università di Padova (relatore il professor Raffaele Fiengo) nell’ ottobre scorso.
Ne viene fuori un affresco vitale e tragico di quei terribili giorni del luglio 2001 attraverso le voci di alcuni dei ‘’protagonisti’’.
L’ obbiettivo – racconta Margherita Cavallin in una introduzione/presentazione al suo lavoro che pubblichiamo insieme al testo integrale della tesi – era ‘’combinare l’ oggettività propria del metodo giornalistico con il pathos delle storie raccontate’’.
Raccontare il G8 in un’ottica nuova: narrare quanto accaduto attraverso le parole degli stessi protagonisti, dando loro il compito di spingere il lettore a riflettere su quanto accaduto in quei giorni di luglio a Genova. >>

Una serie di reportage per la stampa internazionale (finanziati da una fondazione)

Sei reportage realizzati da quattro giornalisti italiani per raccontare con occhio disincantato e voce imparziale il fenomeno delle grandi acquisizioni di terra in Africa e, in particolare, in Mozambico, tra land grabbing (letteralmente ‘usurpazione delle terre’) e sviluppo rurale. >>

‘’Giornalismo incidentale’’, nuova categoria dell’ informazione in Rete

Riprendiamo da un articolo di Vincenzo Marino sul sito del Festival del giornalismo di Perugia la definizione di ‘’giornalismo incidentale’’, perché potrà essere utile nei ragionamenti sul nuovo giornalismo e su una eventuale prevalenza della funzione giornalistica rispetto allo status più o meno professionale di chi la esercita.
‘’Fare giornalismo in modo del tutto incidentale’’, è il titolo della storia di ''Eliot Higgins, un 34enne disoccupato di Leicester con moglie e figlia di due anni che – racconta Marino – passa le sue giornate a monitorare le attività militari in Medio Oriente col nome di Brown Moses’’, diventando una delle principali fonti giornalistiche internazionali su quel martoriato paese. >>

Native advertising: grandi speranze (economiche), acque (giudiziarie) agitate e dubbi (etici)

Mentre negli Stati Uniti Wikipedia ha denunciato una nota agenzia di relazioni pubbliche che ha violato il codice di condotta pubblicando una serie di articoli e chiedendo ai suoi clienti un compenso monetario, sul fronte del ‘’native advertising’’ (contenuti a pagamento identici ai contenuti redazionali), ora al centro di una fortissima attenzione dell’ industria giornalistica, comincia a tirare aria di interventi giudiziari anche in Australia.
Un importante studio legale di Sidney non esclude infatti la possibilità di citare in giudizio qualche testata (e qualche brand) accusandola di ingannare i consumatori, annuncia il sito australiano Adnews. >>

La Rete

Data journalism: una nuova piattaforma per la ricerca su grandi dataset

Journalism++, una rete di giornalisti e sviluppatori di dati, ha messo a punto una piattaforma open source per la gestione di grandi insiemi di dati e la ricerca delle eventuali connessioni tra di loro.
Si tratta di Detective.io , che – spiega Journalism.co.uk – consente agli utenti di inserire grandi insiemi di dati, che prevalentemente fanno capo a singole persone o a organizzazioni, e traccia le relazioni fra di essi in un database facilmente consultabile. >>

Il nuovo gatto è incazzato, nessuno sa niente ma il bello forse è proprio questo

E’ più facile attirare (e conservare) un lettore su una classifica dei “40 cani più divertenti dell’ anno” piuttosto che sulla vita di una ginecologa cinese di 85 anni diventata ‘’nemica del popolo’’ del proprio paese.
Non c’ è niente da fare: sul web gli articoli lunghi non verranno letti fino alla fine. Il classico (e un po’ abusato) esempio del Snowfall del New York Times è solo l’ eccezione che conferma la regola.
E a un gatto che faceva ridere subentra uno dall’ aria torva e incazzata. Nessuno sa niente, ma forse il bello è proprio questo. ‘’Grande la confusione sotto il cielo…’’
Divertente e istruttivo il resoconto che Les Inrocks ha dedicato a una megaconferenza sulle nuove pratiche del giornalismo >>

Editoria

Un ‘’vecchio’’ studio disegna le strategie per gli editori italiani

Ulteriore riduzione della foliazione cartacea per ‘’focalizzarsi sui soli contenuti a valore aggiunto’’; radicale trasformazione delle redazioni e dei processi di produzione con un forte ricorso all’ outsourcing; abolizione di alcuni segmenti del processo redazionale interno di verifica e controllo dei contenuti.
Sono alcune delle indicazioni strategiche che un centro di consulenza internazionale aveva prodotto per gli editori italiani l’ anno scorso ma che tornano di attualità ora che si è avviato il confronto contrattuale fra Fieg e Fnsi. >>

Media e potere

Internet in carcere, Bollate ci comincia a pensare

‘’Internet in carcere, perché no?’’. E’ il tema centrale affrontato nel dossier dell’ ultimo numero di Carte Bollate, ‘’il giornale scritto, pensato e finanziato dai detenuti del carcere di Bollate, una delle tre strutture carcerarie dell’area milanese, insieme a San Vittore e a Opera’’.
La direttrice della rivista, Susanna Ripamonti, racconta di aver girato agli addetti ai lavori la domanda se sia proprio impensabile un accesso limitato e controllato al web, anche per chi sta in carcere, e spiega perché, da quello che le sembra, sarebbe una cosa che ‘’si può fare’’. >>

Libertà di informazione, anche l’ Osce apre una indagine sull’ Italia

I riflettori delle organizzazioni internazionali sono sempre più puntati sull’ Italia. A pochi giorni dalla conclusione della visita ufficiale nel nostro Paese del Relatore Speciale dell’ ONU per la promozione e protezione del diritto alla libertà di espressione e opinione, Frank La Rue (che ha invitato l’ Italia a democratizzare la normativa sui mezzi di informazione), interviene anche l’ OSCE.
La Organization for Security and Co-operation in Europe, attraverso il suo Rappresentate per la libertà dei media, Dunja Mijatovic, ha infatti commissionato un’ analisi giuridica della legge 925 (17 ottobre 2013) sulla diffamazione. >>

Caso Snowden, la polizia britannica non esclude di accusare di terrorismo qualche giornalista del Guardian

La polizia britannica sta valutando se qualche giornalista del Guardian debba andare sotto processo con l’ accusa di terrorismo per aver pubblicato il materiale filtrato per mano dell’ ex analista della NSA Edward Snowden.
Lo segnala il sito spagnolo 233grados.com, riprendendo Europa Press. >>
La professione

Per i freelance (inglesi) conta più lo stile di vita che il guadagno

I giornalisti freelance – almeno quelli britannici – sono motivati più dai vantaggi dello stile di vita che dai soldi. Lo rivela uno studio condotto da Parasol, un’ azienda di servizi per giornalisti indipendenti attraverso un sondaggio compiuto su un migliaio di iscritti.
Secondo quanto riporta il sito Holdthefrontpage.co.uk, il 76% del campione ha citato come attrattiva primaria la libertà e il 44% la flessibilità, seguite dalla varietà dei soggetti di impegno (22%) e l’ equilibrio fra tempo di lavoro e vita (10%).
Al contrario, solo il 24% dei giornalisti freelance ha citato il guadagno come attrattiva primaria. >>

Dal 2014 parte la la formazione professionale continua degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti: una guida al regolamento

Nel quasi totale silenzio del mondo del’informazione italiano è stato recentemente approvato il regolamento che norma la formazione professionale continua degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Grazie a questo dal primo gennaio 2014 finalmente anche per i tutti i giornalisti italiani scatta l’obbligatorietà della fornazione continua.
La necessità di adeguarsi ad una normativa che obbliga tutti gli iscritti ad un ordine professionale ad aggiornarsi e a certificare questi aggiornamenti per mantenere la propria iscrizione all’Ordine era inserita nella riforma delle professioni varata dal governo Monti nell’art.7 de DPR 137/2012, ma ci sono voluti anni per arrivare alla definizione delle regole del gioco per la formazione continua. >>

Libri

Da Gutenberg alla biomedialità, torna il libreria ‘’La democrazia della stampa’’ di Oliviero Bergamini

Una stampa divisa in due, con testate di prestigio destinate a lettori d’ élite e smaliziati da una parte e un’ informazione spettacolarizzata (con il rischio della deriva infotainment), a basso costo, poco libera e originale, dall’ altra. Una informazione “subordinata a interessi economici e politici di grande scala, vicino alla propaganda, rivolta alla massa”. Con un’ ampia incertezza sul ruolo dei nuovi media (comunicazione e non sempre informazione) come Facebook e i social network, in grado, forse, di rivoluzionare il concetto stesso di notizia. Ma non sempre con effetti positivi.
E’ uno dei potenziali sbocchi del processo di trasformazione del mondo del giornalismo ipotizzati da Oliviero Bergamini – storico e giornalista, inviato esteri della RAI e attualmente caporedattore della redazione Cultura del TG3 – nel suo ”La democrazia della stampa – Storia del giornalismo”, edizione aggiornata del saggio originariamente uscito nel 2006 e che Laterza ha mandato in libreria pochi giorni fa. >>

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