«Grave e sbagliata». Così il Comitato di redazione della Tgr Rai della Lombardia giudica la decisione della presidente della Settima sezione penale del Tribunale di Milano, Ombretta Malatesta, di negare la presenza delle telecamere in aula per seguire il filone del procedimento a carico di Francesco Barachetti, imputato per il caso Lombardia Film Commission. Secondo i giudici, rileva il Cdr, la presenza fisica delle telecamere in aula potrebbe "costituire pregiudizio al sereno svolgimento del processo e condizionare involontariamente i testimoni".
«Ma vietare le riprese audio e video – incalzano i rappresentanti sindacali – impedisce una completa documentazione del processo, l'unico su quella vicenda a rito ordinario, e nega ai cittadini il diritto costituzionale a essere informati. Peraltro la motivazione che nega l'accesso alle telecamere, è la stessa addotta a Lamezia Terme nel corso del maxi-processo alla 'ndrangheta 'Rinascita-Scott'. In quel caso, i giudici hanno rivisto, almeno in parte, tale scelta consentendo una copertura video del dibattimento».
Di qui l'augurio del Cdr che «anche la Settima sezione penale del tribunale di Milano, possa rivedere la propria decisione».