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Rai 14 Dic 2009

Nasce premio intitolato a Sandro Curzi. L'annuncio a Viale Mazzini in occasione della cerimonia per i trent'anni di Raitre

Nasce un premio di giornalismointitolato a Sandro Curzi, storico direttore del Tg3 nonchèconsigliere di amministrazione Rai, scomparso il 22 novembre di un anno fa: l'annuncio oggi a Viale Mazzini, in occasione della cerimonia per i trent'anni di Raitre, alla presenza dei vertici dell'azienda e della moglie di Curzi, Bruna.   

Nasce un premio di giornalismointitolato a Sandro Curzi, storico direttore del Tg3 nonchè
consigliere di amministrazione Rai, scomparso il 22 novembre di un anno fa: l'annuncio oggi a Viale Mazzini, in occasione della cerimonia per i trent'anni di Raitre, alla presenza dei vertici dell'azienda e della moglie di Curzi, Bruna.   

 Il premio, istituito dalla direzione Comunicazione e Relazioni esterne della Rai, è riservato ai giornalisti professionisti inseriti nell'elenco dei cosiddetti precari Rai e consiste in uno stage di due mesi in una tv straniera, con un corso intensivo di lingua. I partecipanti saranno selezionati dai direttori di testata in base ai servizi trasmessi tra il primo agosto e il 31 luglio dell'anno successivo. La giuria, che sarà presieduta dal presidente della Rai, proclamerà il vincitore il 22 novembre di ogni anno.
   Il ricordo di Curzi è tornato oggi in più di una testimonianza. "Ho avuto la fortuna di collaborare tantissimo al Tg3 di Sandro Curzi - ha detto il presidente della Rai, Paolo
Garimberti - e in quegli anni ho imparato tutto quello che si poteva imparare sulla tv. E' stato un periodo straordinario, quello tra l'88-89 e il '93, nel quale sono caduti tutti i muri,
e' crollata l'Urss, c'è stata la prima guerra del Golfo. Sandro mi chiamava e mi diceva: 'Vieni, che facciamo una bella diretta'. Si sapeva quando si iniziava, ma non quando si finiva: per il golpe di Mosca, nell'agosto del '90, andammo avanti per tre ore.
   A Curzi anche l'omaggio di Angelo Guglielmi, che alla guida di Raitre firmò con Curzi la rivoluzione nel linguaggio e nell'offerta della rete, e degli neo direttori della rete Antonio Di Bella e del Tg3 Bianca Berlinguer. "Senza Sandro - ha detto Berlinguer - oggi non sarei qui e tanti personaggi della rete non sarebbero dove sono oggi". (ANSA).

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