CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Osservatorio sui media 28 Nov 2006

Murdoch leggermente avanti a Berlusconi nella competizione sul mercato editoriale italiano, secondo il New York Times

Nel confronto tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi, ''una volta amici e ora rivali'', il tycoon australiano ''è leggermente avanti, anche se Berlusconi potrebbe ancora riservare qualche colpo''. È quanto scrive il New York Times in relazione alla lotta di conquista del mercato italiano dei media.

Nel confronto tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi, ''una volta amici e ora rivali'', il tycoon australiano ''è leggermente avanti, anche se Berlusconi potrebbe ancora riservare qualche colpo''. È quanto scrive il New York Times in relazione alla lotta di conquista del mercato italiano dei media.

''Per anni i due sono stati impegnati in una battaglia. Berlusconi, attraverso la Fininvest, resta il boss incontrastato del settore controllando holding che includono tre delle maggiori reti tv, giornali, una società editrice e una casa di produzione cinematografica. Ora, tuttavia, il disegno di legge (quello reso noto nelle scorse settimane dal governo, ndr) potrebbe indebolire le sue posizioni sulla televisione italiana e aiutare invece Murdoch'', numero uno della News Corp. che possiede Sky Italia, l'unico canale italiano satellitare. Sul punto, il quotidiano newyorkese riporta i contenuti di un recente studio della società di ricerca IT Media, in base al quale Sky Italia sarebbe la compagnia che più beneficerebbe della nuova legge. Stando allo studio, Sky potrebbe guadagnare una cifra aggiuntiva di 28 milioni di euro l'anno (37 milioni di dollari) con l'eventuale via libera alla riforma. Mediaset, al contrario, potrebbe perdere fino a 103 milioni di euro (135 milioni di dollari) l'anno. ''Più che un intervento a favore di Murdoch, quello che sta avvenendo è la rottura del monopolio di Berlusconi'', commenta Francesco Siliato, analista media e componente di una commissione di consulenti del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. ''È - aggiunge - un tentativo del governo, per quello che potrà fare con i suoi margini in Parlamento, di aprire in modo serio il mercato televisivo''. (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati