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Gruppi di Specializzazione 19 Gen 2007

L'Ussi cambia vertice: il direttivo accoglie la richiesta di Capone di congresso straordinario elettivo

Accogliendo all’unanimità la richiesta del presidente Antonello Capone il consiglio direttivo dell’Ussi, Unione stampa sportiva italiana, ha deciso la convocazione del congresso straordinario elettivo nel corso della riunione che si è tenuta a Roma nella sede della Federstampa alla presenza del suo presidente Franco Siddi. Nel congresso che si terrà entro 90 giorni saranno eletti i nuovi vertici. Capone ha già annunciato che non si ricandiderà né alla presidenza né a qualsiasi altro ruolo direttivo in seno all’Unione.

Accogliendo all’unanimità la richiesta del presidente Antonello Capone il consiglio direttivo dell’Ussi, Unione stampa sportiva italiana, ha deciso la convocazione del congresso straordinario elettivo nel corso della riunione che si è tenuta a Roma nella sede della Federstampa alla presenza del suo presidente Franco Siddi. Nel congresso che si terrà entro 90 giorni saranno eletti i nuovi vertici. Capone ha già annunciato che non si ricandiderà né alla presidenza né a qualsiasi altro ruolo direttivo in seno all’Unione.

Capone chiedendo il congresso ha spiegato al direttivo: “Purtroppo non posso nascondere il forte disagio per una situazione di tensione costruita con mio grande stupore, all’improvviso, fin da otto mesi fa, in concomitanza con la pubblicazione di alcune mie telefonate intercettate con l’allora presidente degli arbitri che doverosamente dovevo sentire per mandato professionale. Disagio per un trattamento a me riservato da diversi autorevoli esponenti dell’Ussi che non ha tenuto conto né della persona, né del professionista, né del ruolo di rappresentante di quasi tremila iscritti. Anzi, forse proprio questo ha scatenato una serie di attacchi partendo da qualsivoglia motivo. Una situazione mai capitata in quattro anni di presidenza. Considerato “colpevole” subito e a prescindere, colpito nel bene più caro dell’onore con parole, scritti, insinuazioni, attraverso le vie più diverse, senza attendere il giudizio di chi è deputato a darlo per legge, senza far ricorso ad un rapporto di conoscenza e frequentazione assidua che pur qualche valore dovrebbe avere. Ben altri sono stati i comportamenti nei miei confronti della Casagit (la cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani) di cui sono sindaco dal novembre 2005 e della Gazzetta dello Sport, dalla direzione (quella attuale e quelle degli ultimi 23 anni, da quando sono in via Solferino), alla redazione all’azienda. Ben altri sono stati i comportamenti di tanti iscritti della base dell’Ussi che mi hanno incoraggiato o, quanto meno, hanno atteso il giudizio degli organi preposti con serenità”. Il presidente ha concluso: “Il distacco mi consentirà anche di seguire tutte le vie offerte dalla legge per tutelare il mio nome, con l’assistenza degli avvocati Corso Bovio, Caterina Malavenda e Paolo Grasso che con professionalità e sostegno psicologico mi hanno seguito nel procedimento di fronte all’Ordine dei giornalisti della Lombardia che mi ha assolto con formula piena da ogni addebito, con una sentenza resa pubblica il 4 dicembre scorso che per me e per chi mi vuole bene rappresenta un motivo di orgoglio, di certificazione sul mio passato e di ulteriore sprone per il futuro. Non mancano certo i progetti di nuove iniziative, i freschi obiettivi offerti dal mio giornale e l’immensa spinta di una famiglia meravigliosa spesso trascurata per dedicarmi a ideali sindacali e associativi nei quali ancora fermamente credo, convinto però di coltivarli in maniera diversa. Fin da ora auguro agli associati dell’Ussi di trovare un nuovo presidente che sia “integro, scrupoloso e rigoroso” come sono stato giudicato nella sentenza firmata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia Franco Abruzzo con l’unanime voto del consiglio. Ma il futuro presidente dovrà avere anche qualcosa in più: la fortuna di essere sempre rispettato. Quella garanzia che come giornalisti dobbiamo noi per primi assicurare agli utenti che serviamo e ai protagonisti di cui scriviamo o parliamo. E tra colleghi ce lo impone anche l’Ordine professionale ove non arrivi l’educazione”. Il direttivo dell’Ussi ha respinto le dimissioni dei vice presidenti Ercole Spallanzani, Dario De Liberato ed Elio Donno e del consigliere Gabriele Tacchini. L’attuale vertice continuerà a condurre l’Ussi fino al congresso elettivo “garantendo impegno, serenità, equilibrio e rispetto dello statuto”. Dopo queste dimissioni, il 30 novembre scorso 11 gruppi regionali su 19 avevano chiesto un chiarimento con un congresso.

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