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Un momento della riunione della Cpo Fnsi
Un momento della riunione della Cpo Fnsi
Cpo-Fnsi 27 Lug 2022

Manifesto di Venezia, in autunno un evento con la presidente del Parlamento Ue

Lo ha annunciato la Cpo Fnsi nella riunione di mercoledì 27 luglio 2022, alla presenza del segretario generale Raffaele Lorusso e del presidente Giuseppe Giulietti. Ribadita anche l'importanza di inserire l'Osservatorio dei media sul femminicidio nelle misure contro la violenza di genere previste nel Pnrr.

«Il Manifesto di Venezia è un testo fondamentale per il giornalismo, a cui va data rilevanza internazionale, per una narrazione dei femminicidi e della violenza di genere corretta, rispettosa delle vittime, nella parole nelle immagini». Lo ribadisce la Commissione Pari Opportunità della Fnsi che, nella riunione, a Roma, di mercoledì 27 luglio 2022, presenti il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti, conferma anche l'impegno a sollecitare l'inserimento dell'Osservatorio dei media sul femminicidio, già illustrato alla ministra Elena Bonetti, nelle misure contro la violenza di genere, previste nel Pnrr, a cui questo governo è chiamato a dare attuazione.

«La Cpo Fnsi – si legge in una nota – ritiene che l'Osservatorio, la cui bozza è stata presentata alcune settimane fa alla ministra e inviata nella versione dettagliata, sia fondamentale strumento di formazione, educazione e prevenzione contro la violenza degli uomini sulle donne, ribadendo una funzione sociale che il giornalismo ha, e confida in un accoglimento».

Al Manifesto di Venezia la Cpo dedicherà un evento con il coinvolgimento della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ricordando l'impegno del collega e amico David Sassoli per divulgare questo testo negli organismi europei. «L'incontro – spiega la presidente della Commissione, Mimma Caligaris – sarà anche l'occasione per coinvolgere la Ifj (Federazione internazionale dei giornalisti) e la Efj (Federazione europea) e dare voce alle campagne e alle battaglie delle giornaliste e dei giornalisti per una effettiva parità, che passa anche attraverso il linguaggio di genere».

A tal proposito la Cpo Fnsi esprime «forte disappunto per la mancata approvazione, da parte del Senato, dell'emendamento (della senatrice Maiorino) che prevedeva la possibilità di adottare la differenza di genere nella comunicazione istituzionale scritta».

@fnsisocial

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