Il giornalista Stefano Andreone è stato picchiato da tre persone in un bar di Cardito per un articolo scritto sul giornale online MetNews che egli stesso cura e gestisce. Il giornale, che si occupa della cronaca locale dei Comuni a Nord di Napoli, tra le altre cose aveva trattato anche la questione delle mazzette sulle esumazioni. Dopo il suo servizio, il sindaco ha denunciato i dipendenti del cimitero. Gli aggressori gli hanno urlato di non scrivere più di certi argomenti.
La Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprimono solidarietà al collega Andreone, e invitano le forze dell'ordine a fare immediatamente luce sull'episodio individuando e punendo gli autori dell'aggressione. «Non è tollerabile – scrivono in una nota congiunta – che in alcune aree della Campania ci siano zone franche dove la malavita la faccia ancora da padrona. Non ci può essere alcuna tolleranza contro chi utilizza la violenza e contro chi attacca la libertà di stampa».
Il nome di Stefano si aggiunge al lungo elenco di colleghi aggrediti e minacciati in Campania. «Adesso – è l’appello di Fnsi e Sugc – non deve restare solo e deve essere messo nelle condizioni di continuare a fare il suo lavoro. È dovere di tutti i giornalisti fare quadrato attorno a lui e fornirgli quella “scorta mediatica” necessaria a chi, come lui, e come tanti altri freelance, svolge questo lavoro senza avere le spalle coperte da una redazione».
Il sindacato dei giornalisti si costituirà parte civile nel processo contro gli autori di questo ignobile gesto. Intanto il presidente Giulietti sarà a Napoli, martedì, per il ritorno della Mehari di Giancarlo Siani al Pan e in tale occasione incontrerà il collega aggredito.