Questa mattina, presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea a Roma, il direttore Pier Virgilio Dastoli presenterà il nuovo bando audiovisivo Apcav 2005 illustrandone le caratteristiche e le priorità tematiche.
(Astro9colonne) - Roma, 13 lug – Questa mattina, presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea a Roma, il direttore Pier Virgilio Dastoli presenterà il nuovo bando audiovisivo Apcav 2005 illustrandone le caratteristiche e le priorità tematiche. La Direzione generale "Stampa e comunicazione" della Commissione europea ha lanciato un invito a presentare proposte per cofinanziare progetti di trasmissioni radiofoniche aventi per oggetto l’Unione europea presentati da produttori o emittenti insediati in un paese dell’Unione. Contrariamente ai precedenti inviti a presentare proposte, quello del 2005 riguarda esclusivamente le trasmissioni radiofoniche. I progetti, che vanno presentati entro il 16 settembre (i programmi verranno trasmessi tra il marzo e il dicembre 2006), dovranno consentire di affrontare tutti gli aspetti dell’attualità europea del momento, tra cui i dibattiti politici su temi di fondo (costituzione, allargamento, crescita, occupazione, parità uomo/donna, sviluppo, governance ecc.), ma anche gli aspetti quotidiani della vita in Europa (istruzione, cultura, mobilità, creazione, diversità culturale ecc.), che possono interessare tutti i cittadini. Il bilancio globale messo a disposizione è di 4 milioni di euro per i 25 Stati membri dell’Unione europea. Sovvenzione massima per progetto: 60 mila euro (100 mila euro nel caso di progetti di partenariato), pari al massimo al 50% dei costi ammissibili totali. L’invito a presentare proposte è gestito, in maniera decentrata, dalla rappresentanza della Commissione europea in ciascuno Stato membro. I richiedenti devono essere organismi pubblici o privati la cui attività principale è la produzione e/o la diffusione di programmi radiofonici; devono assicurare o coordinare la concezione, la realizzazione e la diffusione del progetto e contribuire finanziariamente, in misura tangibile e significativa, al bilancio del progetto; avere sede in uno dei 25 paesi dell’Unione europea e fornire un attestato della loro nazionalità di registrazione, certificante che l’organismo richedente è regolarmente costituito e registrato.