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Osservatorio sui media 08 Ott 2007

Marcia della pace: da Perugia ad Assisi per diritti a tutti Il ricordo di Anna Politkovskaja a un anno dall’assassinio

7 ottobre - Alla partenza da Perugia Flavio Lotti ha letto l'articolo 1 della dichiarazione dei diritti universali dell'uomo; ad Assisi tutti coloro che hanno raggiunto la Rocca Maggiore hanno alzato le mani contro la povertà dopo un momento di preghiera di un gruppo di monaci tibetani e uno di silenzio contro violenza e guerre: è stata una Marcia della pace per chiedere ''Tutti i diritti umani per tutti'' quella, la 17esima, che si è svolta oggi.

7 ottobre - Alla partenza da Perugia Flavio Lotti ha letto l'articolo 1 della dichiarazione dei diritti universali dell'uomo; ad Assisi tutti coloro che hanno raggiunto la Rocca Maggiore hanno alzato le mani contro la povertà dopo un momento di preghiera di un gruppo di monaci tibetani e uno di silenzio contro violenza e guerre: è stata una Marcia della pace per chiedere ''Tutti i diritti umani per tutti'' quella, la 17esima, che si è svolta oggi.

Caratterizzata soprattutto dalla vicinanza alla ex Birmania e per ricordare quanto sta succedendo in quel Paese. Per questo quasi tutti i partecipanti - secondo gli organizzatori erano 200 mila - hanno portato qualcosa di rosso. E il passaggio della Marcia davanti al Sacro convento di Assisi è stato caratterizzato dalla simbolica accensione di una lampada ''come gesto di speranza''. È stata consegnata dal vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, e dal padre custode del Sacro convento, Vincenzo Coli, al rappresentante di un'associazione clandestina per l' economia e lo sviluppo della Birmania, Zaw Tun. Al corteo si sono poi uniti anche quattro francescani con fazzoletti rossi. Quella di oggi è stata però anche la giornata del ricordo della giornalista Anna Politkovskaja, uccisa un anno fa, con una delegazione russa che ha marciato da Perugia ad Assisi. Poi, dal palco della Rocca, si è parlato dei diritti dell'informazione e dell'omicidio in Somalia della cronista della Rai Ilaria Alpi. Tanti temi che si sono fusi nella giornata. ''Questa marcia - ha detto Flavio Lotti, il coordinatore della Tavola della Pace - è stata voluta da donne e uomini che sognano di vivere in un mondo pacifico e più solidale. Siamo venuti ad Assisi per dire ad alta voce che non possiamo continuare a tollerare l'intollerabile come la gente che muore di fame e di sete, o che si continui a considerare la guerra come necessaria''. E di pace ha parlato il Papa nel messaggio con il quale si è rivolto ai partecipanti alla Marcia. L'ha definita ''preziosa'', un ''dono di Dio''. Ricordando la sua recente visita ad Assisi, Benedetto XVI ha rinnovato l'appello alla comunità internazionale ''per una pacifica soluzione dei conflitti nelle varie regioni del mondo''. Pace e rispetto dei diritti hanno chiesto le tante voci della Perugia-Assisi che forse mai come quest'anno ha visto una presenza massiccia di scout. Con loro semplici cittadini, amministratori con fascia tricolore e gonfaloni, ma anche politici e ministri (quello delle Pari opportunità Barbara Pollastrini è salita sul palco nella manifestazione conclusiva alla Rocca di Assisi). Ai politici italiani gli organizzatori della Marcia avevano chiesto di non rilasciare interviste per regalare lo spazio a chi non ha voce. I temi dell'attualità hanno però finito per essere affrontati comunque da molti di loro che rispondendo ai giornalisti hanno parlato di welfare e di legge elettorale. Alla Marcia non ha partecipato il Comune di Assisi, anche se l'attuale sindaco, di centro destra, Claudio Ricci si è detto pronto a riesaminare questa posizione se in futuro la manifestazione abbandonerà ogni connotazione politica. ''Si marci con le bandiere dei popoli di tutto il mondo che aderiscono alle Nazioni Unite'' è stato il suo invito. ''Anche se non ci ascoltano continuiamo a dire le cose finché non ci avranno ascoltato'' sono state le parole con le quali Grazia Bellini, coordinatrice, con Lotti, della Tavola della Pace ha concluso una giornata per chiedere ''Tutti i diritti umani per tutti''. (ANSA)

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