Nasce il Near (Network antidiscriminazione razziale), la prima rete di volontariato giovanile contro le discriminazioni razziali. Il battesimo della rete avverrà a Roma il 15 marzo in apertura della Settimana d'azione contro il razzismo, in programma fino al 21 marzo, Giornata mondiale contro il razzismo, per iniziativa dell'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale) che oggi può contare su un portale proprio, www.unar.it, dove è possibile denunciare casi discriminatori anche online, così come le richieste di aiuto.
Fra le nuove attività dell'Unar, anche un monitoraggio della stampa per articoli che si configurino come discriminatori. In questo caso, l'Unar (che fa capo al ministero per le pari opportunità) segnalerà l'abuso all'Ordine dei giornalisti ed eventualmente all'autorità giudiziaria. Anche in questi caso, le denunce di singoli cittadini possono essere fatte sul web.
L'obiettivo del Near, che coinvolgerà ragazzi e ragazze sotto i 25 anni, è la sensibilizzazione verso comportamenti di cittadinanza attiva ''consapevoli e responsabili''. Permetterà la formazione verso questi temi attraverso, fra l'altro, l'utilizzo di blog e social network, il conferimento di borse di studio e organizzazioni di concorsi artistici, iniziative di mobilità in Italia e all'estero.
Per quanto riguarda i giornalisti, l'Unar - ha spiegato il responsabile Massimiliano Monanni - farà riferimento al codice deontologico ed alla Carta di Roma siglata dalla Fnsi. L'Unar inoltre ha potenziato anche il call center (800901010) che diventa contact center ampliando la rosa delle lingue, da 4 a 20.
Per il funzionamento del servizio le risorse dell'Unar sono state quasi raddoppiate (da 350 mila a 648 mila euro) così come è stato raddoppiato il personale delle Acli che si è aggiudicata la gestione del contact center. (ANSA)