Si è svolta oggi nel tempio valdese di Roma la cerimonia laica di commiato a Guido Columba, storico presidente dell'Unci morto sabato all'età di 72 anni. Numerosi i colleghi che gli hanno rivolto l'ultimo saluto: compagni di lavoro e di battaglie sindacali.
Guido Columba è stato ricordato come un grande cronista, maestro di giornalismo per generazioni di colleghi, a lungo impegnato per la professione e il diritto di cronaca. Nato a Bolzano il 16 febbraio 1946, giornalista professionista dal 1969, ha lavorato come cronista di nera e politica locale al Giornale d'Italia (1969-1975) a Paese Sera (1975-1982) e all'agenzia Ansa (1982-2011). Dirigente del Sindacato Cronisti Romani dal 1972, è stato presidente dell'Unione Nazionale Cronisti Italiani dal 1993 al 2015.
«La Federazione nazionale della Stampa italiana – è il saluto del segretario generale e del presidente, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – si unisce al cordoglio per la morte di Guido Columba, storico presidente dell'Unione nazionale cronisti, più volte in Consiglio nazionale della Stampa italiana, giornalista libero e rigoroso, sempre in prima fila nelle battaglie contro i bavagli di qualsiasi natura e colore, dalla parte dei cronisti, della libertà di informare, del diritto dei cittadini ad essere informati».
Il cordoglio dell'Unci
Questa notte è mancato Guido Columba, 72 anni, una carriera all’Ansa e una vita dedicata all’Unione nazionale cronisti italiani, di cui è stato presidente dal 1993 al 2015. Guido ha combattuto negli ultimi cinque anni contro una malattia che ne ha lentamente minato la resistenza fisica, non quella del suo spirito forte, silenzioso, sobrio e della dignità che è stato il tratto della sua esistenza.
Columba ha segnato gli anni più importanti e luminosi dell'Unci, soprattutto nell'ultima decade del suo mandato quando aveva saputo mobilitare prima le risorse migliori dell'Unione, poi le intelligenze più vive della categoria per opporsi ai ripetuti assalti al diritto di cronaca portati da ogni parte politica e da ogni livello della cosiddetta classe dirigente. A lui vanno imputati i momenti più alti delle mobilitazione della categoria e delle cittadinanza, come il tour in dodici piazze italiane per il 'no bavaglio' del 2008 e, negli stessi anni, il compendio 'Ddl Alfano, se lo conosci lo eviti' in cui seppe coinvolgere le più alte figure del pensiero libero per contrastare i disegni di silenziamento del giornalismo.
Serio, competente, autorevole, Columba aveva fatto del garbo - unito però alla fermezza -il suo tratto distintivo di gentiluomo.
Il presidente dell'Unci, Alessandro Galimberti, insieme ai membri di giunta, ai consiglieri nazionali, ai presidenti dei gruppi regionali e a tutti gli iscritti dell'Unione esprime il più sentito cordoglio ai familiari di Guido.