«Con il voto di fiducia alla Camera sulla legge di bilancio, cui manca solo il voto finale previsto per domenica, e la conversione in legge del dl Ristori, si possono considerate delineate le linee di intervento per il settore editoriale. Nel complesso le nuove misure, non solo consolidano quanto già fatto dal governo fin dall'inizio dell'emergenza pandemica attraverso tutti i provvedimenti che si sono da allora succeduti, ma –anche grazie all'apporto emendativo dei parlamentari, che ringrazio – introducono ulteriori misure di sostegno che contribuiranno a mitigare gli effetti della crisi sulla filiera della stampa». Lo dice il sottosegretario all'Editoria Andrea Martella. «In particolare, per arginare la caduta di ricavi delle testate editoriali, con la legge di bilancio il governo ha rifinanziato per 50 milioni di euro annui il regime speciale di sostegno agli investimenti pubblicitari nel settore editoriale, consistente in un credito d'imposta fino al 50 per cento per le imprese che investono nei giornali», prosegue Martella.
«Allo stesso modo, è stato rifinanziato per 12 milioni di euro annui il credito d'imposta rivolto alle testate online per i servizi digitali quale strumento di sostegno all'innovazione e alla modernizzazione del settore. Ed è stato confermato per il prossimo biennio, con una spesa di 15 milioni di euro all'anno, il tax credit per le edicole che riconosce un bonus fiscale di 4.000 euro tanto agli edicolanti, quanto alle imprese di distribuzione che portano i giornali nei piccoli comuni e in quelli con una sola edicola», aggiunge il sottosegretario.
«La fondamentale funzione di presidio territoriale svolta dalle edicole ha trovato un ulteriore riconoscimento nella norma inserita nel dl Ristori in sede di conversione che, in continuità con la misura emergenziale introdotta dal governo per il 2020 – ricorda l'esponente dem – ristora gli edicolanti esclusivi per gli oneri straordinari sostenuti durante la pandemia, attribuendo loro per il 2021 un altro contributo una tantum, raddoppiato nell'importo fino a 1.000 euro. In quella sede è stata anche approvata una misura orientata a sterilizzare anche per il 2021, come già per il 2020, gli effetti negativi della crisi pandemica per le imprese editoriali ammesse ai contributi diretti all'editoria. Una misura che consentirà di salvaguardare il livello del finanziamento pubblico per una moltitudine di testate in prevalenza piccole e a vocazione territoriale», prosegue Martella.
«Con la manovra di bilancio il governo ha inoltre esteso ai periodici, oltre che ai quotidiani, gli acquisti effettuabili attraverso la 18APP, e ha finanziato per 25 milioni di euro un nuovo strumento di sostegno alla domanda consistente in un voucher di 100 euro rivolto alle famiglie a basso reddito per l'acquisto di abbonamenti ai giornali, cartacei o digitali. Infine, su proposta emendativa del parlamento che l'esecutivo ha concorso a riformulare, è stata approvata una misura per accompagnare il percorso di riequilibrio finanziario dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti (Inpgi), da tempo in condizioni di difficoltà», spiega ancora l'esponente di governo.
«Tale misura prevede l'attivazione degli strumenti di intervento statale ammessi per le casse di previdenza privatizzate ai sensi del decreto legislativo 509 del 1994, e in particolare l'estensione automatica ai giornalisti degli sgravi contributivi riconosciuti per la generalità dei lavoratori e la temporanea fiscalizzazione degli ammortizzatori sociali erogati dall'Istituto; una misura, quest'ultima, indispensabile per mitigare gli effetti della crisi economica e occupazionale del settore sui conti dell'Inpgi e per garantire l'efficace completamento del percorso di risanamento finanziario dell'ente, a tutela dell'indipendenza della professione giornalistica», dice Martella.
«Sono tutte misure – conclude – che puntano a dare al settore elementi di certezza in un orizzonte temporale che non si preannuncia affatto facile, a causa dell'incrocio tra la crisi economica indotta dalla pandemia e la cronica condizione di difficoltà in cui versano da anni tutti i soggetti della filiera editoriale. Il governo è consapevole di questa situazione e per questo intende proseguire nell'azione svolta finora a sostegno del settore editoriale anche con il Recovery plan che è in via di definizione. Inoltre, nell'ambito dei prossimi provvedimenti di sostegno alle imprese e ai lavoratori colpiti dall'emergenza sanitaria che il governo si appresta a presentare, dovranno essere valutati nuovi e specifici interventi per la valorizzazione del lavoro giornalistico e per il sostegno alla filiera della stampa, mirati a garantire la capillarità e il pluralismo dell'informazione a beneficio della qualità del servizio erogato ai cittadini».