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Osservatorio sui media 16 Apr 2012

Notizie da lsdi.it Libertà di Stampa Diritto all’Informazione

Giornalismo e giornalismi


Giornalista (precario) in terra di frontiera, ai tempi di internet…

Le redazioni avrebbero bisogno di più giornalisti per fare informazione iperlocale ed originale ma la crisi le riduce ai minimi termini e nel frattempo i reporter imparano a fare tanti “mestieri” per poter essere sempre più efficaci, rapidi e, soprattutto, per sopravvivere - Sopravvivenza che diviene più difficile in alcuni paesi in grande crisi, come l’Italia, e quasi impossibile in alcune aree, come per esempio a Napoli… - Un articolo di Antonio Rossano
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Il lavoro di cronista in fondo alla classifica negli Usa

Non è un lavoro pesante come quello del boscaiolo, oppure pericoloso come quello nei pozzi di petrolio, ma secondo un sito Americano il lavoro di cronista in un quotidiano o nelle reti radio-televisive è uno dei peggiori che si possa immaginare - La valutazione è stata fatta da CareerCast.com che, analizzando livelli di stress, andamento occupazionale, salari e condizioni ambientali ha realizzato una classifica di 200 tipi di lavori. Il cronista è finito al 196° posto, appena prima dei contadini e dei soldati. I giornalisti radiotelevisivi sono invece al 191° posto
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Grandi testate Usa alla ricerca di giornalisti-programmatori

L’ uso sempre più massiccio di applicazioni per la diffusione di informazione attraverso i dispositivi mobili accrescono nelle redazioni il bisogno di giornalisti in grado di scrivere programmi informatici - Lo segnala il sito spagnolo Clasesdeperiodismo, precisando che un sito Usa, News Nerd Jobs, ha appena pubblicato un elenco delle testate americane più importanti che hanno bisogno di sviluppatori che lavorino nelle redazioni all’ interno del processo di produzione dell’ informazione
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Suoni e visioni

Video: tv e tablet, schermi concorrenti o complementari?

Wim Wenders immagina in ‘’Fino alla fine del mondo’’ (1991) dei piccoli apparecchi da cui non ci si separa mai: collegati a una sorta di internet primitivo, queste scatolette con schermo rassomigliano a dei grossolani iPad. Il regista intravede il rapporto molto stretto che questi apparecchi e i loro proprietari stanno annodando - Oggi due studi dimostrano che questo fenomeno è ampiamente in atto e che la concorrenza alla televisione è in pieno svolgimento. Ma il processo non è lineare e ci sono anche segnali di una possibile complementarietà – Un interessante articolo su ElectronLibre
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Pubblicità


I consigli degli ‘amici’ un canale sempre più convincente


Continua a calare la fiducia nel canali tradizionali della comunicazione pubblicitaria, mentre consigli e opinioni di amici e parenti diventano le forme di messaggio più pubblicitario più convincenti, insieme ai commenti online degli altri consumatori: il campo cioè dei cosiddetti ‘earned media’ - E’ il quadro che emerge da Global Trust in Advertising, un sondaggio che Nielsen ha condotto su oltre 28.000 utenti Internet di 56 Paesi per misurare il grado di fiducia degli utenti nei confronti della pubblicità
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Su internet il 17% di tutti gli investimenti pubblicitari

La pubblicità su Internet ha raggiunto nel 2011un fatturato globale di 84,8 miliardi di dollari nel 2011, con un aumento del 16% rispetto all’ anno precedente. Lo rileva una recente ricerca compiuta da GroupM. Si tratta del 17% di tutti gli investimenti pubblicitari - In testa alla lista delle regioni che registrano i maggiori volumi di investimenti nel campo della pubblicità digitale, l’ America del Nord, con 34,5 miliardi e l’ Asia-Pacifico, con 24,8 miliardi, seguite dall’ Europa occidentale, con 21 miliardi di dollari
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Editoria

Informazione online: meno pubblico, più pubblici


Le versioni online dei quotidiani tradizionali registrano rispetto alle testate all digital un livello di diffusione e un grado di condivisione sui tre principali social network (Facebook, Twitter e Google+) nettamente superiore, con un rapporto che si attesta in generale sul 5:1 -Sia per la versione digitale dei giornali stampati che per le testate digitali ‘’native’’ è Facebook la rete sociale che genera il maggior numero di condivisioni. Mentre assolutamente irrilevante sembra il valore di Google Plus
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Sono 27 (e non 7) i dollari persi dalla stampa Usa su ogni dollaro guadagnato nell’ online

Qualche giorno fa una ricerca del Pew Project for Excellence in Journalism aveva segnalato che per ogni dollaro guadagnato dai giornali in pubblicità sull’ online ci sono 7 dollari che vanno persi sulla carta. Ma, secondo Alan Mutter, uno dei maggiori analisti dell’ industria editoriale americana, la situazione sarebbe molto peggiore. In un’ analisi appena pubblicata su Newsosaur, Mutter osserva che dal 2005 gli editori hanno perso 26,7 miliardi di dollari in ricavi da pubblicità su carta, mentre quelli dalle inserzioni online sono stati solo 1,2 miliardi. E quindi il rapporto sarebbe non di 7 a 1, ma di 27 a 1
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Nuova piattaforma di videogiornalismo investigativo su Youtube

Il CIR (Center for Investigative Reporting), una organizzazione americana non profit dedicata al giornalismo investigativo, ha annunciato il lancio di una nuova piattaforma web per reportage d’ inchiesta via YouTube - Il progetto, finanziato con 800.000 dollari dalla Knight Foundation e realizzato in collaborazione con l’ INN (Investigative News Network), dovrebbe prendere il via nel luglio prossimo
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Una redazione unica per più testate nel futuro dei quotidiani regionali in Francia?


Le redazioni di tre quotidiani regionali del nord della Francia (gruppo editoriale La Voix du Nord) si sono fuse in un’ unica struttura, composta da 360 giornalisti, che curerà la pubblicazione della Voix du Nord, appunto, e di Nord Eclair e Direct Lille, sia su carta che in digitale - Lo annuncia Erwann Gaucher, esperto francese di editoria, spiegando che così si realizza uno dei grandi progetti di Jacques Hardoin, Jacques Hardoin, il direttore generale del gruppo, secondo cui questa scelta avrebbe ‘’il doppio vantaggio di mettere il gruppo in posizione di forte sviluppo sul piano digitale e di conservare organici e contenuti’’ delle tre testate
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Pinterest, tanto rumore, ma ‘’per nulla’’?

Cresce costantemente l’ interesse nei confronti di Pinterest – visto anche il suo vertiginoso sviluppo in termini di visitatori (in soli sei mesi è arrivato al terzo posto nella classifica dei principali social network) – anche qualcuno comincia a denunciare l’ entusiasmo eccessivo e poco realistico con cui, almeno in italia, molti si stanno gettando a capofitto nell’ esaltazione acritica di questa nuova realtà della Rete. Come Luca Conti, che in un post recente sul suo Pandemia, parla di ‘’Tanto rumore per nulla’'
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