'Mauro Rostagno 30 anni dopo. Un uomo, una storia, un giornalista rivoluzionario ucciso sulle strade della legalità'. È il titolo di un convegno che si svolgerà a Palermo mercoledì 26 settembre 2018 nella suggestiva cornice del teatro Biondo. L'evento è organizzato dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia e dall'Unione nazionale cronisti e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Palermo-Capitale italiana della Cultura 2018.
Il convegno si aprirà alle 9.30 con i saluti del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e del presidente dell'Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo. Subito dopo interverranno la preside del liceo scientifico 'Galileo Galilei' di Palermo, professoressa Rosa Maria Rizzo, e la regista Adriana Castellucci.
Seguirà l'opera teatrale 'Mauro Rostagno, un uomo vestito di bianco'. Si tratta di una elaborazione drammaturgica a cura della regista Adriana Castellucci con la partecipazione dei ragazzi del liceo 'Galilei' di Palermo.
Relatori del convegno saranno: il giornalista Salvo Palazzolo; il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese; il presidente dell'Assostampa siciliana, Alberto Cicero e il presidente nazionale dell'Unci Alessandro Galimberti. Le conclusioni saranno affidate all'onorevole Claudio Fava, giornalista e presidente regionale della Commissione antimafia. Moderatore: Leone Zingales, vicepresidente nazionale dell'Unci.
La sorella di Mauro Rostagno, Carla, a Torino, il 3 maggio 2017, nel corso del suo intervento alla 10^ Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo promossa dall'Unci, ha voluto precisare alcuni aspetti della vita del fratello che «sono stati raccontati in maniera distorta».
«Mio fratello – ha detto rivolgendosi soprattutto ai familiari del vicedirettore della Stampa, Carlo Casalegno, ucciso dalle Br nel 1977, presenti nella sala del Circolo della Stampa – si era dissociato definitamente dagli ex compagni dal giorno del rapimento di Aldo Moro. Si era allontanato da quel mondo che non rispecchiava più i suoi ideali e lo aveva dichiarato in modo chiaro ed esplicito in un'intervista. Mauro pianse per tutta la giornata il giorno dei funerali di Moro».
Mauro Rostagno è stato poi ucciso dalla mafia dieci anni dopo, in provincia di Trapani, per il suo impegno sociale e civile in una delle aree a più alta penetrazione mafiosa della Sicilia.