"Oggi abbiamo visto a cosa serve l'informazione; poter portare alla luce dei problemi all'interno dei Cara. Qui siamo nel Cara di Bari, ma lo stesso deve essere per i Cie". Lo ha detto il presidente della Federazione Nazionale della Stampa (FNSI), Roberto Natale, al termine di una visita nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Bari con il presidente dell'Associazione della Stampa di Puglia, Raffaele Lorusso, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia, Paola Laforgia, una delegazione di giornalisti, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Laura Boldrini.
"Oggi - ha aggiunto Natale - abbiamo avuto la dimostrazione di quanto sia stata importante la battaglia che le organizzazioni dei giornalisti italiani, insieme a molte associazioni, hanno fatto in questi mesi per rimuovere il divieto imposto dalla circolare dell'aprile scorso".
Secondo Natale, "l'informazione cosi' assolve al suo compito: far emergere i problemi e magari, nel dialogo tra i soggetti che vivono questi problemi e le istituzioni, anche le soluzioni per questi problemi. Cosi' - ha concluso - si vede che il nostro diritto-dovere di informare non ha nulla di corporativo, non e' il privilegio di una categoria, ma qualcosa che fa bene alla societa' tutta". (Bari, 13 gennaio 2012 - AGI)
VENDOLA AL CARA E NATALE
«Per realismo e non per umanitarismo vanno cambiate le leggi sull'immigrazione. E la Regione Puglia, per quello che può fare, continuerà a praticare l'ospitalità e l'accoglienza come un dovere e come un interesse economico». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al termine della visita guidata al Cara di Bari-Palese, il Centro di accoglienza per i richiedenti asilo allestito nell'area dell'aeroporto militare. L'incontro è stato organizzato su iniziativa della Fnsi ed è stato guidato dalla portavoce dell'Agenzia Onu per i rifugiati, Laura Boldrini, dal presidente della Fnsi, Roberto Natale, dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, accompagnato dal presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna e dall'assessore alla Cittadinanza Sociale, Nicola Fratoianni. Alla visita ha partecipato una delegazione di giornalisti. Il Cara è una piccola 'citta« fatta di 124 moduli abitativi in cui vivono 1199 extracomunitari (1004 uomini, 133 donne e 62 bambini) provenienti da 41 Paesi. Nel centro sono state allestite una moschea e una chiesa cattolica. Nella piazzetta centrale anche un campetto di calcio improvvisato. »Abbiamo un interesse ad essere accoglienti - ha detto Vendola - perchè sappiamo che non siamo noi a salvare i nostri fratelli e sorelle che vengono dai Paesi più poveri del mondo, ma sono loro a salvare questa Europa che sta invecchiando perchè loro sono l'unica prospettiva di fecondare un nuovo futuro«. »Siamo stati considerati dalla Protezione civile un modello di accoglienza. Gli esseri umani - ha sottolineato - hanno diritto non solo ad avere un riparo, ma a ricostruire gli elementi fondamentali della vita quotidiana. Abbiamo detto no al 'modello Mandurià e sì al modello della diffusione di strutture di accoglienza a basso impatto su tutto il territorio regionale, perchè l'immigrazione non sia considerata un problema di ordine pubblico ma serva a renderci migliori«. Secondo Natale, »oggi abbiamo visto a cosa serve l'informazione che così assolve al suo compito, cioè far emergere i problemi e magari, nel dialogo tra i soggetti che vivono questi problemi e le istituzioni, trovare anche le soluzioni per questi problemi. Così si vede che il nostro diritto-dovere di informare non ha nulla di corporativo, non è il privilegio di una categoria o peggio di una casta, ma qualcosa che fa bene alla società tutta«. »Penso che sia importante - ha detto Laura Boldrini - sia per la stampa poter verificare direttamente quello che succede in questi centri, sia per i richiedenti asilo stessi poter parlare con i giornalisti, nel rispetto della privacy e degli individui. Queste persone spesso sono in fuga da regimi e da violazioni dei diritti umani, quindi bisogna tutelare loro e non esporre i loro familiari rimasti a casa a ripercussioni o possibili conseguenze«. (Bari, 13 gennaio 2012 - ANSA)
IMMIGRATI: BOLDRINI, ANCHE A CARA BARI OLTRE CAPIENZA NORMALE
"Ci sono piu' persone della capienza normale del centro. Questa e' una situazione frequente in molti centri per richiedenti asilo perche' ci sono stati degli arrivi consistenti lo scorso anno". Lo ha dichiarato Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), al termine di una visita nel Centro accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Bari con una ampia di giornalisti, organizzata dall'Associazione della Stampa di Puglia, a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
"Vediamo anche che c'e' tanta apprensione dai soggiornanti qui per il loro futuro - ha aggiunto Laura Boldrini - specialmente quelli che hanno avuto una risposta negativa dalla Commissione territoriale: si tratta in gran parte di migranti lavoratori che si trovavano in Libia, hanno lasciato la Libia per la guerra e chiaramente non hanno ottenuto la protezione della Commissione territoriale perche' - ha ricordato la portavoce UNCHR - la Commissione deve valutare le condizioni individuali sulla base della Convenzione di Ginevra che parla di persecuzione nel Paese di origine". "Dunque, in questa situazione, il problema era nel Paese dove loro si trovavano a lavorare e allora - ha concluso Boldrini - stanno ricevendo dei dinieghi e questo crea molta frustrazione".( Bari, 13 gennaio 2012 - AGI)
IMMIGRATI: VENDOLA, PER REALISMO CAMBIARE LE LEGGI
"Per realismo, non per umanitarismo vanno cambiate le leggi sull'immigrazione". Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dopo aver visitato il Centro accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Bari con una delegazione di giornalisti e Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Secondo Vendola, "la Regione Puglia, per quello che puo' fare continuera' a praticare l'ospitalita' e l'accoglienza come un dovere e un interesse economico", intanto "la Bossi-Fini e' una legge che va stracciata - ha detto - bisogna capovolgere proprio l'impostazione".(AGI) Bari, 13 gennaio
IL REDATTORE SOCIALE HA PUBBLICATO IL RESOCONTO DEL SEMINARIO: http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=380088+
"I clandestini non esistono": giornalisti a confronto sulla corretta informazione
A Bari seminario sulla Carta di Roma seguito da 50 cronisti delle testate pugliesi e da circa 20 studenti del Master in Giornalismo. "Non si tratta di occultare i fatti ma di non caricarli di linguaggi razzisti"
ROMA - Il seminario “Conoscere la Carta di Roma”, tenutosi a Bari il 13 gennaio 2012 e a cui hanno partecipato più di 50 giornalisti delle principali testate pugliesi e circa 20 studenti del Master in Giornalismo, è stato un momento importante per riflettere sulla Carta di Roma, sul ruolo etico del giornalista e la sua cruciale scelta delle parole al fine di non fomentare intolleranza verso lo straniero. Raffaele Lo Russo, presidente dell’Assostampa Puglia, ha aperto i lavori ricordando che la Carta di Roma attinge al principio fondamentale del giornalismo (art.2) “di raccontare i fatti nel rispetto delle persone”. La Puglia, da sempre terra di approdi e di accoglienza, è naturalmente incline a trattare il tema dell’immigrazione, ormai fenomeno non emergenziale, ma strutturale della società pugliese. Paola La Forgia, presidente dell’Ordine dei giornalisti pugliesi, ha evidenziato come, spesso per superficialità o per ignoranza, i giornalisti stessi rischiano di subire a criticamente i luoghi comuni e di diventare “riproduttori”dei pregiudizi, anche razziali,impiegando una terminologia inadeguata o offensiva della dignità umana. Utilissimo, secondo lei, il glossario della Carta di Roma da utilizzare come vero e proprio strumento di lavoro quotidiano. “I clandestini non esistono, ha detto, esistono migranti, persone, donne e bambini”. Ha inoltre richiamato al senso di responsabilità etica e sociale del giornalista, che deve essere ancora maggiore poiché i migranti non hanno voce nei media: i reporter devono dunque autovigilarsi e promuovere la diversità culturale.
La Carta di Roma è nata all’indomani della strage di Erba, 24 ore di becero razzismo mediatico che hanno segnato la storia della cronaca italiana. Marco Buemiesperto dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) ha osservato che, per non scadere nel sensazionalismo rischiando di rafforzare fenomeni xenofobi nel paese, “si raccomanda di non citare l'origine etnica, religiosa o la nazionalità di migranti, se arrestati o colpevoli di reati, nei casi in cui tale informazione non sia essenziale alla comprensione della notizia”.
Le gravi conseguenze dell’“etnicizzazione” dell’informazione sono state illustrate poi da Salvatore Petronella, responsabile del progetto “MoreRespect” attraverso il caso della comunità rom. “L'ultimissimo tentato pogrom di Torino ha confermato, infatti, questo inaccettabile andazzo: quello di aver criminalizzato, sulla base di un stereotipo, i Rom”. Da cui la necessaria integrazione del parere dei rom come fonte per l’elaborazione della notizia, al fine di evitare approssimazioni e stereotipi.
Fondamentale è stata la dichiarazione dell’assessore alla Cittadinanza Sociale, Nicola Fratoianni, rivolto ai giornalisti,“di fare parte di un coordinamento che visiti settimanalmente Cara e Cie, così da tenere i due centri sotto un costante controllo da parte della stampa”. Di fare quindi buon uso del recente provvedimento del ministro dell'Interno Cancellieri che ha revocato la circolare che impediva ai giornalisti di visitare i Cie e i Cara.
L’appello è stato positivamente accolto dai direttori e caporedattori delle principali testate pugliesi durante la Tavola rotonda moderata da Roberto Natale, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, sulla concreta applicazione della Carta di Roma. Natale ha chiamato i colleghi “a sentirsi coautori delle Linee guida per l’applicazione di Carta di Roma”, uno strumento non definitivo, ma modificabile sulla base dei loro contribuiti. Ha inoltre affermato che “non si tratta di fare buonismo ma di fare bene il nostro mestiere: un nostro diritto-dovere di informare che fa bene alla società tutta”.“Non si tratta nemmeno di occultare i fatti ma di non caricarli di linguaggi razzisti. Ragionare sugli errori recenti del giornalismo italiano è utile, ma è altrettanto importante diffondere le buone pratiche, attraverso costante formazione nelle scuole di giornalismo e momenti di confronto come questo”.
Laura Boldrini, Portavoce per l'Italia dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, insieme a TaysirHasan, mediatore culturale del centro Interculturale di Bari, ha guidato la formazione specifica dei giornalisti sulla tutela dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Bandendo l'uso della parola “clandestino”,ha spiegato quanto questa parola sia erroneamente impiegata come sinonimo di rifugiato politico o di richiedente asilo o di immigrato, quando ogni termine, invece, ha un proprio significato (cfr. il Glossario). Ha inoltre affermato come sia importante per la stampa di poter verificare direttamente quello che succede in questi centri, così come per i richiedenti asilo poter parlare con i giornalisti, nel rispetto della privacy e degli individui. “Queste persone spesso sono in fuga da regimi e da violazioni dei diritti umani, quindi bisogna tutelarli enon rischiare di esporre i loro familiaririmasti a casa a ripercussioni o possibili conseguenze". Ha anche sollevato la necessità di proteggere i minori, soprattutto quelli non accompagnati, “garantendo l'anonimato del minore straniero coinvolto in fatti di cronaca, anche se non di rilevanza penale, che possono recare danno alla sua persona; evitando, pertanto, la pubblicazione di elementi che possano portare alla sua identificazione quali foto, generalità dei genitori, indirizzo, ambienti frequentati”.
La formazione si è conclusa con la visita al Cara di Bari Palese di una delegazione di circa 30 giornalisti, insieme al governatore della Puglia Nichi Vendola, al sindaco di Bari Michele Emiliano, Laura Boldrini, Robert Natale: un test concreto e immediato di applicazione della Carta di Roma al reportage giornalistico.
Interviste ai relatori :
Roberto Natale - http://www.antennasud.com/sezioni/news/attualita/immigrazione-a-bari-la-stampa-si-confronta-sulla-carta-di-roma/
Visita al C.A.R.A di Bari :
Corriere del Mezzogiorno - http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2012/13-gennaio-2012/viaggio-disperati-carasenza-controlli-medici-ne-speranza-1902854455963.shtml
La Gazzetta del Mezzogiorno - http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=485255
Antenna Sud - http://www.antennasud.com/sezioni/news/attualita/cara-1199-immigrati-in-124-baracche-chiedono-aiuto/
Reportage fotografico La Repubblica (ed. Bari). http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/01/13/foto/cara-28066861/1/
Comunicato su siti di stampa interculturale
Redattore Sociale - http://www.redattoresociale.it/MilleBattute.aspx?id=379440
Roma Intercultura - http://www.roma-intercultura.it/?sez=Notizia&indice=8688
Stranieri in Italia- http://stranieriinitalia.org/?s=4&u=www.giornalisticalabria.it%2F2012%2F01%2F10%2Finformazione-e-immigrazione-conoscere-la-carta-di-roma%2F
Media e Multiculturalità - http://www.mmc2000.net/primo-piano/informazione-e-immigrazione-seminario-per-i-giornalisti-in-puglia/
Programma Integra - http://www.programmaintegra.it/modules/news/index.php?storytopic=10