Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, nel corso dell'assemblea degli azionisti del Biscione a Cologno Monzese ripropone la questione della cosiddetta 'Google tax'. "Si sente la presenza sommersa ma dal peso potenzialmente schiacciante dei cosiddetti over the top, per non fare nomi Google, Facebook, Amazon", ha detto.
Secondo Confalonieri "si stima, ma appunto possiamo
solo congetturare, che solo Google dreni risorse pubblicitarie per quasi un
miliardo e mezzo di euro all'anno. Queste compagnie non pagano le tasse in
Italia. I paesi europei stanno reagendo, è una sveglia anche per l'Italia e per
il nostro Governo che mi auguro - ha ribadito - faccia seguire i fatti al
progetto di tassare alla fonte i ricavi dei gruppi americani nel nostro Paese".
Il presidente di Mediaset si è poi soffermato sui contenuti offerti agli utenti
dai giganti del web. "Quando il vertice di Google dice che il suo mestiere
non è fare l'editore - ha detto Confalonieri - distorce la realtà e calpesta
l'evidenza. La verità è che distribuisce contenuti editoriali fatti da altri,
anche da noi, senza accollarsi i costi di produzione ma incamerando i ricavi
della pubblicità".
"Per concludere - ha sottolineato Confalonieri - no tasse, no costi di
produzione, no vincoli sulla privacy e non un euro che resta in termini
industriali nelle varie realtà nazionali".
Altro argomento caldo, sempre secondo Confalonieri, è poi la privacy:
"Facebook detiene tutti i dati dei nostri ragazzi e Google è in grado di
fornire gli ultimi quattro anni di ricerche fatte sul suo motore: è una
gigantesca schedatura digitale di informazioni su centinaia di milioni di
persone, gli orientamenti di consumi di tutti noi da vendere agli investitori
pubblicitari".
Secondo Confalonieri, infine, "di fatto la strada è tracciata: prima o poi
i giganti globali, e Netflix già lo fa, produrranno anche direttamente potendo
sfruttare enormi economie di scala. Attenzione - avverte il presidente di
Mediaset - produrranno a casa loro contenuti per il mondo".