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La protesta di Aser e Asm a Modena il 23 settembre 2023 (Foto: aser.bo.it)
Associazioni 27 Apr 2024

Modena, Aser con Asm e Odg: «La Procura ostacola il lavoro dei cronisti e il diritto dei cittadini a essere informati»

Protesta dei rappresentanti dei giornalisti dopo «una nota striminzita, 15 righe per la precisione, a 24 ore di distanza da un nuovo ed efferato fatto di sangue». Nessuna conferenza stampa, «nessuna possibilità di fare domande e approfondire fatti che hanno una grande rilevanza per l'opinione pubblica», lamentano.

«Una nota striminzita, 15 righe per la precisione, a 24 ore di distanza da un nuovo ed efferato fatto di sangue, l'uccisione di un uomo di 36 anni, che ha avuto come teatro Castelnuovo, paese alle porte di Modena. Già lo scorso settembre, in occasione del festival del giornalismo investigativo Dig e dell'arrivo a Modena del procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri, Associazione della stampa Emilia-Romagna e Assostampa Modena promossero un sit-in di protesta contro gli effetti che la legge Cartabia ha sul lavoro dei giornalisti con ripercussioni sul diritto dei cittadini ad essere informati. Oggi, purtroppo, le medesime associazioni – alle quali si unisce l'Ordine regionale dei giornalisti – sono costrette a registrare che la considerazione che la Procura di Modena ha nei confronti del sistema dell'informazione locale continua a essere assai bassa». È quanto si legge in una nota pubblicata sabato 27 aprile 2024 anche sul sito web dell'Aser.

«Ancora una volta – lamentano Aser, Asm e Odg – nessuna conferenza stampa convocata nell'immediatezza del fatto, e dunque nessuna possibilità di fare domande e approfondire fatti che hanno una grande rilevanza per cittadini e opinione pubblica. Da parte nostra continueremo a farci portavoce di tutti i giornalisti e a manifestare il malcontento di una categoria intera, e a segnalare quello che a nostro avviso è, dall'avvento della riforma Cartabia in poi, uno scadimento sempre più evidente dei rapporti tra stampa e Procura».

Proprio «all'indomani del 25 aprile, la festa nazionale che più di tutte ci ricorda quanto importante sia vivere in un Paese fieramente democratico e antifascista – concludono Aser, Asm e Ordine – vogliamo con forza rimarcare che non ci rassegneremo mai all'idea di un rapporto con le procure fatto di veline e sommarie ricostruzioni».

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