Analfabetismo di ritorno, che conseguenze sulla Rete?
Lsdi ha interpellato alcuni "liberi pensatori" della blogosfera italiana per capire che peso può avere dal punto di vista digitale la situazione di regressione culturale che ha investito il nostro paese denunciata qualche giorno fa a Firenze dal linguista Tullio De Mauro – Ecco che cosa hanno risposto Vittorio Pasteris, Giuseppe Smorto, Marco Pratellesi, Gianluca Nicoletti, Massimo Mantellini, Sergio Maistrello, Luca De Biase, Pierluda Santoro, Angelo Cimarosti – Il dibattito è aperto
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L’ 89% delle mail sono spam
Ogni giorno vengono inviati 106 miliardi di messaggi spazzatura mentre le società che mandano più di 50.000 mail al mese è salito dal 40% nel 2007 al 60% nel 2011 – Le mail come strumento di lavoro saranno sostituite da altri sistemi, mutuati dalla sfera dei social network – Il caso della Atos, in cui su 100 mail che arrivavano ai 75.000 dipendenti solo 5 erano ritenute utili sul piano lavorativo, che sta sostituendo alla posta elettronica un sistema di comunicazione interna di tipo Wiki – Ma i ragazzi già ora non usano più le mail
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La professione
Fra 15 anni il 90% delle notizie saranno generate dai computer
Kris Hammond, co-fondatore di un’ azienda americana che produce sistemi per la generazione automatica di articoli dai dati, ne è convinto – E spiega perché, indicando in questo articolo tre tendenze in atto: la progressiva quantità di elementi disponibili; la capacità di estrarre dati dalle narrazioni linguistiche; i processi di personalizzazione spinta delle informazioni
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Fare giornalismo con i droni?
Un laboratorio dell’ Università del Nebraska-Lincoln ha ordinato un drone con cui realizzare una sperimentazione di questo nuovo sistema di ‘copertura’ giornalistica, già utilizzato in Polonia e in Alabama – Scattare foto o girare video in casi di disastri, proteste di massa o altri fatti che interessano un’ ampia area geografica (in cui sarebbe difficile il lavoro del giornalista umano) applicando sistemi sofisticati e ad alta risoluzione a velivoli radiocomandati – Problemi etici e di privacy
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Un decalogo per i blogger contro i rischi da ‘’bufala’’
Pier Luca Santoro, sul Giornalaio, lancia il progetto di elaborazione di un codice di autodisciplina di chi diffonde informazioni sulla Rete, ‘’ prima di restare schiacciati non solo sotto il peso dell’ infobesità ma anche di quello delle bufale’’ – La vicenda della presunta morte di Paolo Villaggio e una inchiesta del Guardian
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Newsring, il sito che vuole ‘’inventare il dibattito su internet’’
E’ appena nato in Francia, in versione sperimentale, uno spazio in cui i cittadini possono proporre i temi da discutere, votare, intervenire, seguire i vari argomenti, mentre la redazione si limita a ‘’orchestrare’’ il tutto – Ma, secondo Culture Visuelle, si tratta di un sito che ‘’anestetizza’’ la discussione e non fa altro che importare sul web le ‘’regole’’ dei famigerati dibattiti televisivi - Aggiornamento: ‘’Siamo online solo da lunedì – replica Philippe Couve, responsabile della redazione – e nelle prossime settimane seguiremo e svilupperemo costantemente il sito tenendo conto soprattutto delle esperienze e delle indicazioni dei nostri utenti. Discutere su internet in buone condizioni è ancora difficile e richiede conoscenze tecniche e parecchio tempo. Ma noi pensiamo che si possa rendere questo esercizio più fluido e più accessibile per tutti gli internauti”
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Una blogger non è giornalista in Oregon, ma a Washington sì
Un giudice di Portland, nell’ Oregon, ha condannato la titolare di una serie di blog di argomento legale a versare 2,5 milioni di dollari per diffamazione escludendola dalla sfera di applicazione della legge che dà il diritto di non rivelare la proprie fonti – Ma la persona che ha steso la legge-scudo per lo stato di Washington sostiene che i blogger invece hanno la stessa protezione dei giornalisti tradizionali
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Abbasso i premi giornalistici, viva i reporter
Lo dice David Randall, giornalista londinese dell’ Independent e scrittore, che ha affidato le sue proteste e proposte a un articolo per Internazionale: “Io eliminerei tutti questi premi e dedicherei le energie e i soldi a onorare i giornalisti che lo meritano davvero: non persone come me che, per quanto scrivano bene e indaghino a fondo, lo fanno in condizioni di comodità e sicurezza. Quelli che vorrei onorare e indicare come esempio sono i reporter che rischiano la vita o la libertà per fare il loro mestiere’
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Media e potere
Mafiaviz: visualizzare le mafie attraverso i dati
Il sito web lemetropolidellemafie lancia un esperimento peer coinvolgere i cittadini della Rete in una campagna di visualizzazione dei dati relativi alla criminalità organizzata – L’ obbiettivo è di contribuire ad approfondirne e allargarne la conoscenza pubblica
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Open data, parte in Francia il portale del governo
“Da una logica basata sulla domanda di accesso all’ informazione che parte del cittadino, si passa ad una logica di offerta integrale del dato pubblico, aperto e gratuito di default da parte della pubblica amministrazione”- E’ così che Séverin Naudet, direttore di Etalab (la struttura del governo francese incaricata di coordinare il processo di diffusione dei dati pubblici), ha salutato la nascita di data.gouv.fr, il portale dell’ Open data pubblico francese
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La Pubblicità
Nuovo record negativo per la pubblicità sui quotidiani Usa
I redditi del settore dovrebbero scendere quest’ anno a oltre la metà del tetto record di 49,4 miliardi di dollari toccato nel 2005 – I dati della NAA
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