Pieno sostegno all'iniziativa della Fnsi, che giovedì 20 maggio alle 10 sarà in piazza Montecitorio a Roma per chiedere a governo e parlamento di rimettere al centro del dibattito politico i temi che riguardano l'informazione nel nostro Paese, viene espresso dal Comitato di redazione dell'Ansa e da tutta la redazione della principale agenzia di stampa italiana, che parteciperà alla mobilitazione.
«Condividiamo la preoccupazione della Fnsi sul fatto che il piano nazionale di ripresa e resilienza non assegna la giusta attenzione a chi fa informazione, attività essenziale per la tenuta delle istituzioni democratiche e per far crescere una opinione pubblica consapevole», sottolinea il Cdr.
«Vogliamo segnali concreti – proseguono i rappresentanti sindacali – sul diritto a esercitare la professione senza l'incubo delle querele 'bavaglio', sulla dignità del lavoro di giornaliste e giornalisti che in questi anni sono stati falcidiati da prepensionamenti e licenziamenti, trattati come esuberi e non come risorse, spinti nella sacca della precarietà senza fine e per di più additati come 'casta'».
«Il settore nevralgico dell'editoria e dell'informazione – conclude il Cdr – non può essere ridotto a terreno di sperimentazione per operazioni di marketing travestite da notizie, e nemmeno essere utilizzato come una start up per 'modelli' di contenimento del costo di lavoro che sono solo escamotage per violare ed aggirare il contratto di lavoro giornalistico nel nome della transizione digitale che deve esser un volano per modernizzare il settore e non per farne terreno di totale deregulation».