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Vertenze 11 Gen 2016

L’editore annuncia 15 licenziamenti, giornalisti de “Il Velino” in sciopero

18 giorni di sciopero, i primi 6 dei quali con effetto immediato: è la risposta dell’assemblea di redazione e del Cdr dell’agenzia “Il Velino” all’annuncio da parte dell’editore di voler licenziare 15 lavoratori. Una scelta, «quella di liberarsi di gran parte di coloro che hanno fin qui cercato di preservare il prodotto giornalistico», che l’assemblea di redazione ha respinto all’unanimità.

18 giorni di sciopero, i primi 6 dei quali con effetto immediato: è la risposta dell’assemblea di redazione e del Cdr dell’agenzia “Il Velino” all’annuncio da parte dell’editore di voler licenziare 15 lavoratori. Una scelta, «quella di liberarsi di gran parte di coloro che hanno fin qui cercato di preservare il prodotto giornalistico», che l’assemblea di redazione ha respinto all’unanimità.

L'agenzia di stampa “Il Velino” è in sciopero da oggi per sei giorni - prima parte di un pacchetto di 18 giorni affidato al comitato di redazione - per protestare contro i 15 licenziamenti annunciati dall'editore Luca Simoni. Lo spiega una nota dell'assemblea di redazione diffusa dall’Associazione Stampa Romana.
«Dopo aver adottato come “strategia industriale” il ricorso alla magistratura contro le nuove regole del governo per la convenzione con le agenzie di stampa nazionali – scrivono i giornalisti dell’agenzia di stampa –, l'editore e direttore di AGVNews/Il Velino, Luca Simoni, venerdì 8 gennaio ha annunciato al Cdr e ai vertici di Stampa Romana che nei prossimi giorni avvierà la procedura per il licenziamento collettivo di oltre metà della redazione. Una scelta che denota la miopia imprenditoriale della proprietà e che conferma come l'investimento in professionalità e strutture operative sia da sempre un'opzione sconosciuta a chi ha acquisito la nostra agenzia nel 2008 e l'ha poi progressivamente dissanguata e depotenziata sia col ricorso sistematico e scriteriato agli ammortizzatori sociali sia con l'assenza di un piano editoriale all'altezza delle sfide che il panorama informativo italiano impone».
Una scelta, quella del ricorso ai licenziamenti, valutata dai lavoratori come volontà dell’editorie «di liberarsi di gran parte di coloro che hanno fin qui cercato di preservare il prodotto giornalistico», e respinta all’unanimità dall'assemblea di redazione, che ha affidato al Cdr un pacchetto di 18 giorni di sciopero. I primi sei dei quali – appunto - indetti a partire da oggi lunedì 11 gennaio.

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