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Osservatorio sui media 08 Nov 2011

“Non s’intervista minorenne, non si fanno quelle domande” Chiesto un incontro con il direttore generale Lei

Il Consiglio nazionale degli utenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni rende noto oggi che nella seduta di ieri ha espresso "viva condanna per il servizio giornalistico del Tg2 sulla tragedia genovese. Nel servizio, andato in onda alle 13 del giorno successivo all'alluvione del capoluogo ligure, è passata un'intervista ad un ragazzo di 16 anni, che aveva perso tragicamente la mamma, trascinata via dalla furia dell'acqua".

Il Consiglio nazionale degli utenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni rende noto oggi che nella seduta di ieri ha espresso "viva condanna per il servizio giornalistico del Tg2 sulla tragedia genovese. Nel servizio, andato in onda alle 13 del giorno successivo all'alluvione del capoluogo ligure, è passata un'intervista ad un ragazzo di 16 anni, che aveva perso tragicamente la mamma, trascinata via dalla furia dell'acqua".

"L'intervista con frasi del genere 'cosa hai provato?', 'hai avuto paura di morire?', 'dov'era la tua mamma?', viola il codice Media e minori che vieta -sottolinea il Cnu- di intervistare minori in situazioni di difficoltà e contrasta con ogni elementare norma morale e con il buon senso ed offende la dignità degli utenti.
Il Cnu ha "stigmatizzato questo comportamento del servizio pubblico e ha dato mandato al Presidente Luca Borgomeo di chiedere un urgente incontro con il Direttore generale della Rai, dottoressa Lorenza Lei". (Roma, 8 novembre - ADNKRONOS)

VERNA: I COLLEGHI HANNO LAVORATO IN CONDIZIONI CRITICHE RACCONTANDO IL DRAMMA DI GENOVA SOTTO L'ACQUA

Quando chi lavora per il servizio pubblico, soprattutto nell’emergenza, lo fa con impegno e abnegazione compie semplicemente il suo dovere e non ci sono ringraziamenti da fare. Il sindacato ha però nei confronti dei colleghi l’obbligo morale di render note le condizioni in cui hanno lavorato, visto che già non è facile raccontare la morte e la devastazione. In Liguria dopo l’alluvione che ha colpito lo spezzino ecco il disastro di Genova. Anche la sede Rai è stata colpita dall’eccezionale nubifragio: la centrale elettrica si è allagata.
Problemi anche per il gruppo elettrogeno. A ridosso della messa in onda del tg delle 14.00 di ieri  il black out totale della sede: i tecnici, la produzione e la manutenzione hanno tentato di andare in onda, ma non e' stato possibile. Il TG e' stato allora  fatto in diretta da Borghetto Vara e da Varazze dove erano le postazioni Ita,ovvero esterne, già predisposte. Per consentire la messa in onda dalla sede i tecnici rvm hanno tirato fuori dall'autorimessa completamente allagata (nel livello più basso - 2 del seminterrato) un altro gruppo elettrogeno, riuscendo a portarlo accanto all'ingresso di via san Martino  e da lì hanno portato i cavi per accendere regia e studio con il minimo di luci, una saletta di montaggio e dare energia ai ponti di trasmissione. Per consentire il miracolo della messa in onda delle 15 qualcuno è sceso nella centrale allagata .
In una città  paralizzata, peraltro, le immagini e le interviste da via Fereggiano e dal Bisagno sono state fatte da colleghi che sono andati e tornati a piedi sotto il diluvio. Mi riferiscono che si sia lavorato con torce portatili dovendo fare i conti con le cariche dei cellulari dal momento che la centrale telefonica della Rai è andata in tilt.  6 novembre 2011

@fnsisocial

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