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Al via i corsi di formazione per giornalisti di Stampa Romana e Zeroviolenza Onlus (Foto: zeroviolenza.it)
Formazione 19 Set 2017

'Media e identità  di genere', al via gli incontri organizzati da Associazione Stampa Romana e Zeroviolenza Onlus

Primo appuntamento mercoledì 20 settembre, a Firenze, presso la sede della Rai. La seconda tappa del progetto sarà  a Latina, mercoledì 11 ottobre. Ai partecipanti 7 crediti deontologici. Iscrizioni tramite la piattaforma Sigef.

Come si forma il pregiudizio? Il politicamente corretto ci mette al riparo dai nostri pregiudizi? Che ruolo gioca il linguaggio all'interno della professione del giornalista? Come conquistare una posizione di neutralità rispetto ai fatti di cui dobbiamo parlare? Come funziona il processo di crescita di un individuo e come si costruisce l'identità di genere?

Questi e altri i temi che saranno discussi all’interno di un ampio programma di incontri realizzati nell’ambito del corso “Media e identità di genere: l’informazione che non discrimina”. L’iniziativa è a cura di Associazione Stampa Romana e Zeroviolenza Onlus e realizzata grazie a un bando dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni.

Gli appuntamenti, accreditati presso l’Ordine dei giornalisti, saranno riconosciuti ai fini della formazione professionale continua e aperti a tutti i giornalisti. Saranno pubblicati sulla piattaforma Sigef e daranno diritto a 7 crediti deontologici. Primo appuntamento domani, mercoledì 20 settembre, a Firenze presso la sede della Rai. La seconda tappa del progetto sarà a Latina, mercoledì 11 ottobre.

«L’esperienza insegna che il linguaggio può sciogliere, mantenere o produrre ambiguità, confusioni ed equivoci di cui si nutrono i pregiudizi e gli stereotipi più radicati. È proprio partendo da tale consapevolezza che, con l’aiuto di esperti e giornalisti, si tenterà di evidenziare il processo di costruzione dell’identità e dell’identità di genere, analizzandolo in termini psicodinamici, premessa necessaria allo svolgimento di un’informazione corretta», spiegano gli organizzatori.

«Si lavora sulla parità di genere e sulle situazioni di criticità e di corretta rappresentazione nei resoconti giornalistici a partire dal linguaggio, che non è una sovrastruttura, ma una chiara indicazione di percorso e di significato. Usare le parole giuste significa rispettare tutti gli attori in campo e costringere noi giornalisti a lavorare più a fondo per raccontare con esattezza i fatti e il loro contesto», è il commento del segretario di Stampa Romana Lazzaro Pappagallo.

E la presidente di Zeroviolenza Onlus, Monica Pepe, osserva: «L’idea del corso nasce dalla volontà di analizzare e valorizzare qualsiasi processo informativo, da quelli primari che all’interno dei contesti familiari segnano il passaggio da una generazione a quella successiva, all’informazione tradizionale che contribuisce a sviluppare l’identità civica e politica di un individuo adulto».

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